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Per Peter Pan accogliere i piccoli pazienti «È una promessa»

L'associazione romana che da 26 anni ospita le famiglie dei bambini e dei ragazzi in cura oncologica nella Capitale ha lanciato il suo primo crowdfunding per poter rispondere all'emergenza dovuta alla pandemia. Ogni mese ha bisogno di 5mila mascherine, ma deve anche reperire nuovi alloggi per le famiglie che tornano a Roma e non possono essere accolte nella "Grande Casa"

di Antonietta Nembri

In soli due giorni sono stati raccolti 5mila euro, ma Peter Pan, l’associazione di volontariato nata 26 anni fa da un piccolo gruppo romano di genitori di bambini e adolescenti affetti dal cancro in cura al Bambin Gesù e che da allora si occupa di ospitare le famiglie costrette a trasferirsi nella Capitale per curare i loro figli, non si ferma e continua la sua prima campagna straordinaria di crowdfunding. Denominata “È una promessa” è attiva dal 20 maggio sulla piattaforma Rete del Dono. La campagna ha l’obiettivo di reperire i fondi necessari a coprire le primissime e più urgenti spese emergenziali causate dalla pandemia in atto. La decisione nasce anche dal fatto che, come spiega una nota, “continuano ad arrivare nuove richieste di accoglienza da tutta Italia” e l'associazione vuole “mantenere la sua promessa di garantire ospitalità e supporto a tutte le famiglie che chiedono aiuto per non lasciarle mai sole davanti la malattia del proprio figlio”.

Tre le necessità su cui si concentra il crowdfunding: presidi sanitari come per esempio guanti, mascherine e disinfettanti; occorre poi reperire nuovi alloggi dove ospitare le famiglie che tornano a Roma per garantire ai loro figli colpiti dal cancro le cure di cui hanno bisogno ma che l’associazione non può ospitare all’interno del suo polo d’accoglienza per evitare ogni possibile contatto con le famiglie già accolte nel suo polo d’accoglienza “La Grande Casa”; infine, è necessario garantire a tutti i genitori il necessario sostegno psicologico.


Al momento Peter Pan utilizza almeno 5000 mascherine al mese. Ha già acquistato le prime 10mila ma a breve dovrà fare un altro grosso ordine. Inoltre, si ricorda, ha continuo bisogno di guanti e altri presidi igienico-sanitari utili a prevenire il contagio che per i bambini immunodepressi sarebbe doppiamente pericoloso. E per l’affitto degli alloggi esterni l’associazione ha già speso dall’inizio della pandemia oltre 2000 euro.

«Da 26 anni manteniamo una promessa, quella di non lasciare mai sole le famiglie che vengono a Roma a curare i loro bambini malati di cancro dall’Italia e dal mondo. Questa promessa vale ancora di più per quelle che abbiamo già accolto nella Grande Casa e ora devono tornare per i controlli, ulteriori analisi, trapianti e cicli di chemio. Non vogliamo fermarci ora, ma abbiamo bisogno di un piccolo aiuto per coprire le molte spese straordinarie che dovremo ancora affrontare per l’intera durata della pandemia», fanno sapere da Peter Pan. «Dall’inizio della pandemia abbiamo fronteggiato tutte le spese emergenziali, mantenuto attiva l’accoglienza e provveduto a tutte le esigenze delle famiglie, nonostante la necessaria sospensione di tutti i turni dei volontari» prosegue il presidente, Roberto Mainiero. «Inoltre, collaborando con l’Ospedale Bambino Gesù, riusciamo ancora ad accogliere nella Grande Casa le famiglie in dimissione protetta, ma siamo costretti a cercare strutture esterne da affiancare alle nostre già esistenti dove poter accogliere quelle che tornano a Roma per seguire i controlli programmati o per il proseguimento delle cure. È per queste famiglie, per mantenere loro la nostra promessa, che chiediamo un piccolo aiuto».

Per aderire alla campagna basta collegarsi a: promessa-peterpan e donare l’importo desiderato con un semplice click: con 30 euro si possono sostenere le spese per l’acquisto di mascherine ed altri presidi igienico-sanitari; con 70 euro si aiuta Peter Pan a pagare l’affitto delle strutture esterne; con 100 euro, infine, si può garantire il sostegno psicologico per tutti i genitori accolti. La campagna sarà attiva fino al prossimo 18 luglio.


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