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Politica & Istituzioni

In Consiglio dei Ministri arriva il Family Act

Bonetti: «Il Family Act è quel cambio di paradigma necessario per costruire una nuova rete educativa». De Palo: «Adesso è importante che il disegno di legge sul Family Act, una volta in Parlamento, venga appoggiato da tutti gli schieramenti politici». Stralciato l'assegno unico per figli: «Lunedì cominceranno le votazioni in Commissione della proposta di legge delega d’iniziativa del Pd, che lo istituisce», dice Stefano Lepri, relatore

di Sara De Carli

Il Consiglio dei Ministri è convocato in data 11 giugno 2020 alle ore 16.30 a Palazzo Chigi. Il primo punto all’ordine del giorno è il disegno di legge “Misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia”, presentato dalla Ministra per le Pari opportunità e la famiglia e dalla Ministra per il lavoro e le politiche sociali. Oggi pomeriggio quindi arriverà il tanto atteso Family Act, preannunciato ieri in un post dalla ministra Elena Bonetti, che diceva: «Siamo alle limature finali del Family Act, è un progetto ambizioso che cambia il paradigma attraverso il quale si guardano le politiche familiari. Lo avremo a breve».

Qualche giorno fa, nell'intervista che le abbiamo fatto per il numero di VITA in edicola, dedicato ai minori, la ministra Bonetti aveva detto che «il mondo adulto che si mette a servizio dei bambini è quello sguardo necessario per costruire una nuova rete educativa. Serve un cambio di paradigma ed è questo che sta alla base del Family Act. È in agenda, era pronto per andare in Consiglio dei Ministri il 25 febbraio… sarà uno dei prossimi passi. Non sta a me definire l’agenda del Consiglio dei Ministri, ma c’è l’impegno mio personale e del governo per varare questo progetto di investimento e di futuro».

«Dopo la delusione per un decreto Rilancio, che non ha certo messo al centro dell’attenzione del Governo le famiglie, siamo contenti di constatare che all’interno della maggioranza si sia andati oltre uno stallo sulle misure per le famiglie», commenta Gigi De Palo, il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari. «Adesso è importante che il disegno di legge sul Family Act, una volta in Parlamento, venga appoggiato da tutti gli schieramenti politici. Non solo: un provvedimento in grado di ridare fiducia ai nuclei familiari con figli, di far ripartire la natalità e rilanciare il Paese dovrebbe essere sostenuto anche da parti sociali, associazioni, banche, imprese perché il nostro Paese ha urgente bisogno di politiche familiari finalmente concrete e importanti. Le famiglie hanno sopportato sulle loro spalle con responsabilità il peso più grande di tanti anni difficili. Ora è venuto il momento in cui la politica può e deve dimostrarsi coraggiosa e lungimirante, restituendo finalmente il valore di bene comune a ogni figlio e investendo su ciò che c’è di più prezioso nel nostro Paese per il proprio futuro».

Dalla proposta di Family act oggi all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri «sarà stralciata la parte che riguarda l’Assegno unico per i figli», fanno sapere però Stefano Lepri, deputato e relatore della proposta di legge, ed Elena Carnevali, capogruppo PD in commissione Sanità e Welfare. «Lunedì cominceranno infatti le votazioni in Commissione alla Camera della proposta di legge delega d’iniziativa del Partito Democratico, che istituisce appunto l’Assegno unico per i figli. È questo il positivo accordo di metodo raggiunto entro la maggioranza. L’assegno unico per i figli sarà robusto, semplice, equo, continuo e per tutti. Una vera rivoluzione, per favorire la natalità e la genitorialità».


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