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Minori dopo il lockdown, il bisogno di sport, cultura e spazi di aggregazione

Giovedì 18 il quinto appuntamento dei Dialoghi di Vita.it e Telefono Azzurro. Con Riccardo Bonacina e il professor Ernesto Caffo ci saranno: Bruno Molea (Presidente Nazionale AICS), Giuseppe Pierro (Capo Dipartimento Ufficio Sport - Presidenza del Consiglio), Anna Laura Orrico Sottosegretario ai Beni culturali, Daniele Masala (ex atleta pentathlon), il professor Fabio Lucidi preside della Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università La Sapienza, Maria Teresa Ortoleva un'artista che con Aurora e Tabita è stata una delle protagoniste del bellissimo progetto di Casa Testori, Artisti – Figlio e figlia

di Redazione

Parlando dei bambini e degli adolescenti più vulnerabili il professor Ferrari la scorsa settimana aveva invocato: «Diritto all'istruzione sì, ma anche diritto al piacere e al gioco».

Il quinto appuntamento dei Dialoghi di Vita e Telefono Azzurro “Ricominciamo dai bambini e adolescenti” riparte proprio da qui. A tema: Sport, cultura e spazi di aggregazione”. E lo facciamo nella settimana in cui aprono i tanto attesi Centri estivi con linee guida rigidissime, cambiate peraltro soltanto tre giorni prima dell'apertura del 15 giugno. Le nuove linee guida, che aprono le attività anche ai minori di 3 anni, sono arrivate soltanto giovedì 11 giugno, a ridosso dell’apertura. L'apertura dei centri estivi ha quest'anno un sapore particolare, quello dell'autonomia, della possibilità di movimento e della socialità riconquistate dopo mesi, con bambini e ragazzi che, zainetto in spalla, salutano i genitori la mattina per trascorrere buona parte della giornata con i coetanei e con adulti “non congiunti”, prevalentemente all'aria aperta e in movimento.

A questo proposito Federconsumatori, denuncia una vera e propria “stangata”: per far fronte alle misure imposte dalle linee guida, in particolare all'adeguamento del numero degli operatori e le sanificazioni quotidiane, pare che le rette siamo aumentate circa del 30%, ma in molti casi anche di più, fino a raddoppiare o addirittura triplicare. È quanto emerge dal monitoraggio effettuato dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori: se nel 2019 la spesa media per l’iscrizione di un ragazzo al centro estivo privato era di 672 euro al mese, oggi tale spesa può arrivare anche oltre 860 euro al mese.

Eppure dopo il lungo lockdown bisogna fare leva sull’estate come straordinaria occasione educativa. Un tempo non della pura animazione ma dell’educazione: quest’estate servono professionisti dell’educazione, anche nell’ottica dell’inclusione. Le esperienze esistenti vanno riqualificate e accompagnate da professionisti e sarà importante il ruolo dei Comuni, che dovranno integrare il volontariato e la parrocchia con la cooperazione sociale più strutturata, ma anche la scuola, immaginando magari dei “capi estivi di aula o di plesso” per recuperare tre mesi di mancate relazioni fra compagni di classe. La progettazione dell’estate non può poi prescindere dal contributo degli insegnanti, almeno in termini di coprogettazione, non chiedo di farli lavorare nei campi estivi, ma che essendo in servizio a giugno e luglio possano co-progettare con i Comuni e con le organizzazioni. Il ritardo di nozioni, si può recuperare, quello relazionale richieste una strategia più complessa.

A riflettere e discutere sul tema del quinto appuntamento dei Dialoghi con Riccardo Bonacina e il professor Ernesto Caffo ci saranno: Bruno Molea (Presidente Nazionale AICS), Giuseppe Pierro (Capo Dipartimento Ufficio Sport – Presidenza del Consiglio), Anna Laura Orrico Sottosegretario ai Beni culturali (nella foto di cover), Daniele Masala (ex atleta pentathlon), professor Fabio Lucidi preside della Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università La Sapienza, Maria Teresa Ortoleva un'artista che con Aurora e Tabita è stata una delle protagoniste del bellissimo progetto di Casa Testori Artisti – Figlio e figlia (Artist Son and Daughter)


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