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Economia & Impresa sociale 

Il Cese chiede modifiche delle regole bancarie europee

Nel parere approvato dal Comitato Economico e Sociale Europeo l’adeguamento temporaneo dei regolamenti di fronte alla gravità della crisi economica. «Un sostegno prezioso e autorevole in questa situazione nella quale le banche italiane, e quelle cooperative in particolare, hanno bisogno di contare su norme adeguate», ha commentato il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba

di Redazione

Arriva dal Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese) un importante sostegno alle istanze che evidenziano la necessità di adottare adeguamenti alla legislazione bancaria europea per alleviare l’impatto economico della crisi sanitaria e consentire alle banche di svolgere la propria funzione in un contesto normativo che deve tenere conto dell’inevitabile deterioramento della qualità del credito.

Il Cese, infatti, ha approvato un parere – relatore Giuseppe Guerini, rappresentante delle imprese cooperative italiane – in cui sostiene in particolare la proposta della Commissione Ue di adottare adeguamenti temporanei dei Regolamenti sui requisiti patrimoniali, noti anche come norme prudenziali bancarie, auspicando che ciò possa avvenire il più rapidamente possibile. Facendo proprie, in questo senso, le istanze presentate alle autorità europee da Federcasse. Per il Comitato Economico e Sociale in questa fase è essenziale che la recessione “non comprometta ulteriormente la diversità delle forme di impresa del settore bancario”, già fortemente penalizzata dalle attuali norme prudenziali e regolamentari. Lo stesso presidente Guerini ha richiamato la necessità di sostenere con maggiore convinzione e strumenti il ruolo specifico delle banche comunitarie e territoriali, in particolare quelle con il modello di proprietà tipico delle banche cooperative, che hanno svolto un importante ruolo a sostegno dell’economia locale e delle famiglie”.

Nel parere, inoltre, il Cese auspica l’introduzione di due fattori di supporto – il “green factor” e il “social factor” che riduca l'assorbimento patrimoniale per i finanziamenti concessi dalle banche alle imprese dell'economia sociale ed a quelle realmente coinvolte in programmi di sviluppo sostenibile e inclusivo.

Con riferimento al quadro normativo sui crediti deteriorati (NPL), il Comitato ha chiesto infine una modifica temporanea del regolamento (UE) 2019/630 sulla copertura minima delle perdite su esposizioni deteriorate.

«Accogliamo con grande favore il parere del Cese» ha detto il presidente di Federcasse Augusto dell’Erba. «Si tratta difatti di un sostegno particolarmente prezioso ed autorevole in questa situazione nella quale le banche italiane, e quelle cooperative in particolare, che stanno compiendo sforzi eccezionali per restare vicini a famiglie ed imprese, hanno bisogno di contare su norme adeguate, proporzionate e coerenti con i fortissimi impatti sull’economia dell’emergenza sanitaria e di conseguenza sulla capacità nel medio termine di rimborso dei crediti da parte di imprese e famiglie».

In apertura image by Gundula Vogel from Pixabay


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