Politica & Istituzioni

In Puglia arriva il Servizio Civile per gli adolescenti

È stata approvata martedì 16 giugno all'unanimità dal Consiglio Regionale della Puglia una proposta di legge riguardante i ragazzi tra i 14 e i 19 anni. Tante le novità: l'introduzione a scuola dell'ascolto e dell'animatore socio educativo, la certificazione delle competenze extrascolastiche, più spazi di aggregazione e il servizio civile per adolescenti

di Giovanni Liviano

È stata approvata martedì 16 giugno all'unanimità dal Consiglio Regionale della Puglia la mia proposta di legge riguardante i ragazzi tra i 14 e i 19 anni. I cambiamenti in corso nella società in cui viviamo hanno un evidente impatto nella vita degli adolescenti.

Questa legge si rivolge a tutti i soggetti che si occupano di adolescenti (famiglie, scuola, organizzazioni ecclesiali, servizi sociali, associazionismo sociale e sportivo, volontariato, aziende sanitarie), al fine di realizzare una serie di interventi. In particolare si intende, attraverso un percorso condiviso tra tutti i soggetti che si occupano di adolescenti:

  • sviluppare negli adolescenti un maggiore senso di appartenenza verso la comunità e promuovere percorsi di cittadinanza attiva contrastando l’individualismo attraverso la promozione di reti umani e professionali;
  • favorire la loro crescita non solo come destinatari di nozioni culturali ma come persone capaci di emozionarsi e di condividere le loro emozioni (la proposta di legge mira infatti a promuovere nei ragazzi l’educazione all’affettività e a valorizzare la loro capacità di esprimere le loro emozioni e degli adulti di percepirle e valorizzarle);
  • promuovere tra i più giovani benessere, socializzazione, opportunità di crescita, protagonismo sociale e stili di vita sani come elementi di contrasto al disagio e all’isolamento.

Tra le varie azioni considerate adeguate per il raggiungimento degli obbiettivi indicati, mi sembra importante segnalare in particolare l’introduzione dell’ascolto a scuola, l’accompagnamento degli adolescenti anche attraverso l’introduzione della figura dello youth worker (animatore socio educativo), una figura professionale capace di intervenire nella vita dei ragazzi attraverso metodologie e strumenti di educazione non formale; l’accompagnamento delle famiglie attraverso percorsi informativi e di accompagnamento nel difficile ruolo di educatori; la costruzione di spazi di aggregazione e di in-formazione (spazi di aggregazione per adolescenti, centri informa-adolescenti e il portale per adolescenti); l’introduzione del servizio civile per adolescenti; l’introduzione della youth card; il rilascio di certificazione di competenze extrascolastiche e in particolare dello youth pass; l’attenzione al sostegno della mobilità regionale, nazionale e internazionale dei ragazzi.

Questa legge è stata preceduta da un lavoro condiviso in un gruppo di lavoro informale composto da me unitamente alla professoressa Cassibba (già direttore del dipartimento di formazione dell’Università di Bari), del proferssor Moro (direttore del dipartimento di sociologia dell’Università di Bari), del professor don Antonio Panico (direttore della Lumsa di Taranto) e di don Michele Birardi (responsabile del progetto “Policoro”).

Su richiesta di questo gruppo informale di lavoro, al fine di delineare un profilo degli adolescenti, alla luce delle trasformazioni in atto nella società contemporanea, la fondazione Toniolo dell’Università Cattolica di Milano ha prodotto una ricerca, interpellando 1.300 ragazzi pugliesi tra i 14 e i 19 anni per capire chi sono gli adolescenti, cosa si propongono, in cosa hanno fiducia, che sentimenti nutrono nei confronti della politica e dell’impegno pubblico, quali progetti hanno circa la famiglia, la professione, il proprio futuro, quanto si sentono appartenenti alla comunità. I temi approfonditi sono quelli relativi agli snodi del processo di transizione alla vita adulta, ai percorsi biografici e alle dimensioni dei valori, degli atteggiamenti, della percezione della propria condizione, del rapporto con i genitori, con le realtà educative e di aggregazione, con le istituzioni. La Fondazione Toniolo ha prodotto, in seguito alla ricerca realizzata, il report “Generazione Z, giovani e territorio jonico”, che ha costituito la colonna vertebrale dell’intera proposta di legge, oggi convertita in legge, e dal quale emerge che i nostri giovani sono abbastanza fiduciosi nel loro futuro, hanno buone relazioni in famiglia, con gli amici e nel contesto scolastico, sono soddisfatti della loro vita attuale e presentano una visione del lavoro positiva. La dimensione partecipativa tuttavia è quella meno sviluppata».

*Giovanni Liviano è stato il primo firmatario della proposta “Misure regionali in favore degli adolescenti”, oggi legge regionale della Puglia.

Foto Unsplash


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