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Risoluzione Onu per la fine delle ostilità globale per salvare 425 milioni di minori

L’Organizzazione, nel dimostrare grande apprezzamento per il provvedimento varato, chiede che il Consiglio vigili sul suo effettivo rispetto e che si conceda il pieno accesso alle organizzazioni umanitarie per sostenere chi ha più bisogno

di Redazione

L’adozione all’unanimità della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede la fine immediata delle ostilità e una pausa umanitaria nelle zone di conflitto in tutto il mondo per rafforzare la lotta contro il coronavirus, è stata salutata con grande apprezzamento da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e garantire loro un futuro.

«Save the Children accoglie con favore la risoluzione storica ma attesa da tempo del Consiglio di sicurezza dell'ONU sul COVID-19, che chiede la fine immediata delle ostilità e una pausa umanitaria nelle zone di conflitto in tutto il mondo per almeno i prossimi 90 giorni. Sono ormai trascorsi più di tre mesi da quando il Segretario Generale ha chiesto un cessate il fuoco globale per combattere la pandemia, ma gruppi armati in tutto il mondo hanno continuato a combattere, lasciando milioni di bambini e le loro famiglie in balia degli effetti della guerra e del COVID-19», ha dichiarato Filippo Ungaro, Direttore della Comunicazione di Save the Children.

«La risoluzione odierna mette in guardia i gruppi armati e, se attuata, potrebbe rivelarsi salvavita per i 415 milioni di minori che vivono attualmente in zone di conflitto attive. A tal fine, le parti in conflitto dovrebbero immediatamente cessare le ostilità, in modo che tutti possano concentrarsi sulla lotta contro il COVID-19 e in modo che le organizzazioni umanitarie come Save the Children possano raggiungere i bisognosi. Spetta al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite assicurarsi che questa pausa umanitaria sia effettivamente realizzata e che si tenga pubblicamente conto dei gruppi armati che la ignorano. Save the Children crede fermamente che la pausa umanitaria debba applicarsi a tutti i conflitti attivi. Infatti, nonostante il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite abbia escluso dalla pausa le operazioni militari contro le organizzazioni designate come terroriste, riteniamo che i bambini in questi conflitti soffrano come tutti gli altri e che loro e le loro famiglie meritino di essere al sicuro dalla combinazione mortale della guerra e del COVID-19. Anche la partecipazione di donne e giovani alla risposta al COVID-19 deve essere garantita, dato il ruolo fondamentale che svolgono nella lotta contro il coronavirus e l'impatto negativo sproporzionato della crisi su donne e ragazze. Questo cessate il fuoco temporaneo non può che essere l'inizio. Abbiamo bisogno di soluzioni durature e resistenti riguardo ai conflitti per fermare la guerra contro i bambini. Nel frattempo, deve essere garantito in ogni momento il pieno accesso delle organizzazioni umanitarie ai bisognosi. Il mondo non può permettersi di ritornare alla situazione attuale, come se nulla fosse cambiato, alla fine di questa pausa di 90 giorni», ha concluso Filippo Ungaro.