Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

Consulta nazionale per il servizio civile universale, nominati i componenti

Pubblicato il Decreto del ministro per le politiche giovanili e lo Sport del 21 luglio 2020 che definisce la composizione della Consulta. Ventitré i membri: 9 scelti tra gli enti iscritti all'Albo di servizio civile universale; 3 designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome; 3 dall'Anci; 4 rappresentanti dei volontari eletti; 4 scelti nell'ambito dei coordinamenti tra enti

di Redazione

Adottato il 21 luglio scorso il Decreto del ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, con il quale è stata definita la composizione della Consulta nazionale per il servizio civile universale (istituita ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo n. 40 del 2017). La nuova Consulta rimarrà in carica tre anni e dovrebbe riunirsi per la prima volta, anche con modalità da remoto, mercoledì 29 luglio, quando come primo atto eleggerà il suo nuovo presidente.
La nuova Consulta, con l’obiettivo di garantire la maggiore rappresentatività dell’organo consultivo – sottolinea una nota del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale -, è costituita da ventitré componenti, corrispondenti al numero massimo previsto, di cui nove scelti tra gli enti iscritti all'Albo di servizio civile universale; tre designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome; tre designati dall'Associazione nazionale comuni italiani; quattro rappresentanti dei volontari eletti, uno per ciascuna macroarea territoriale; quattro scelti nell'ambito dei coordinamenti tra enti.

Istituita nel 1998 a seguito dell’approvazione della legge n. 230 su “Nuove norme in materia di obiezione di coscienza”, si riunì per la prima volta quasi un anno dopo, nel giugno 1999, eleggendo come presidente Licio Palazzini di Arci Servizio Civile e vicepresidente Massimo Paolicelli, portavoce nazionale dell’Associazione Obiettori Nonviolenti. Nel corso degli anni ha vissuto vari cambiamenti seguendo l’evoluzione del servizio civile, soprattutto nel 2001 con il passaggio a quello “volontario” e con il conseguente ingresso nel 2003 dei rappresentanti delle Regioni e P.A. e poi nel 2006 dei primi Rappresentanti nazionali dei giovani volontari, in sostituzione di quelli degli obiettori di coscienza. Formalmente abolita nell’estate del 2012 a causa della “spending review” del Governo Monti, fu ripristinata alla fine dello stesso anno per venire poi riconvocata ufficialmente ad inizio 2013.
Dei nove componenti scelti tra gli enti iscritti all’albo di servizio civile universale, 2/3 appartengono ad enti iscritti alla sezione nazionale e 1/3 a quelli iscritti alle sezioni regionali e questo – si legge nella nota del Dipartimento -, per garantire, all’interno della Consulta, la partecipazione e l’incidenza nelle scelte comuni anche degli enti che hanno più piccole dimensioni, favorendo un confronto più ampio e differenziato, nell’ottica di un miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia complessiva del sistema.
Gli enti iscritti alla sezione nazionale e quelli iscritti alle sezioni regionali dell’albo di servizio civile universale sono stati selezionati in modo che siano rappresentativi di tutti i settori d’intervento e sulla base dei criteri quali il dimensionamento dei medesimi in relazione al numero degli enti di accoglienza iscritti all’albo e il possesso di un’esperienza pregressa nel servizio civile, attestata sia dalla precedente iscrizione agli albi del servizio civile nazionale sia dalla realizzazione di progetti nell’ultimo triennio. Tra gli enti iscritti alle sezioni regionali sono stati individuati i tre enti maggiormente rappresentativi con riferimento a ciascuna delle aree territoriali del sud, del centro e del nord, al fine di favorire la rappresentatività di enti che operano nell’ambito di ogni singola macroarea.

Rispetto alla rappresentanza dei coordinamenti tra enti, tre componenti fanno capo a coordinamenti di livello nazionale e uno ad un coordinamento che opera a livello territoriale.

Confermati i rappresentanti nazionali degli operatori volontari del Scu attualmente in carica, anche se è stata avviata la nuova procedura elettorale online che porterà alla elezione a dicembre dei due nuovi Rappresentanti nazionali per le macroaree sud e nord.

L’elenco dei componenti la Consulta nazionale per il servizio civile universale nel Decreto


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA