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Sanità & Ricerca

NonChiamatemiMorbo, una mostra fotografica “parlante”

Con le voci di Lella Costa e Claudio Bisio, che per l'occasione si faranno chiamare “I Parkinson”, la mostra con 22 storie di resistenza alla malattia raccontate dalle suggestive immagini di Giovanni Diffidenti saranno di scena nel Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano

di Giangi Milesi

Martedì 22 Settembre alle 17,30, nel Chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano, inaugureremo la mostra fotografica “parlante”NonChiamatemiMorbo, 22 storie di resistenza alla malattia di Parkinson, raccontate dalle suggestive immagini di Giovanni Diffidenti e dalle inconfondibili voci di Lella Costa e Claudio Bisio per l'occasione denominati “I Parkinson”

“I Parkinson”, al plurale, perché – come spiega Claudio Bisio nel trailer della mostra – «le patologie con cui si manifesta la malattia sono tante e diverse da persona a persona». Loro sono anche la coppia di attori che danno il loro contributo volontario alla campagna contro una malattia tanto diffusa quanto poco conosciuta nella sua complessità.

Frequentemente le persone con Parkinson personificano la malattia che – come spiega il giornalista Vincenzo Mollica – diventa un interlocutore con cui imparare a «convivere e andare d’accordo per non farsi catturare completamente».

Lella Costa e Claudio Bisio ci spiegano perché abbiamo scelto di “materializzare” la malattia, facendole raccontare “in soggettiva” i tanti casi e le tante forme di resilienza che abbiamo raccolto e documentato.

Dopo la pubblicazione in Gennaio dell’omonimo libro edito da Contrasto, con la mostra fotografica itinerante in tutti i capoluoghi d’Italia, puntiamo a realizzare nei prossimi tre anni gli obiettivi educativi della campagna collettiva NonChiamatemiMorbo (per le otto ragioni clicca qui).

Il lockdown non ci ha impedito di lavorare: il primo giugno siamo riusciti a registrare rispettando le restrizioni.

Il risultato è stato eccezionale, ma gli emozionanti monologhi e dialoghi di Lella e Claudio a commento delle foto di Giovanni non saranno disponibili in internet: si potranno ascoltarli solo visitando di persona la mostra fotografica nelle varie tappe nelle città italiane.

Solo la storia di Riccardo viene pubblicata sui social per far comprendere – meglio di tante parole – l’utilizzo innovativo dell’app/audioguida.

Ciononostante le storie dei protagonisti saranno in rete, raccontate da loro stessi, grazie ai corti di Silvia Chiodin che verranno via via pubblicati alla pagina dedicata.


Registrandosi si verrà tempestivamente informati della loro pubblicazione oltre che delle prossime tappe della mostra.
Per partecipare è necessario registrarsi qui

*Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia


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