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Integrazione Film Festival, annunciata l’edizione 2020

Avrebbe dovuto svolgersi ad aprile, ma causa Covid era stato rinviato. Ora è stato confermato, in edizione speciale, a partire dal prossimo 20 ottobre, a Bergamo e Sarnico. 22 i film in concorso, e tre fuori concorso. Ospite d’onore l’attrice Manda Tourè, la protagonista femminile di “Tolo Tolo”. Anche lei come tutti i protagonisti saranno in collegamento virtuale

di Redazione

Prenderà il via martedì 20 ottobre la 14esima edizione di IFF – Integrazione Film Festival, concorso cinematografico internazionale sull'integrazione tra persone di diverse appartenenze culturali e provenienze nazionali. L’annuncio è stato dato oggi: il Festival infatti avrebbe dovuto svolgersi lo scorso aprile ma, a causa del lock down, era stato rinviato. Per garantire la sicurezza del pubblico e degli ospiti, non soltanto saranno rispettate tutte le norme di sicurezza previste all’interno delle sale cinematografiche (mascherine, distanze, controllo della febbre e disinfezione delle mani) ma è stato anche deciso di “accogliere” gli ospiti soltanto in collegamento virtuale. Il Festival è organizzato da Cooperativa sociale Ruah e Lab 80 film, si svolge a Bergamo e Sarnico, fino a sabato 24 ottobre, con tre giornate di proiezioni ed eventi in sala e una giornata di proiezioni in streaming. Ci saranno in anteprima i 22 film in concorso, di cui 17 cortometraggi di fiction e cinque film documentari, oltre a tre film fuori concorso.

Ospite d’onore dell’edizione 2020 l’attrice afro-francese Manda Touré, diventata famosa in Italia come protagonista femminile del film Tolo Tolo di Checco Zalone. Manda Touré dialogherà col pubblico così come faranno oltre dieci registi e protagonisti che saranno ospiti di IFF. E farà tappa a IFF 2020 anche Emergency, l’organizzazione non governativa fondata da Gino Strada che nei mesi scorsi ha svolto un importante ruolo nella cura dei malati di Covid 19 all’Ospedale di Bergamo e che da anni lavora ad un progetto dedicato al cinema. Anche Manda Touré come gli altri registi e protagonisti non saranno quindi in sala ma collegati in video conferenza: sarà così che risponderanno alle domande del pubblico e potranno testimoniare la loro volontà di supportare il Festival (faranno eccezione i registi dei film vincitori, che potranno ritirare i premi di persona durante la serata finale). Tutti i film in programma, anche quelli la cui proiezione è prevista in sala, potranno essere sempre seguiti in streaming accedendo al sito www.iff- filmfestival.com ; la stessa modalità di accesso è prevista per la giornata di venerdì 23 ottobre, che si svolgerà completamente on line. Tutti i film in programma, anche quelli la cui proiezione è prevista in sala, potranno essere sempre seguiti in streaming accedendo al sito www.iff-filmfestival.com ; la stessa modalità di accesso è prevista per la giornata di venerdì 23 ottobre, che si svolgerà completamente on line.

Due i Premi in palio per i film in gara: quello per il Concorso internazionale per film documentari e quello per il Concorso internazionale per cortometraggi di finzione.

Spiega Giancarlo Domenghini, Direttore di IFF: «È importante che il nostro Festival si svolga, nonostante le grandi difficoltà organizzative legate al Covid e il dolore che ha colpito il territorio bergamasco, perché il tema del “noi” che esploriamo può essere di utilità alla “prossimità sociale” auspicata in un tempo caratterizzato dal distanziamento. Ci servirà per interrogarci su nuove declinazioni di integrazione, su quali puntini della “i” del nostro logo (inclusione, identità, intercultura) saranno necessari per il futuro, migliore, che ci aspetta».

«La qualità della proposta cinematografica di IFF cresce ogni anno di più – aggiunge Sergio Visinoni, di Lab 80 film -. I cortometraggi e i documentari che abbiamo scelto sanno raccontare la realtà e, attraverso il filtro dell’occhio cinematografico, ci aiutano a comprendere le complessità in cui viviamo. Importante quest’anno è stata la scelta di proiettare sia in sala che in streaming: ci adeguiamo giustamente alla necessità di “distanziamento” ma teniamo a mantenere il contatto col nostro pubblico, gestendo la sala in assoluta sicurezza».

Dice Laura Resta, Responsabile Area Cultura di Cooperativa Ruah: «Per questa edizione abbiamo lavorato in modo particolare per allargare la rete delle
collaborazioni, coinvolgendo un maggior numero di partner del terzo settore e di associazioni di cittadini di origine straniera. Allo stesso tempo abbiamo lavorato per coinvolgere nella riflessione anche ambiti di vita che spesso vengono poco considerati. Con il film fuori concorso Il passo di Mohamed Hossameldin, ad esempio, affrontiamo la questione dell’inclusione di persone portatrici di altre culture nell’attività sportiva, in particolare nella danza, dove sono ancora pochissime le danzatrici che indossano il velo. Provocatoriamente chiediamo: le scuole di danza sono pronte ad includere questa diversità?».


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