Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Attivismo civico & Terzo settore

Dove c’era un muro in cemento ora sbocciano “I Dormienti”

Si inaugura nel pomeriggio del 2 ottobre a Guarene un progetto di arte pubblica sostenuto dal Bando Distruzione della Fondazione Crc e ideato da Hilario Isola. Coinvolti anche gli studenti del Liceo Artistico “Pinot Gallizio” di Alba con il contributo dell’Istituto storico della Resistenza. L’intervento, secondo Giandomenico Genta, presidente della Fondazione «è uno dei più significativi sostenuti con il Bando Distruzione 2019»

di Redazione

Si inaugura venerdì 2 ottobre (ore 15) il progetto “I dormienti”, ideato da Hilario Isola, vincitore del bando Distruzione promosso dalla Fondazione Crc. Si tratta di un intervento di arte pubblica che vede la mitigazione di un muro di contenimento di cemento armato che si snoda per circa 60 metri nel contesto urbano del centro storico di Guarene (Cn) nel cuore del Roero.
Grazie a un rivestimento di mattoni antichi punteggiato da sei sculture in pietra conferisce a un luogo anonimo della cittadina, uno spiccato valore architettonico, urbano, e paesaggistico. Incastonati tra i mattoni, spiccano i volti di Emilio Cavallero, Libero Porcari, Icilio Ronchi della Rocca, Malvina “Sonia” Garrone, Leonardo Cocito e Gemma Pasquale Brocca Ferrero, protagonisti della Resistenza partigiana al nazifascismo nelle aree del Roero intorno a Guarene: la scelta dei volti da parte dell'artista è il risultato della collaborazione con l'Istituto piemontese per la storia della Resistenza.



Il muro nel centro di Guarene, prima e dopo l'intervento di arte pubblica, in basso il particolare di uno dei volti


«Il processo di realizzazione de I dormienti è un esempio virtuoso di collaborazione tra enti locali e istituzioni per la valorizzazione del territorio attraverso la pratica dell'arte contemporanea. In questo senso l’arte è intesa come strumento con cui ridisegnare il paesaggio e la geografia sociale e come proposta di coinvolgimento attivo della comunità», osserva il sindaco Simone Manzone. «Il comune di Guarene crede fortemente nel sostegno e nella promozione della cultura come motore dello sviluppo economico e del turismo sostenibile».

I volti dei dormienti sono ridotti a frammenti, riassemblati e collocati negli anfratti del muro di mattoni mentre l’uso dello spazio richiama la formula di museo diffuso che trova nel paesaggio cittadino la chiave attraverso cui poter prendere parte alla storia locale. Il progetto ha inoltre visto il coinvolgimento degli studenti del Liceo Artistico “Pinot Gallizio” di Alba in un workshop teso alla realizzazione di sculture a partire da poche, quanto preziose, fotografie dei volti dei protagonisti della Resistenza piemontese.

La prova pratica di scultura prevista è stata condotta in remoto da Hilario Isola, che ha condiviso il proprio metodo di lavoro e ricerca, fornendo agli studenti gli strumenti con cui lavorare alla ricostruzione dell'identità dei partigiani: i lavori degli studenti saranno esposti in un'opera collettiva in occasione dell'inaugurazione de I dormienti che sarà introdotta dal professor Giovanni De Luna.

«Questo progetto è uno dei più significativi sostenuti con il Bando Distruzione 2019» osserva Giandomenico Genta, presidente Fondazione Crc. «Tanti sono gli elementi di valore: il contesto di elevato pregio culturale e paesaggistico in cui si inserisce, nel centro storico di Guarene, a pochi passi dalla Chiesa dell’Annunziata. Il coinvolgimento di un grande artista come Hilario Isola nella realizzazione dell’opera. E, infine, l’ampio coinvolgimento della comunità: il contributo dell’Istituto storico della Resistenza e la partecipazione delle scuole per definire un intervento di arte pubblica incentrato su sei figure di partigiani protagonisti della Resistenza nel Roero. Un’inaugurazione che è anche un segnale di speranza e apertura al futuro in questo momento particolarmente difficile per le nostre comunità».

In una nota si sottolinea come "I dormienti con la loro forza tacita ma incisiva hanno attivato uno sguardo duplice, rivolto alla lettura del passato e orientato all’interpretazione del presente, con un arricchimento conoscitivo e personale enorme. Le sculture si rivelano come paesaggi umani, fragili, che trovano, nei fili delle vicende storiche, la tenacia per diventare passaggi solidi, da attraversare e sostenere con la pratica della memoria".


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA