Politica & Istituzioni

Il Nobel per la Pace al World Food Programme

Secondo il Comitato del Nobel, il Programma alimentare mondiale ha meritato il Premio “per gli sforzi nel contrastare la fame, per il contribuito nel migliorare le condizioni di pace nelle aree interessate da conflitti e per essere determinante negli sforzi di prevenzione delle guerre che sfruttano la fame come arma”

di Redazione

Il Premio Nobel per la pace è stato assegnato al Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite: l’annuncio è giunto oggi da Oslo, la capitale norvegese che ospita la cerimonia, trasmessa in diretta streaming. La motivazione della scelta è l’impegno del Programma, in inglese World Food Programme, nel contrasto della fame nel mondo.

Secondo il Comitato del Nobel, il Programma alimentare mondiale ha meritato il Premio “per gli sforzi nel contrastare la fame, per il contribuito nel migliorare le condizioni di pace nelle aree interessate da conflitti e per essere determinante negli sforzi di prevenzione delle guerre che sfruttano la fame come arma”. Sicuramente il fatto che la pandemia di Covid-19 potrebbe far sprofondare nella fame cronica ulteriori 130 milioni di persone entro la fine del 2020 con la mancanza di cibo che colpisce nuove fasce della popolazione sia nei paesi ricchi che in quelli meno sviluppati, ha avuto molto peso.

Il Wpf fu fondato nel 1963. Secondo dati rilanciati dal Comitato, nell’ultimo anno ha aiutato quasi 100 milioni di persone in 88 Paesi, vittime di fame e insicurezza alimentare. Nel 2019 sono state 139 milioni le persone a soffrire a causa di malnutrizione acuta, il numero più elevato degli ultimi anni.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA