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Il corpo Vigili del Fuoco Firma la Carta dei Diritti delle persone con SM

Un convegno ha ripercorso i 10 anni dei Vigili del Fuoco accanto ad Aism per formare il corpo a un soccorso che non lasci indietro nessuno. Perché soccorso inclusivo non è solo una questione lessicale

di Redazione

Il Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco Fabio Dattilo ha firmato la Carta dei diritti delle persone con sclerosi multipla. Il dirigente del corpo è intervenuto al convegno nazionale “Il soccorso inclusivo e le persone con disabilità. L'esperienza delle persone con sclerosi multipla al fianco dei Vigili del fuoco” che si è svolto a Roma. «Ben vengano le carte dei diritti, ma ora dobbiamo mettere a sistema procedure per interventi, prevenzione e formazione», ha aggiunto.

La collaborazione tra il Corpo dei Vigili del Fuoco e AISM è iniziata oltre 10 anni fa. Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali AISM, ha risposto alla proposta di “rilancio” dell’ing Dattilo immaginando «una convenzione di ampio respiro per sviluppare programmi di informazione, formazione, studio e ricerca; mettere a punto iniziative di advocacy per qualificare le norme e le politiche; avviare e applicare linee guida».

Il Convegno ha sottolineato ancora una volta l'importanza di un soccorso che non lasci indietro nessuno, ancor più in tempi di emergenza, illustrando i risultati delle iniziative che AISM e l’Osservatorio sicurezza e soccorso persone con esigenze speciali del corpo nazionale dei Vigili del fuoco hanno realizzato nei mesi scorsi. «Per le persone con sclerosi multipla sicurezza vuol dire avere le stesse possibilità di salvarsi degli altri. Noi persone con disabilità non vogliamo essere un’appendice della società, vogliamo essere parte attiva. Ecco perché oggi affrontiamo temi espressi molto chiaramente nella Carta dei diritti, come il “Diritto all’inclusione” e il “Diritto alla partecipazione attiva”», ha detto Francesco Vacca, Presidente Nazionale AISM.

Stefano Zanut, Francesco Filippone e Massimo Fazzini hanno raccontato in prima persona le emozioni e le nuove conoscenze acquisite durante il corso e le esercitazioni fatte con AISM. «Se riusciamo ad allargare a livello nazionale il percorso che abbiamo fatto ad Ascoli Piceno, Pordenone e Genova, riusciremo sicuramente a dare un servizio migliore», sottolinea Fazzini. Elisabetta Schiavone ha poi ricordato la case history della scheda per il soccorritore, un questionario fondamentale per chi deve approcciare un persona con disabilità, già sviluppato anche sulla app Help for all.

«Soccorso inclusivo non è solo una questione lessicale», ha detto Vincenzo Falabella, Presidente FISH, richiamando all'importanza del coinvolgimento diretto dei movimenti delle persone con disabilità nella visione di un nuovo sistema di welfare, che evolva «da un welfare di protezione, come è oggi» verso «un welfare di riconoscimento dei diritti, con percorsi specifici per persone con esigenze particolari e accomodamenti ragionevoli». Concetti condivisi e ripresi anche da Giampiero Griffo, Coordinatore Comitato Tecnico-scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità.

FOTO DI © DAIANO CRISTINI/SINTESI