Cooperazione & Relazioni internazionali

I difensori dei diritti umani, agenti di cambiamento

Con la partecipazione di 41 università in tutta l’Ue, Ema, master europeo in diritti umani, forma giovani professionisti da più di 20 anni. È promosso da Global Campus of Human Rights, istituzione leader nel mondo per l'educazione post-laurea in materia di diritti umani. La cerimonia di consegna dei diplomi si è tenuta a Venezia, alla Scuola Grande di San Rocco. All’evento è intervenuto il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo. L’Ema Alumni Award è stato assegnato a Laura Pasquero. L’artista e attivista di fama internazionale Gianluca Costantini ha esposto disegni dei più importanti difensori dei diritti umani

di Cristina Barbetta

«Le sfide che affronterete da domani in avanti sono molte, e quindi se volete affrontarle, abbiamo bisogno non solo di attivisti coraggiosi, ma anche di istituzioni coraggiose». Così il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo, che è intervenuto alla cerimonia di consegna dei diplomi di EMA, master europeo in diritti umani e democratizzazione, anno accademico 2019/2020, alla Scuola Grande di San Rocco, a Venezia. «A livello globale vediamo che il multilateralismo e la cultura del dialogo sono sotto attacco», spiega il vicepresidente Castaldo. «Abbiamo bisogno di un nuovo slancio, di una nuova forza e impegno per non abbandonare la cultura del dialogo, per non abbandonare gli attivisti dei diritti umani che stanno facendo sentire la loro voce nel mondo e abbiamo bisogno di nuove persone giovani qualificate che entrino nelle istituzioni e lavorino con la società civile».

Come da tradizione la cerimonia si è tenuta nella splendida cornice della Scuola Grande di San Rocco, dove Tintoretto ha dipinto il suo più famoso ciclo pittorico con episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. L’evento ha segnato anche l’inaugurazione del 24° corso del master per l’anno accademico 2020/2021. Il master è promosso da Global Campus of Human Rights, «un’istituzione leader nel mondo per l'educazione post-laurea in materia di diritti umani e progetto di punta della politica di sviluppo dell'Unione europea», ha spiegato il segretario generale Manfred Nowak. «Anche in tempi di Covid-19, gli studenti del Master a Venezia e dei nostri altri 6 programmi di Master in tutte le regioni del mondo possono confidare di continuare a ricevere un'educazione mirata che permetta loro di lavorare come professionisti dei diritti umani».
«Come istituzione che si batte per contribuire all’avanzamento dei diritti umani il Global Campus of Human Rights intende aprirsi a una nuova stagione in cui la connessione con il territorio veneziano e regionale assumerà crescente importanza» – ha spiegato Elisabetta Noli, direttrice amministrativa di Global Campus of Human Rights. «Ci faremo promotori della diffusione dei valori universali democratici confrontandoci con la realtà locale. Ogni giorno, infatti, ognuno di noi è portato ad affrontare sfide legate alla libertà di espressione, alla protezione dell’ambiente, della salute pubblica e al diritto all’educazione. Pensiamo che tutte le città che ci ospitano, Venezia, Buenos Aires, Pretoria, Bangkok, Yerevan, Beirut, Sarajevo e Bologna potranno essere per noi dei laboratori di educazione ai diritti umani e un ottimo investimento per il futuro».

Il Global Campus of Human Rights è un network di 100 università nel mondo, con una presenza in sette regioni a livello globale: Africa, il mondo arabo, la regione Asia-.Pacifico, il Caucaso, l’Europa, L’America Latina e i Caraibi e l’Europa sudorientale. Il 2020 prevede corsi sui diritti umani sia in presenza sia online, con un'attenzione specifica a come gli stessi, in tempi di Covid-19 sono cambiati, in particolare nelle zone in cui le democrazie sono a rischio. Il programma EMA di Global Campus of Human Rights, fondato nel 1997 grazie alla visione di 10 università pioniere, è il primo programma di master sostenuto dall’Unione europea. Oggi conta sulla partecipazione di 41 università prestigiose e centri per i diritti umani situati in tutti gli Stati membri dell’Unione europea.

Nel suo discorso inaugurale il segretario generale Manfred Nowak ha osservato: «In una situazione come quella che abbiamo affrontato a causa della pandemia di Covid il governo aveva l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie per proteggere la vita e la salute fisica e mentale della gente. Per proteggere la gente il governo ha interferito con con molti altri diritti umani. In linea di principio, molte di queste limitazioni erano giustificate dalla protezione della vita. D'altra parte, ci sono molti esempi di governi autoritari che hanno usato la pandemia per controllare la privacy dei cittadini, compromettendo i diritti umani, le leggi e i principi democratici».

«La lezione che abbiamo imparato dalla pandemia è più che ovvia», ha osservato Manfred Nowak: «abbiamo bisogno di Stati forti e democratici, abbiamo bisogno di governi e organizzazioni internazionali capaci di ridurre le disuguaglianze economiche. Penso che l’UE possa essere l’istituzione migliore che possa assumere un ruolo guida. Prendiamo il Covid come un segnale per stabilire una nuova solidarietà su base globale basata su diritti umani universali. Come laureati del programma EMA vi unite a un gruppo affascinante di difensori dei diritti umani. Siete i futuri agenti di cambiamento».

Un momento centrale della cerimonia è stata la consegna, da parte di Manfred Nowak, dell’EMA Alumni Award, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, alla vincitrice Laura Pasquero. Il premio riconosce il lavoro di un Alumno che, attraverso il suo operato e/o attività di volontariato, ha portato un contributo significativo allo sviluppo dei diritti umani e della democratizzazione nel mondo. Laura Pasquero ha ricevuto il premio per il suo impegno nel difendere i diritti umani delle donne sopravvissute alla violenza di genere. Attualmente sta lavorando come consulente nel campo della protezione delle vittime di violenza.

​​Nel ricevere il premio Laura Pasquero ha così commentato: «Il master EMA ha influenzato me e la mia vita in un modo che non avrei mai potuto prevedere. Mi ha aperto le porte per lavorare nel campo umanitario, un mondo che è diventato la mia vita e che ha cambiato la mia visione del mondo per sempre». L’artista belga Koen Vanmechelen e la Fondazione Berengo hanno donato alla vincitrice del premio un'opera dell'artista, una scultura in vetro intitolata“Collective Memory”, che simboleggia i diritti dei bambini e il futuro dei diritti umani.

Nel video, realizzato da Global Campus Alumni, per celebrare i 70 anni della dichiarazione dei diritti umani, la storia di Laura Pasquero.

In occasione dell’evento, l’artista e attivista Gianluca Costantini, noto a livello internazionale per le sue illustrazioni e fumetti politici, ha realizzato un’installazione esposta nella Sala Capitolare: una serie di sagome che ritraggono i più importanti rappresentanti dei diritti umani nel mondo, con un appello a dare un supporto alla missione del Global Campus of Human Rights.

«Questo tipo di azione artistica iniziata con l’installazione delle sagome di Patrick Zaky all’Università di Bologna», ha affermato Gianluca Costantini, «avviene in piena epidemia di Covid19 e bisogna ricordare che proprio San Rocco è il santo a cui si votò la città di Venezia per chiedere la grazia durante la prima delle tre grandi epidemie di peste, quella del XIV secolo. È un grande onore per me esporre i miei disegni al cospetto del maestro Tintoretto». Come ha spiegato Gianluca Costantini: «Gli attivisti rappresentati per #HumanRightsEducation = #HumanRightsDefenders sono tra i più importanti dei nostri tempi, persone che hanno combattuto anche per i nostri diritti, alcuni di loro hanno pagato con la vita questa lotta, ed è importante che durante la consegna dei diplomi del “Master Europeo in Diritti Umani e Democratizzazione” siano presenti, anche se solo come disegni, i veri protagonisti delle storie che i diplomandi dovranno proteggere e divulgare nel corso della loro professione».

A questo link il video dell'evento.
Tutte le foto dell'articolo sono di Global Campus of Human Rights.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA