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Insieme contro i tumori del sangue e per sostenere la ricerca

Firmato a Roma il protocollo d’intesa tra Avis e Ail. L’accordo prevede incontri di sensibilizzazione nelle scuole e partecipazione alle reciproche iniziative. «Oltre 1.800 pazienti ogni giorno effettuano trasfusioni salvavita grazie all’attività dei nostri donatori» ricorda Briola (Avis), Amadori (Ail): «Con le nostre migliaia di volontari promuoveremo reciprocamente iniziative a favore dei pazienti ematologici»

di Redazione

Un impegno reciproco per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della cultura del dono e promuovere la ricerca contro i tumori del sangue. È uno degli obiettivi con cui sabato 17 ottobre, a Roma, Avis nazionale (Associazione Volontari Italiani del Sangue) e Ail nazionale (Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma) hanno firmato un protocollo d’intesa.

L’accordo, di durata annuale, prevede che le due associazioni collaborino insieme non solo nel partecipare alle reciproche iniziative, ma anche nel coordinare di comune accordo progetti e campagne di sensibilizzazione. Tra queste la Giornata mondiale del donatore di sangue, che ricade ogni anno il 14 giugno, e la Giornata nazionale contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, il 21 giugno.

Alla base dell’intesa (sottoscritta dai due presidenti Nazionali, Gianpietro Briola e Sergio Amadori, e alla presenza del consigliere e componente dell'Esecutivo di Avis nazionale e referente per i protocolli d'intesa, Marco Denti), la capacità di dialogo e comunicazione istituzionale sugli argomenti di reciproco interesse, senza dimenticare la partecipazione dei volontari di Avis e Ail all’interno delle scuole per spiegare l’importanza del dono e quanto questo gesto sia di vitale importanza per garantire l’autosufficienza nazionale, le terapie per i malati ematologici e le regolari attività ospedaliere.

«Da sempre la nostra associazione partecipa attivamente a sostegno della ricerca scientifica», spiega il presidente di Avis nazionale, Gianpietro Briola (nella foto, a destra con Amadori), a margine della firma del protocollo. «Sono molto contento di quanto sottoscritto qui oggi. Ail rappresenta una realtà di riferimento per il nostro sistema sanitario e per l’intero mondo del volontariato, così come Avis. Già lo scorso aprile, durante la pandemia, attraverso i nostri canali abbiamo sostenuto la vendita delle Uova di Pasqua Ail che non potevano essere presenti nelle piazze italiane. Entrambe le nostre associazioni lavorano per un unico obiettivo: quello di garantire terapie e speranze di vita a tanti pazienti ematologici. I donatori di sangue fanno sì che ogni giorno oltre 1.800 persone possano beneficiare di trasfusioni salvavita. Ecco perché questa firma non rappresenta un punto di arrivo, ma il primo passo di molte altre iniziative che insieme porteremo avanti per la tutela della salute di ciascuno».

«Garantire un’adeguata disponibilità di sangue a tutti i pazienti che ne abbiano necessità e contribuire a migliorare la qualità di vita dei pazienti ematologici attraverso assistenza e sostegno alla ricerca scientifica, sono due mission, quelle di Avis e di Ail, che vanno da sempre di pari passo, nel diffondere la cultura del dono», dichiara Sergio Amadori, presidente Ail nazionale. «Per questo siamo particolarmente lieti che sia stato firmato, dopo anni di vicinanza e collaborazione, un protocollo d’intesa che ci vedrà fianco a fianco, con le nostre migliaia di volontari impegnati su tutto il territorio nazionale, nel promuovere e sostenere reciprocamente iniziative a favore dei pazienti ematologici e delle loro famiglie».