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Gianni Rodari in simboli e la letteratura per tutti

Il centenario dello scrittore per l'infanzia viene celebrato dalle edizioni la meridiana con la pubblicazione del libro "Giacomo di Cristallo e altre storie", stampato in Comunicazione Aumentativa Alternata. «Fare innovazione culturale non è solo tecnologizzare i processi, ma anche includere tutti nei processi di cambiamento»

di Elvira Zaccagnino

Per chi normalmente accede a libri, può sceglierli tra gli scaffali e ha una disponibilità di testi da leggere incalcolabile nelle biblioteche, nelle librerie e anche a casa, gli anniversari di nascita o di morte di scrittori amati e assai noti sono appuntamenti da celebrare, occasioni per fare incetta di inediti, di edizioni straordinarie o di gadget. Qualcosa di straordinario, sperando che diventi ordinario, abbiamo provato a fare per il centenario della nascita di Gianni Rodari, scegliendo che cinque suoi racconti diventassero letture accessibili a persone con disabilità. Il libro Giacomo di Cristallo e altre storie, in libreria in questi giorni, è il libro con cui come casa editrice celebriamo il centenario di Rodari pubblicandolo in simboli.

La scrittura in simboli consente a persone con disabilità cognitive e linguistiche di leggere e, quindi, di accedere anche a opere letterarie. La traduzione in simboli delle storie è stata realizzata dal gruppo di lavoro Librarsi, il laboratorio permanente di costruzione e produzione di libri accessibili della Cooperativa Accaparlante di Bologna formato da persone con diverse abilità. Il processo di pubblicazione attivato con questo libro infatti, e con la collana Parimenti, è un processo che guarda ai lettori particolari libri in Caa (Comunicazione Aumentativa Alternata) non solo come fruitori del prodotto finale, ma come protagonisti della scelta delle storie da tradurre, del lavoro di traduzione e anche di impaginazione.

Abbiamo, come casa editrice con i partner della collana (Associazione Arca Comunità l’Arcobaleno e Cdh/Accaparlante) fatto da alcuni anni un pensiero sull’accessibilità culturale. E abbiamo pensato che i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, l’autore più amato da bambini e adulti, potessero essere celebrati in questo modo. Che Rodari avrebbe sostenuto questa scelta. Di fatto lo hanno fatto, autorizzandoci, la moglie e la figlia del maestro.

C’è qualcosa che con forza questo tempo pandemico ci smuove ancora a capire e a fare in modo che diventi possibile. Ed è l’idea che dobbiamo ripensare stili, modelli, appuntamenti celebrativi avendo uno sguardo altro. Che il fare innovazione culturale non è solo tecnologizzare i processi, ma anche includere tutti nei processi di cambiamento. Perché solo far parte del cambiamento, e non subirlo, migliora la qualità della vita, la prospettiva della vite stessa del singolo e delle comunità. Questo Rodari lo aveva capito e lo racconta nei suoi testi invitandoci a sguardi diversi, carichi di umanità e accoglienza verso le diverse diversità. E se con questo testo contribuiremo ad allargare la platea dei suoi lettori includendo quanti ne erano fino ad ora esclusi, ci sembra possa essere il modo migliore per rendere omaggio a Rodari e segnare un passo verso i paesi di cui raccontava nelle sue storie: paesi ad alta inclusività e umanità.

*direttrice edizioni la meridiana

In apertura photo by BrickRedBard from Pixabay


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