Il terremoto “Cotticelli” ha messo in pubblica piazza inefficienze e responsabilità ad ogni livello. E se da una parte il Governo corre in tempi record al rimpiazzo del Commissario straordinario alla Sanità nominando Giuseppe Zuccatelli, dall’altra non cessano le proteste. E la società civile scrive a Conte e a Speranza: "è necessario un comitato permanente di condivisione perché non è più possibile che i calabresi subiscano, come fossimo una colonia vera e propria. Non ci fidiamo più"
Il nodo “Sanità in Calabria” continua ad essere al centro delle polemiche e di documenti programmatici scritti e condivisi da Cittadini, federazioni di settore e parti sociali che lavorano nella regione.
Il terremoto “Cotticelli” ha messo in pubblica piazza inefficienze e responsabilità ad ogni livello. E se da una parte il Governo Conte corre in tempi record al rimpiazzo del Commissario straordinario alla Sanità nominando Giuseppe Zuccatelli, dall’altra non cessano le proteste.
I 97 Sindaci della Città metropolitana di Reggio Calabria scendono in piazza con tre richieste secche: la scelta del nuovo commissario sia condivisa con le Istituzioni locali; che il commissariamento si chiuda al termine dell’emergenza Covid; che il Governo metta in campo immediatamente tutte le iniziative per fare uscire la Calabria dalla zona rossa assumendo il personale, individuando un centro COVID regionale e aumentando i posti terapia intensiva (in foto il presidente di regione facente funzione Nino Spirlì, subentrato dopo la scomparsa di Jole Santelli).
La Consulta regionale del Terzo Settore della Calabria, dal canto suo, unitamente ai rappresentanti di numerose organizzazioni della società civile, motivati dalla drammaticità del momento, annunciano la costituzione di un coordinamento tematico mirante a svolgere un diffuso controllo democratico rispetto alle scelte operate dalla gestione commissariale della sanità calabrese.
E con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro della Sanità Roberto Speranza chiedono che la tutela della salute in Calabria sia dai cittadini e dagli operatori sanitari e non dalle lobby le quali, nonostante i tanti anni di commissariamento, non sono venute meno nel controllo dei meccanismi di spesa causa della malasanità e che venga data una risposta alle proposte avanzate da mesi con il documento di "Comunità competente" e che sia possibile avere per un nostro rappresentante un confronto continuo rispetto le scelte operate.
«Invertire la tendenza è necessario per costruire una vera Sanità in Calabria». - Dice Gianni Pensabene – portavoce del Forum del terzo settore. «È necessario un dialogo tra coloro che occupano ruoli decisionali e i Cittadini - come avviene in altre regioni. La Sanità riguarda tutti e chi, ancora una volta, sta rimanendo indietro, in questo cammino, che sappiamo essere di lunga lena, sono i più fragili».
«Una situazione complessa e delicata dal punto di vista politico e amministrativo ma, noi la riteniamo anche e soprattutto una questione culturale. – continua e conclude - è necessario un comitato permanente di condivisione perché non è più possibile che i calabresi subiscano, come fossimo una colonia vera e propria. Non ci fidiamo più, vogliamo essere parte di questo processo, con un nostro rappresentante. È finito il tempo del tutto cambi perché nulla cambi».
Tra le richieste contenute nella lettera indirizzata al Ministro Speranza e al Presidente del Consiglio Conte: una piattaforma informatica aperta a tutti i cittadini, che sia trasparente e dove condividere problematiche e proposte, per una assistenza sanitaria democratica e orientata anche dai pazienti. Attenzione prioritaria per le fasce più deboli e fragili, anziani soli, persone con disabilità, con problemi psichiatrici, con dipendenza patologica, bambine e bambini, e in generale per chi da troppi anni è messo ai margini da una sanità calabrese tesa a privilegiare interessi forti e clientelari, lasciando puntualmente indietro chi ha maggiore bisogno di cura e assistenza.
Sottoscrittori e firmatari della lettera
Gianni Pensabene: Forum Regionale del Terzo Settore
Giacomo Panizza: Comunità progetto Sud
Francesco Mollace: Forum Terzo Settore Locride
Luciano Squillaci: Federazione Italiana Comunità Terapeutiche
Don Ennio Stamile: referente regionale Libera Calabria
Rubens Curia: Portavoce Comunità Competenti
Isa Mantelli: Centro Calabrese di Solidarietà e Cadic