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La fotografia socio-economica della provincia di Cuneo

Presentato il documento annuale del Centro Studi e Innovazione. Economia, educazione, cultura, sociale e ambiente i settori sotto la lente. Per Giandomenico Genta, presidente della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, impegnata a elaborare Piano Pluriennale 2021-2024 «la programmazione strategica terrà conto dei trend positivi evidenziati e dei bisogni emersi per un’azione efficace e coerente della nostra istituzione»

di Redazione

Economia, educazione, cultura, sociale e ambiente. Sono questi i settori al centro del Dossier socioeconomico 2020 che analizza la provincia di Cuneo e che è il documento annuale realizzato dal Centro Studi e Innovazione della Fondazione Crc, presentato oggi. Il dossier considera i principali indicatori e presenta i dati più interessanti del contesto provinciale, inserendoli nel più ampio quadro regionale, nazionale ed europeo, a partire dai principali osservatori di riferimento (Istat, Ires Piemonte, Arpa Piemonte, Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro, Osservatorio Cultura Piemonte, Cciaa Cuneo, ecc.) e dall’attività di ricerca promossa direttamente dalla Fondazione.

Per la provincia di Cuneo il 2019 è stato un anno di sostanziale stabilità: si sono mantenuti i principali indicatori economici relativi alla produzione industriale, all’export, al lavoro, al turismo, in un quadro regionale e nazionale piuttosto debole.
Tutto ciò trova conferma nell’analisi sul posizionamento rispetto ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, in base al quale la provincia di Cuneo emerge soprattutto rispetto agli obiettivi collegati alla qualità della vita (benessere, istruzione, qualità ambientale), al lavoro e all’economia della terra. Criticità di un qualche rilievo si colgono invece rispetto alla presenza di aree di spopolamento e di marginalità economica dei territori alpini, alla propensione e al livello di innovazione, al rischio idrogeologico e al consumo di suolo.

Ovviamente dai primi dati relativi al 2020 emergono consistenti segnali di sofferenza anche per il territorio provinciale, che dovranno essere monitorati con attenzione e contrastati con decisione e responsabilità, in un contesto mondiale e nazionale piegato dal perdurare dell’emergenza sanitaria Covid-19 e delle relative misure di contenimento.

«Il Dossier socioeconomico, elaborato dal nostro Centro Studi e Innovazione, ci aiuta a orientarci tra i tanti dati e gli indicatori disponibili e a selezionare gli aspetti su cui occorre lavorare. Tanto più in una situazione complessa e incerta come attuale, è fondamentale per ogni istituzione interrogarsi sul ruolo che può giocare a favore della propria comunità per affrontare le sfide future, per le quali il territorio provinciale può far leva su numerosi punti di forza che ci mettono in una posizione rilevante. Il confronto con le altre province ci fa infatti emergere come un’area propulsiva a livello non solo della Regione Piemonte, un’area che mette in campo progettualità ampie e di valore» commenta Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc. «La Fondazione Crc è tra l’altro impegnata, in questo periodo, nell’elaborazione del proprio Piano Pluriennale 2021-2024, che sarà approvato entro la fine dell’anno: questa programmazione strategica terrà conto dei trend positivi evidenziati e dei bisogni emersi per un’azione efficace e coerente della nostra istituzione».

I punti di forza e di debolezza del sistema Cuneo

Si possono sintetizzare in 10 punti, i principali elementi di forza e criticità della provincia di Cuneo nella fotografia che dai risultati del 2019 si estende ai primi mesi dell’anno in corso:

1. Popolazione. La provincia di Cuneo presenta una tendenza demografica in linea con quella generale a livello regionale e nazionale. Tuttavia, la tenuta demografica negli ultimi 10 anni risulta leggermente maggiore (586.568 abitanti, -3.000 sul 2009), come evidenziato da un indice di vecchiaia (184,7) inferiore alla media regionale (211,3) e un’età media leggermente superiore (46,1 anni).
2. Economia. Cuneo è, al netto del Torinese, la prima provincia esportatrice del Piemonte e ha raggiunto il +4% nel 2019, mentre la media piemontese è in calo (-3,5%). Nei primi mesi del 2020, si registra una contrazione del 14% dell’export cuneese rispetto all’anno precedente. Tessuto imprenditoriale diversificato e dinamico, ma in leggero calo, con contrazione più accentuata per le imprese di minori dimensioni e per quelle giovanili e femminili.


3. Lavoro. Nel 2019 tasso di disoccupazione molto contenuto (4,8%) ed è proseguita la crescita delle assunzioni e dei contratti a tempo indeterminato e di apprendistato, anche se la forma più ricorrente rimane il tempo determinato. Nei primi mesi del 2020 (vedi tabella sopra), le procedure di assunzione sono calate del 16%. Le procedure di Cig hanno subito un’impennata, coinvolgendo 12.684 lavoratori, da parte di 4.387 aziende e un numero di ore richieste di 3.102.558.

4. Innovazione. In aumento le imprese a elevato contenuto di conoscenza e le startup (109), che rappresentano quasi un terzo di quelle nel torinese (395) e la somma di tutte quelle presenti nelle altre province piemontesi.

5. Ambiente. Ricchezza delle risorse storico-culturali e paesaggistiche. Buona qualità della vita: la provincia è al 21° posto nella classifica de Il Sole 24 Ore (più 7 posizioni rispetto al 2018). Cuneo rimane la seconda provincia più energivora del Piemonte, ma virtuosa nella produzione di energia idroelettrica e rinnovabile. La recente alluvione ha drammaticamente evidenziato le criticità relative al sistema idrogeologico locale.

6. Istruzione. Popolazione scolastica in leggero calo e nuovo aumento della dispersione scolastica, con un tasso del 14,8%, pari al +1,9 rispetto al biennio precedente. Ottimi risultati delle scuole cuneesi nella classifica Eduscopio 2020. Crescono gli iscritti nelle sedi universitarie della provincia, per un totale di 2.823 unità. Elementi di criticità nella copertura dei servizi educativi per la prima infanzia.


7. Cultura. Risorse economiche e consumi culturali in aumento nel 2019. Nei primi mesi del 2020 si stima una perdita del sistema culturale piemontese di 100 milioni di euro (vedi tabella).

8. Sociale. Servizi pubblici e del terzo settore di qualità. Permangono situazioni di fragilità sociale e povertà che, tra i 3.433 utenti che si sono rivolti alle Caritas nel 2019, coinvolgono soprattutto persone sole, famiglie con minori e genitori soli.

9. Salute. Prima dell’emergenza Covid, numero di posti letto per abitanti in provincia di Cuneo superiore alla media regionale e migliore anche il tasso di emigrazione ospedaliera (2,7% rispetto alla media regionale del 5,1%).

10. Sport. La provincia di Cuneo al 55° posto tra le province italiane per indice di sportività nella classifica de Il Sole 24 Ore. A livello piemontese, Cuneo è la seconda provincia con oltre 680 società sportive e oltre 49 mila atleti iscritti.

La versione completa del Dossier socioeconomico è disponibile online


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