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Sanità & Ricerca

Medicina solidale, l’ambulatorio online per pazienti digitali

Più che uno sportello, un ambulatorio online che offre servizio e consulenza gratuita ai pazienti che dall'inizio della pandemia hanno difficoltà ad accedere a servizi sanitari di ogni tipo. Dalla visita specialistica in video chiamata al semplice consulto. L'idea di Alessandro Lanzani, ortopedico e medico dello Sport che continua a ricevere adesioni da parte di colleghi sparsi in tutta Italia per sopperire ad alcuni vuoti lasciati dal sistema sanitario nazionale a causa del Covid-19

di Alessandro Puglia

Un ambulatorio online che abbraccia l’Italia intera per venire incontro a gran parte di quelle esigenze dei pazienti di varia natura che oggi non riescono ad avere le risposte adeguate a causa degli effetti del Covid-19 sul sistema sanitario nazionale.

L’idea del servizio “Medicina soldiale” in pochissimi giorni sposata da decine di medici che si sono assoldati a titolo volontario è venuta al medico milanese Alessandro Lanzani, 63 anni, specialista in ortopedia e medico dello sport. «Chiunque può contattarci, scriverci, chiamarci, videochiamarci, mandare un referto, faremo il possibile per dare una risposta medica concreta caso per caso. Vogliamo donare esperienza e solidarietà in questo momento di emergenza dove molti servizi indispensabili per la salute di ciascun cittadino sono stati sospesi».

E la solidarietà, nel tratto che la contraddistingue, si è subita fatta sentire. Al momento la squadra di mediciomprende i settori di ortopedia, medicina generale, cardiologia, psicologia, pediatria, odontoiatria: «Ma sono sicuro che il nostro team è destinato presto ad aumentare», aggiunge Lanzani.

Sulla pagina Facebook di Medicina Solidale, da considerarsi a tutti gli effetti uno sportello dove i pazienti possono accedere, sono spiegate le modalità per il primo accesso: una semplice mail all’indirizzo medisolidale@gmail.com o al numero di telefono +393516955152 in cui si spiega il tipo di supporto medico di cui si ha bisogno. È inoltre ben specificato che il servizio non si occupa dell’emergenza Covid e di tutto ciò che ne è connesso.

Il servizio per tutte le altre necessità mediche no-Covid si regge su un principio solidale già sperimentato dall’inizio pandemia: una sorta di servizio “sospeso”: chi si trova in difficoltà economica non paga un centesimo, chi invece può permetterselo può decidere in completa autonomia e senza nessuna richiesta di usufruire del servizio con un pagamento di una visita specialistica online, con fattura inviata per posta elettronica.

«Medicina solidale si ispira all’articolo 32 della Costituzione: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti e ha due obiettivi: il primo esecutivo è quello di dare un contributo in un momento di emergenza, il secondo è di natura etica perché si regge sulla solidarietà», chiosa Lanzani.

In base alle prime richieste raccolte si legge tra i pazienti una notevole paura generata dalle misure messe in campo per contrastare il Covid-19: «Percepiamo ansia e senso di abbandono». La tipologia dei pazienti è la più varia: tra chi non riesce a fissare un appuntamento per una visita specialistica o chi non riesce più a mettersi in contatto con il proprio medico di base che magari non risponde da tre, quattro giorni.

Medicina solidale vuole quindi sopperire ad alcune delle lacune create dall’attuale momento sanitario emergenziale, con il massimo supporto ai propri nuovi pazienti che oggi fanno più che mai fatica ad orientarsi.

Credit Foto: Massimo Pasca


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