Cooperazione & Relazioni internazionali

Roberto Ridolfi guiderà Link 2007

Le ong associate, riunite in assemblea oltre a designare il nuovo presidente per il biennio 2021-2022, hanno approvato un nuovo statuto dettato dal rafforzamento associativo e dalle nuove disposizioni sugli Enti del Terzo settore e adottato nuovi documenti programmatici

di Redazione

È nel vivo ricordo di Paolo Dieci, a 20 mesi dalla sua scomparsa, che le ong associate a Link 2007 si sono riunite in assemblea. Presieduta da Paola Crestani, che ha assunto con generosità e coraggio la responsabilità di guidare l’associazione dopo quel tragico 10 marzo 2019 che aveva lasciato tutti alquanto persi, l’assemblea si è svolta interamente online, senza per questo perdere in intensità e importanza.

L’ampia innovazione statutaria è stata dettata dal forte rafforzamento associativo di Link lungo i suoi tredici anni di vita e dalle nuove disposizioni di legge sugli Enti del Terzo Settore. “Link si propone di vivere e rafforzare, attraverso il lavoro di rete, il patrimonio di valori, professionalità, competenze ed esperienze, rigore e trasparenza degli enti associati che operano nella cooperazione e solidarietà internazionale costruendo partenariati per lo sviluppo e portando aiuti nelle situazioni di emergenza umanitaria. Oltre a svolgere concrete attività di coordinamento, promozione e rafforzamento dell’azione dei propri associati, Link intende svolgere, congiuntamente agli altri soggetti della cooperazione internazionale, una funzione di stimolo propositivo nei confronti della società, della politica e delle istituzioni”. Così l’articolo 2 dello Statuto, che dà il la agli altri articoli.

L’assemblea delle Ong associate ha inoltre designato il nuovo presidente per il biennio 2021-2022. Roberto Ridolfi ha infatti accettato la proposta delle Ong associate di essere il prossimo presidente di Link a partire da gennaio 2021. La nomina sarà formalizzata nell’assemblea della prima quindicina dell’anno insieme all’elezione del Consiglio Direttivo. È lungo il cammino che ha portato a questa scelta. Nelle sue funzioni presso le Istituzioni europee e recentemente alle Nazioni Unite. Roberto Ridolfi si è sempre sentito vicino al mondo non governativo della cooperazione allo sviluppo nei paesi europei, col quale si è confrontato e ha collaborato, apprezzandone in particolare lo spirito, la generosità, la professionalità, la ricerca di approfondimento e di dialogo propositivo, la capacità di fare tesoro con umiltà degli errori.

Di fronte alla rinuncia di Paola Crestani a ricoprire un secondo mandato di presidente, il Consiglio di presidenza di Link ha iniziato a discuterne nel giugno scorso, con incontri di approfondimento e collaborazione con Ridolfi che hanno portato alla dichiarazione: «Seguo e apprezzo da sempre Link 2007 per quanto fa e riesce a proporre. La mia è una risposta di entusiasmo e apprezzamento: vi ringrazio della fiducia preventiva di cui mi sento onorato e spero di essere all’altezza».

Ridolfi è conosciuto nel mondo della cooperazione per lo sviluppo, con i suoi 35 anni di esperienza professionale, 25 dei quali nell'Unione Europea, dal 1994 al 2019. Esperto internazionale di finanza per lo sviluppo e partenariati pubblico-privato, ha ricoperto numerose posizioni dirigenziali e incarichi diplomatici. Negli ultimi tre anni è stato consigliere speciale e poi direttore generale aggiunto della Fao.

L’assemblea ha anche approvato due importanti documenti che rappresentano le principali aree di lavoro di Link dal 2021. Il primo, “Appunti sull’attuazione della legge 125/2014”, riguarda l’impegno che Link intende svolgere con le altre reti e le istituzioni ministeriali come contributo all’analisi ed alla riflessione per una fase nuova del sistema italiano della cooperazione internazionale per lo sviluppo, individuando carenze e limiti emersi durante i sei anni di attuazione della legge 125.

Con il secondo, “Release G20 – Un meccanismo flessibile per la riduzione-conversione del debito e lo sviluppo sostenibile” Link intende sviluppare l’iniziativa avviata lo scorso settembre per la riduzione/conversione del debito dei paesi a basso reddito perché sia inserita tra le priorità del G20 che nel 2021 sarà a presidenza italiana. Si tratta di un contributo per illustrare l’interesse e la fattibilità dell’iniziativa di riduzione e conversione, divenuta ad avviso di Link indispensabile in questa fase di depressione che si preannuncia molto grave per i paesi più poveri e fragili, in particolare in Africa, dove la crisi globale causata dal Covid-19 sta colpendo duramente non solo Paesi già deboli ma anche economie emergenti.

In apertura foto da Pixabay


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