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Intesa Sanpaolo: contro la violenza sulle donne 1,7 milioni di euro dal fondo di beneficenza

In tutta Italia sono 17 i progetti sostenuti dal Fondo. La lotta contro la violenza sulle donne è uno dei temi portanti del biennio 2019-2020. Un fenomeno acuito dal confinamento: sono aumentate del 73% le chiamate al numero antiviolenza 1522

di Redazione

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza delle donne (25 novembre) Intesa Sanpaolo ricorda il suo contributo per contrastare il fenomeno. Da gennaio 2019 a oggi, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale, in capo alla Presidenza del Gruppo, ha destinato 1,7 milioni di euro, il 10% circa della sua dotazione, a progetti di contrasto alla violenza contro le donne. I progetti sostenuti dal Fondo si rivolgono a sostenere le donne e i minori con servizi di assistenza, supporto e accoglienza.

Benché il contrasto alla violenza sulle donne sia stato individuato come prioritario nel 2018 e inserito tra le linee strategiche di intervento 2019-2020 per indirizzare le proprie erogazioni liberali, il fenomeno è divenuto ancora più drammatico con l’esplosione della pandemia: il lockdown ha, infatti, inciso in modo significativo sul fenomeno della violenza domestica, a causa dell’isolamento sociale e della crisi economico-finanziaria, che hanno esacerbato le tensioni intra-famigliari. Le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono aumentate del 73% durante il lockdown e le donne vittime che hanno chiesto aiuto del 59%. Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito; nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche. (Dati Istat 2020)

I progetti sostenuti dal Fondo di Beneficenza nel 2020

I Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus realizzano a Torino e Pinerolo il progetto “HELP SOS" con l’obiettivo di favorire l’emersione del fenomeno della violenza sulle donne, mediante l’aumento degli sportelli antiviolenza in luoghi strategici ad alta frequenza (università, supermercati, ospedali, ecc.), e di potenziare gli spazi di accoglienza in emergenza per dare una risposta immediata ed efficace alle richieste di aiuto delle donne che subiscono violenza, accogliendole in specifici spazi a indirizzo segreto. Le beneficiarie sono circa 100 donne.

A Pavia il progetto “A.I.U.T.O.” di LiberaMente – Percorsi di donne contro la violenza Onlus intende potenziare i servizi di assistenza e sostegno alle donne che si rivolgono al centro antiviolenza gestito dall’ente; strutturare/implementare servizi specifici finalizzati all’orientamento e al re-inserimento lavorativo e al supporto per l’autonomia abitativa; potenziare i servizi di sostegno psicologico e di consulenza legale gratuita fornita da avvocati in ambito civile e penale. Le beneficiarie sono 130 donne utenti del centro antiviolenza e/o ospitate in strutture protette.

Nella provincia di Reggio Emilia, l’Associazione Nondasola Donne insieme contro la violenza Onlus sta realizzando il progetto “Passo dopo passo. Sostegno ai percorsi di autonomia delle donne in uscita da situazioni di violenza domestica” che mira a favorire la costruzione e la realizzazione di percorsi individualizzati di uscita dalla violenza per le donne e i loro figli/e attraverso azioni di orientamento al lavoro ed esperienze professionalizzanti; supporto alla relazione madre-figli/e promozione della salute e del benessere psico-sociale. Le beneficiarie sono 140 donne italiane e migranti.

In alcune province e città delle Marche e dell’Emilia Romagna, la Cooperativa Sociale Labirinto porta avanti il progetto “L’ARMADIO” – Modello territoriale integrato di supporto alle vittime di violenza ed ai perpetratori" per promuovere l’incremento generalizzato delle competenze sul tema della violenza assistita, generare cambiamenti significativi nelle politiche pubbliche di intervento sui/sulle minori e attivare un coordinamento interregionale e una forte integrazione fra i Servizi e le organizzazioni che si occupano degli adulti e i Servizi e le Organizzazioni che si occupano dei minori, inclusi i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, per evitare interventi contraddittori e frammentati. Inoltre, vuole promuovere la sperimentazione di nuovi servizi sia a favore dei minori vittime di violenza che dei maltrattanti, passando per la ricostruzione della relazione figli-genitori. I beneficiari sono circa 450 persone tra donne vittime di violenza, i loro figli, uomini maltrattanti e operatori specializzati.

Il progetto “LIBERE DA, LIBERE PER” di Differenza Donna – Associazione di donne contro la violenza alle donne garantirà immediata protezione a donne vittime di tratta e di sfruttamento sessuale nel Lazio, assicurando loro accesso alla salute, alla giustizia, al reinserimento socio-lavorativo nonché al pieno recupero di autonomia. Assicurerà un’accoglienza h24 e continuità di sostegno per tutte le donne, accolte e ospiti, tramite colloqui strutturati, consulenza medica sui danni psico-fisici conseguenti la violenza, assistenza nelle procedure legali, percorsi di alfabetizzazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo e abitativo sino ad arrivare alla piena autonomia. Le beneficiarie sono circa 70 donne.

A Roma, Napoli e Cosenza WeWorld Onlus porterà avanti il progetto “Spazio Donna Italia”. Gli Spazi Donna sono luoghi di aggregazione e socializzazione per le donne che vivono in contesti difficili dove possono seguire percorsi per la cura di sé e degli altri, completare gli studi (conseguendo la licenza media) e intraprendere percorsi di formazione lavorativa. A ogni donna che vuole iniziare un percorso personale viene offerta la possibilità di usufruire dell'area adibita alla Child Care, dove educatrici e psicologhe seguono i bambini e, attraverso il gioco, riescono molto spesso a individuare situazioni familiari gravi in cui vivono. I beneficiari sono oltre 500 donne tra i 15 e i 55 anni e almeno 200 bambini/e tra gli 0 e gli 8 anni.

Previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale fa capo alla Presidenza della Banca e permette di stanziare una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona. In coerenza con gli obiettivi del Codice Etico del Gruppo, l’obiettivo è condividere con la comunità l'attenzione alla persona, ai diritti umani, alla solidarietà economica e sociale, allo sviluppo sostenibile, alla conservazione dell'ambiente e la promozione delle iniziative culturali a favore delle fasce svantaggiate. Le erogazioni, assegnate sulla base di selezioni secondo puntuali meccanismi predefiniti prevedono liberalità territoriali (fino a un importo massimo di euro 5.000), indirizzate al sostegno di progetti e iniziative di impatto locale, e liberalità centrali riferite al sostegno di progetti di più ampio rilievo. L’attività si svolge all’interno dell’adesione del Gruppo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.


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