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Economia & Impresa sociale 

“Aut-Out” le Bcc della Lombardia fanno il punto e guardano avanti

È in programma online il 27 e 28 novembre l’annuale Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo, occasione di riflessione sul tema del “welfare” mutualistico e sulla cruciale “sfida” normativa per le banche di comunità

di Redazione

In questi duri mesi di pandemia da Covid-19 le BCC lombarde hanno sostenuto famiglie, imprese, ospedali, scuole e associazioni locali con oltre 3 milioni di euro di donazioni a fondo perduto, compartecipando a raccolte fondi che hanno attivato risorse per oltre 28 milioni di euro in aiuto alle comunità (ndr dati relativi alla sola prima fase di lockdown, nuove iniziative sono tutt’ora in corso e verranno raccontate nei prossimi mesi). Cifre che si aggiungono alle iniziative bancarie mirate a favore dei clienti più in difficoltà: più di 27mila moratorie e 22mila finanziamenti agevolati a favore delle imprese sino a 30 mila euro, cui si aggiungono quelli superiori a tale soglia, anticipazioni di cassa integrazione, sospensione del pagamento delle rate dei mutui per imprese e famiglie, plafond dedicati alle aziende colpite dall'emergenza. In Lombardia sono presenti 29 Bcc, con poco meno di 800 sportelli, oltre 200mila soci e 5.700 dipendenti, 32 miliardi di euro di raccolta diretta e 24 miliardi di euro di impieghi (dati aggiornati al 31/12/2019).
Il Credito Cooperativo
ha radici profonde nel territorio – con una storia iniziata a fine Ottocento – e si conferma, oggi, un asset bancario strategico, sia per il contesto locale in cui opera, che per quello nazionale e comunitario.

Il 27 e 28 novembre l’annuale Convegno di Studi, quest’anno intitolato “Aut Out”, della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo sarà occasione per fare il punto su quanto fatto nel 2020 e mettere le basi per i prossimi passi e le sfide da affrontare, in particolare quella legata alla proporzionalità normativa (il programma dettagliato in allegato a piè di pagina).

«In un momento come questo, in cui il settore finanziario è alle prese, da una parte, con gli effetti della pandemia e, dall’altra, con processi di concentrazione bancaria (comprensibili sul piano industriale, ma che creano disorientamento sulla clientela), le Bcc non abbandonano le proprie comunità e confermano la vocazione di banche del territorio», spiega Alessandro Azzi, presidente della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. «Per il Credito Cooperativo, nei prossimi mesi, si gioca una partita decisiva. La sfida sarà, infatti, un punto di equilibrio fra legittime esigenze di controllo e analisi dei rischi, in ambito nazionale e comunitario, e specificità proprie delle banche a carattere mutualistico. Da qui anche il titolo provocatorio che abbiamo voluto dare al nostro Convegno annuale di Studi: “Aut-Out”. L’obiettivo è quello di trovare un approccio che, in totale trasparenza, salvaguardi la nostra natura e storia di vicinanza alle comunità locali, confermata anche in questi duri mesi di pandemia, e, nel contempo, le dovute garanzie ai consumatori. In ballo c’è il futuro stesso del Credito Cooperativo, che deve poter continuare ad essere un punto di riferimento, radicato sul territorio, per famiglie e imprese».

L’evento si terrà in modalità online, in ottemperanza alle normative vigenti in periodo di pandemia COVID-19. Per chi fosse interessato a partecipare, sarà possibile collegarsi e registrarsi alla plenaria, nei giorni 27 e 28 novembre, tramite apposita piattaforma digitale all’indirizzo: www.aut-out-bcclombardia.it/login.php

In apertura photo by Christopher Burns on Unsplash


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