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Magnetica 2020, la scuola fra paure e desideri

Venerdì 11 dicembre, in versione digitale, torna la terza edizione della Biennale dell’Educazione, promossa da Fondazione CR Firenze. Quest'anno l'obiettivo è immaginare nuove prospettive per la scuola: «nonostante le condizioni avverse lo facciamo perché oggi è ancora più necessario», dice Chiara Mannoni. Appuntamento alle 14.30 con Anna Ascani, Eraldo Affinati, Giovanni Biondi, Elisabetta Dodi, Dario Ianes, Chiara Saraceno, Stefano Vicari e tanti altri

di Sara De Carli

Magnetica. Questo nome Fondazione CR Firenze l’ha scelto nel 2016, per la prima edizione della sua Biennale dell’Educazione. Allora, una “scuola magnetica” voleva indicare l’auspicio trasformativo per una scuola che sapesse appassionare, contro una scuola che allontana fino ad avere ragazzi “dispersi”. Oggi, in tempi di Covid-19, quell’aggettivo messo accanto alla scuola lo abbiamo tutti riscoperto nella sua forza attrattiva, per tutti. Mai come in questi mesi la scuola è stata desiderata e invocata, punto di tensione sia per dibattiti e scelte politiche sia nel cuore di tanti studenti e genitori, che da mesi rispetto alla scuola si trovano esattamente in mezzo tra desiderio e paure. “La scuola fra paure e desideri” è proprio il titolo scelto per Magnetica 2020, la terza Biennale dell’Educazione, che si svolgerà venerdì 11 dicembre, dalle 14,30 alle 18,30. È un progetto ideato da Fondazione CR Firenze con VITA, in collaborazione con INDIRE e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e con il patrocinio del Comune di Firenze.

Chiara Mannoni è la responsabile del Settore Educazione, Istruzione e Formazione di Fondazione CR Firenze. Il settore è relativamente giovane – è nato nel 2011 – ma attraverso progetti diretti e bandi tematici ha già dato una connotazione precisa all’azione della fondazione in ambito educativo e formativo, nei territori di Firenze, Arezzo e Grosseto, andando a coprire tutti i momenti della percorso di crescita, dalla culla all’ingresso nel mondo del lavoro.

Le ragioni

«Magnetica è nata per rafforzare la scuola come luogo di elezione della crescita degli individui», dice Mannoni. «Siamo partiti dalla dispersione scolastica, fenomeno già al centro della nostra attenzione e poi nel 2018 abbiamo, per la seconda edizione della Biennale della Educazione abbiamo affrontato il tema delle competenze per la scuola, oltre il digitale. Quest’anno era innanzitutto importante non perdere il passo, anche in un momento in cui siamo tutti spaesati e incerti. È un buon messaggio di resilienza, la Fondazione vuole ribadire che nonostante le condizioni avverse andiamo avanti e lo facciamo perché oggi è ancora più necessario».

Urgente e necessario è «animare il dibattito sulla scuola e in particolare su una scuola giusta per studenti e insegnanti, sottolineo “e” perché vedo talvolta una certa contrapposizione: non è così, noi dobbiamo creare le condizioni più favorevoli i affinché la relazione educativa trovi lo spazio migliore per germogliare a beneficio di entrambi. Questo vuol dire capire come i ragazzi apprendono oggi, che bisogni hanno e quali sono le condizioni più abilitanti affinché possano imparare, senza dimenticare la relazione come punto di partenza. Non si tratta di fare invettive contro il conservatorismo degli insegnanti o all’opposto contro l’inattività dei ragazzi: Magnetica vuole essere l’occasione propositiva per guardare a ciò che di buono ognuno di noi può fare, per aiutare il sistema scuola», dice Mannoni. «L’insegnante è una persona che vive le difficoltà di questo momento come tutti, che si sta mettendo in gioco e che deve essere accompagnata. Dall’altra parte c’è un bambino o un ragazzo che come una pianta in crescita deve essere sostenuta perché il vento in questo momento soffia forte in direzione avversa, dal punto di vista delle condizioni, da quello psicologico e non trascurerei nemmeno dal punto di vista della prospettiva: il non capire cosa accadrà e il come accadrà, il non sapere cosa posso programmare e cosa no tende a far perdere un po’ di senso alla prospettiva».

L’evento dell’11 dicembre

Magnetica 2020 si articola in tre momenti: le relazioni che ispirano, le esperienze che mostrano esempi concreti di soluzioni adottate nella relazione studente-docente in modalità “a distanza” e un workshop sull’inclusione scolastica (il programma qui e in allegato, in fondo all'articolo). Saranno con noi Eraldo Affinati, scrittore e insegnante e fondatore delle scuole Penny Wirton; Elisabetta Dodi, pedagogista, Area servizi all’infanzia Comune di Milano; Chiara Saraceno, sociologa e Stefano Vicari, primario di neuropsichiatria infantile all’Ospedale Bambin Gesù di Roma. Il Question Time dopo le quattro relazioni sarà introdotto e condotto da Giovanni Biondi, Presidente di INDIRE.

Nella tavola rotonda Alfonso D’Ambrosio, dirigente scolastico dell’IC di Vo’ Euganeo porterà la sua esperienza sui patti territoriali per dilatare gli ambienti di apprendimento; Rachele Furfaro, dirigente del network di scuole pubbliche paritarie Dalla parte dei bambini nei Quartieri Spagnoli di Napoli, parlerà della scuola fuori dalla scuola; Domenico Aprile, docente di informatica ed esperto di robotica educativa affronterà il tema Didattica Digitale Integrata, istruzioni per l’uso; Marco Martinelli, drammaturgo e regista ci racconterà degli adolescenti diversi da come li pensiamo; Franco Taverna, segretario generale di Fondazione Exodus, racconterà delle esperienze di contrasto alla dispersione scolastica in questo anno così “a rischio”.

Il workshop sull’inclusione sarà condotto da Dario Ianes, ordinario di pedagogia speciale alla Libera Università di Bolzano. L’attenzione all’inclusione, soprattutto rispetto agli alunni con disabilità, è un aspetto che Fondazione CR Firenze ha fortemente voluto approfondire «perché sono gli studenti che con il Covid-19 hanno sofferto di più, insieme alle loro famiglie, tanto che siamo intenzionati ad aprire una linea specifica di interventi su disabilità e apprendimento», anticipa Mannoni.

Molti anche gli interventi istituzionali: Alessandra Nardini, Assessora all’Educazione e all’Istruzione della Regione Toscana; Roberto Curtolo, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana; Sara Funaro, Assessora all’Educazione e al Welfare del Comune di Firenze; Luigi Salvadori, Presidente – Fondazione CR Firenze e Gabriele Gori, Direttore Generale – Fondazione CR Firenze. La viceministra dell’Istruzione Anna Ascani terrà l’Intervento introduttivo alla giornata.

Per partecipare a Magnetica 2020 occorre registrarsi su eventbrite: la partecipazione è valida per i docenti ai fini della formazione docenti e per gli studenti ai fini del riconoscimento delle ore come PCTO.

L’impegno di Fondazione CR Firenze

Fondazione CR Firenze ha pensato a una logica di percorso per aiutare il sistema educazione/istruzione/formazione, con tre linee di azioni: il bando ordinario, i bandi tematici su specifici temi dai Neet all’innovazione didattica e i progetti diretti in cui «ci mettiamo del nostro individuando di volta in volta partner con cui realizzare azioni», spiega Mannoni. Così la Fondazione aiuta a adeguare gli spazi, ad acquistare attrezzature, dà occasioni di formazione ai docenti e alle famiglie e ai ragazzi offre momenti si svago e di intrattenimento culturale dove si possono contestualmente rafforzare le competenze, cercando di attivare azioni mirate su inclusione e disabilità. Per riuscirci, fa leva sulla capacità del Terzo settore di formulare risposte idonee.

Fra i progetti più rilevanti, c’è #TuttoMeritoMio, un programma che valorizza il merito attraverso borse di studio ed un percorso di mentoring che coinvolge in questo momento 296 studenti del IV e V anno delle scuole secondarie di secondo grado, con una predilezione per i ragazzi iscritti ai tecnici e ai professionali, con la media del 7 e mezzo e un certo Isee familiare: «Non è solo una borsa di studio ma un accompagnamento che vuole stimolare e orientare i ragazzi a raggiungere quegli obiettivi di studio o professionali che ciascuno si pone e riportare la scuola ad essere un ascensore sociale», dichiara Mannoni. Un altro filone è Campus della Sostenibilità, un percorso formativo di orientamento online e gratuito per stimolare nei ragazzi il pensiero scientifico e la creatività, promuovere la cultura della sostenibilità e orientarli verso percorsi lavorativi e stili di vita sostenibili. E poi c’è WILL-Educare al futuro, un progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini e cofinanziato in 4 regioni da Fondazione CR Firenze, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione di Sardegna, Fondazione TerCas. Nell’area di Firenze il progetto, oggi al secondo anno, ha “preso per mano” 100 famiglie a basso reddito con figli in prima media (oggi sono in seconda) sul tema dell’educazione finanziaria. Il progetto moltiplica per quattro ciò che le famiglie settimanalmente risparmiano per l’educazione dei figli e quella cifra è spendibile in acquisti legati all’educazione e alla cultura dei ragazzi stessi.

Infine, la formazione professionalizzante e il post diploma, con il sostegno ad alcuni ITS e un bando “Inno 4 Win” che vede in questo momento l’analisi dei progetti pervenuti: «l’invito è volto a creare laboratori professionalizzanti negli istituti tecnici e professionali, aperti anche alla comunità per rafforzare quella funzione professionalizzante già presente in tante scuole superiori, ma aprendola ancora di più al territorio e alle imprese», conclude Mannoni.


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