Economia & Impresa sociale 

Le aziende che assumono persone con disabilità crescono di più

Lo svela una ricerca di Accenture: queste aziende stanno aumentando le vendite di 2,9 volte e i profitti di 4,1 volte. Il 24% dei dipendenti e il 18% dei dirigenti con disabilità sul lavoro non ha rivelato la propria condizione a nessuno e c'è un gap molto ampio fra ciò che l'azienda ritiene di fare per soddisfare le esigenze dei dipendenti con disabilità e il giudizio delle stesse

di Redazione

Le aziende che assumono e valorizzano nelle proprie aziende le persone con disabilità registrano una crescita più rapida rispetto ai loro pari: in particolare stanno aumentando le vendite di 2,9 volte e i profitti di 4,1 volte. Lo rivela lo studio “Enabling Change” di Accenture, che fa parte della ricerca "Getting to Equal 2020" e si basa su un sondaggio globale condotto su quasi 6.000 dipendenti con disabilità, 1.748 dirigenti (di cui 675 con disabilità) e 50 interviste video (per il report completo: www.accenture.com/disabilityinclusion).

I dipendenti con disabilità hanno il 60% di probabilità in più di sentirsi esclusi rispetto ai loro colleghi e per converso hanno il 27% di probabilità in meno di sentirsi inclusi nel proprio posto di lavoro. Fra chi ha un problema di salute o di disabilità, che sia dipendente o executive, tende ancora a non dire completamente la propria situazione: solo per il 20% dei dipendenti e il 24% dei dirigenti “tutti sanno” della disabilità e per il 24% dei dipendenti e il 18% dei dirigenti non lo sa nessuno… In mezzo una fascia di ampia maggioranza che ne ha parlato solo con alcuni colleghi. Il 77% degli intervistati ritiene importante avere la libertà di essere al lavoro la stessa persona che è a casa e il 71% riterrebbe di grande aiuto vedere altre persone con disabilità in ruoli di leadeship.

Lo studio ha anche rilevato un divario significativo tra ciò che le aziende ritengono di fare per soddisfare le esigenze dei dipendenti con disabilità e quanto tali dipendenti ritengano che le aziende siano impegnate a supportarli. Mentre il 67% dei dirigenti crede che le attrezzature tecnologiche e la propria cultura siano di supporto, solo il 41% di tutti i dipendenti è d'accordo con questa affermazione e solo il 20% dei dipendenti con disabilità ritiene che la propria azienda sia pienamente impegnata a supportarli.

«Ora più che mai le aziende devono rafforzare il proprio impegno a favore di una cultura dell'uguaglianza più efficace e capace di generare successo condiviso», ha affermato Anna Nozza, Responsabile Risorse Umane di Accenture Italia. «Le organizzazioni stanno sottoutilizzando un ampio segmento della forza lavoro a causa dell'incapacità di rendere il posto di lavoro accessibile ai dipendenti con disabilità. L'80% delle disabilità viene acquisito tra i 18 ei 64 anni, e dunque è fondamentale che i leader ricordino che chiunque, e in qualsiasi momento, potrebbe manifestare delle disabilità».

Lo studio di Accenture suggerisce otto elementi che aiuteranno le aziende a costruire culture in cui le persone con disabilità possano progredire: role models, lavoro flessibile, ERG – gruppi di risorse per dipendenti, retribuzione equa, congedo parentale, libertà di produrre innovazione, politiche sulla salute mentale e formazione.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA