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La sfida della Riforma del Terzo settore

Come stanno vivendo il faticoso processo di avvicinamento alla riforma le associazioni sociali e culturali? Sulla risposta si gioca il futuro dei processi di innovazione del nostro Paese. Domani, martedì 15 dicembre online su Zoom un incontro a più voci cercherà di andare oltre gli interrogativi e raccontare la necessità di un cambio di paradigma

di Redazione

Le organizzazioni del Terzo settore come stanno vivendo il faticoso processo di avvicinamento alla Riforma del Terzo Settore? Per molte si tratta di vincere una duplice sfida: superare la fragilità organizzativa e qualificare la propria operatività. La maggiore complessità che gli Enti del Terzo settore dovranno affrontare impone un salto di qualità senza il quale sarà difficile resistere in un quadro normativo molto più stringente. Le difficoltà patrimoniali, l’arretratezza della pubblica amministrazione e le complesse sfide sociali delineano l’orizzonte entro il quale gli Ets dovranno muoversi nei prossimi anni. Sull’esito di questa sfida si gioca il futuro dei processi di innovazione sociale più rilevanti del Paese.

Per provare a raccontare, al di là dei tanti interrogativi ancora senza risposta, come è ormai chiaro ed evidente che nel mondo del Terzo settore sia necessario un cambio di paradigma, di approccio che deve guardare alla sostenibilità domani, martedì 15 dicembre (ore 17 al link https://zoom.us/j/91090664477) è in programma un incontro che vedrà la partecipazione di Stefano Arduini, direttore del magazine Vita; Annabella Coiro, co-fondatrice della rete ED.UMA.NA; Stefano Consiglio, direttore del Dipartimento di Scienze Sociali Università di Napoli Federico II; Veronica Dini, avvocato e presidente dell’Associazione “Circola” di Milano; Marco D’Isanto, dottore commercialista esperto di organizzazioni del Terzo settore; Cesare Moreno, presidente di Maestri di Strada onlus; Rita Ruffoli, direttore di Fondazione San Zeno di Verona; Florinda Saieva, fondatrice del Farm Cultural Park di Favara.

Le imprese del Terzo Settore si configurano sempre più come organizzazioni ibride, come imprese guidate dal raggiungimento di obiettivi e finalità sociali.
Da questo punto di vista Maestri di Strada onlus ha già avviato il suo percorso che troverà la sua casa nel Cubo – Cantiere Urbano dell’Innovazione Sociale, una scuola quasi abbandonata presa in affitto dal Comune di Napoli nella periferia est della città che diventerà un un hub di rigenerazione urbana che punta sull’innovazione tecnologica, sostenibilità e partecipazione civile.

Valori cari anche a Fondazione San Zeno, ente di erogazione che, come ricorda Rita Ruffoli, da sempre scommette sull’educazione e su progetti partecipativi come quello di Maestri di strada. Un'attenzione verso l'accompagnamento di percorsi di crescita, che fanno della cura e della tutela del capitale umano imprescindibili punti di forza.

Florinda Saieva racconterà il Farm Cultural Park di Favara, una realtà preziosissima, un’eccellenza del Terzo settore, che mette insieme la visione e l’impresa culturale in una dimensione comunitaria: un’operazione di recupero di un luogo, ma soprattutto un modello sostenibile di rigenerazione territoriale su base culturale. Un nuovo percorso universitario è stato recentemente inaugurato dal Dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli: la laurea magistrale in “Innovazione Sociale”, fortemente voluto dal Direttore Stefano Consiglio, che parlerà della centralità delle competenze per gestire il cambiamento.

E poi Veronica Dini, presidente di “Circola”, associazione attiva a Milano, che si occupa da anni di progetti complessi e innovativi di valorizzazione e gestione partecipata dei beni confiscati sperimentando un nuovo modello culturale e operativo, condiviso tra istituzioni e cittadini.

Sempre a Milano, la rete ED.UMA.NA., co-fondata da Annabella Coiro, che vede la collaborazione di associazioni e scuole della città determinante per la crescita e la sperimentazione di una pratica di “umanizzazione” della scuola, attraverso l’implementazione di una visione coerente con le necessità evolutive di ogni essere umano all’interno della comunità. A Marco D’Isanto, l’onere e l'onore dell’inquadramento tecnico giuridico della Riforma.

Farà da stimolo al confronto Stefano Arduini, direttore del magazine Vita, che da sempre affronta con sensibilità, attenzione e approfondimento il racconto del sociale, del volontariato, della sostenibilità economica e ambientale, richiamando l’attenzione sui grandi cantieri del welfare del futuro e sulle interconnessioni positive tra profit, non profit e pubbliche amministrazioni.

Nell'immagine in apertura il mosaico dei partecipanti al webinar del 15 dicembre


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