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Next Generation: Do We Care?

C’è un punto interrogativo oggi accanto al celebre motto di don Milani. Perché forte è il sospetto che finora il richiamo alla Next Generation sia servito più che altro a “ristorare” la vecchia. E se provassimo a “rovesciare” il modello, mettendo al centro il pensiero dei bambini? Un webinar sabato 19 alle 18 per discuterne, con Eraldo Affinati, Dorella Cianci, Massimo Iiritano e Federica Roccisano

di Massimo Iiritano

Riprendendo il celebre motto di Don Milani, ci è sembrato di ritrovare così, dinanzi al destino di quella “prossima generazione”, il cui richiamo fin qui è servito solo a “ristorare” la vecchia, il senso profondo della nostra preoccupazione e del nostro lavoro. Insieme alla cooperativa Hermes 4.0 di Federica Roccisano, che da sempre si occupa in maniera competente e appassionata dei temi a noi così cari della povertà educativa e della comunità educante, intendiamo quindi lanciare con l’interrogativo posto nel titolo il nostro monito fondamentale: ci stiamo veramente “prendendo cura” delle prossime generazioni? Cosa stiamo facendo per mettere al centro della società, dell’economia, della politica, il loro destino?

La “sfida di Amica Sofia”, come recita il sottotitolo del libro che presenteremo sabato, parte in realtà proprio da qui: dal progetto utopico di rovesciare metodo e prospettive, di porci in ascolto dei più piccoli e provare ad immaginare un mondo all’altezza dei loro desideri e dei loro bisogni. Un mondo al quale avrebbero diritto, ma che troppo spesso viene purtroppo messo in coda alle nostre preoccupazioni, come sta avvenendo ora in maniera ancora più paradossale in tempo di pandemia.

La sfida di Amica Sofia parte appunto dalla pretesa di mettere finalmente al centro quello che Livio Rossetti ha definito “il pensiero DEI bambini”, non “per” o “con” i bambini. Un pensiero di cui cioè i bambini e i ragazzi siano soggetto non oggetto, protagonisti attivi, non fruitori passivi. Perché solo se riusciremo a ripensare a partire da qui il nostro stanco mondo che da decenni si avviluppa disperatamente nelle sue crisi senza uscita, potremmo forse additare all’orizzonte un futuro possibile.

Ed è proprio per ridare centralità al pensiero dei bambini e dei ragazzi che nasce tre anni fa il Premio Mario Lodi, che quest’anno abbiamo voluto far ripartire proprio da una serie di spunti tratti dalle opere del nostro grande e indimenticato “maestro”, che di Amica Sofia fu anche socio onorario. A presentarlo sarà lo scrittore Eraldo Affinati, nostro presidente di giuria, che nel suo ultimo libro “Il sogno di un’altra scuola” ha ripercorso proprio in maniera dialogica, in quello che è da sempre il nostro stile, la vita e gli scritti di un nostro altro grande maestro: Don Lorenzo Milani. L’incontro dei ragazzi di Barbiana con gli allievi di Mario Lodi è tra le pagine più belle del libro, che noi vogliamo riproporre alla lettura dei ragazzi, perché sia loro di esempio e di incoraggiamento, nel momento difficile che stanno vivendo. E saranno proprio loro, i soci di Amica Sofia Giovani, a proporci la lettura e la selezione degli autori ai quali è dedicata una nuova sezione del Premio: “La narrativa per ragazzi, giudicata dai ragazzi!”.

Appuntamento sabato 19 dicembre alle 18 in diretta sulle pagine Facebook di Amica Sofia e della cooperativa Hermes 4.0 con Eraldo Affinati, Federica Roccisano, Dorella Cianci, Massimo Iiritano. Modera Sara De Carli (VITA). In allegato e sul sito del Ministero dell'Istruzione il bando del Premio Mario Lodi.

*Massimo Iiritano, presidente di Amica Sofia


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