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Al via il percorso formativo per una nuova sanità territoriale

La salute come bene comune, un diritto da garantire a tutti. Per farlo c'è bisogno di rimettere al centro la comunità, intesa come protagonista che cura e si prende cura delle persone più fragili. Il percorso di formazione si svolgerà in modalità online, ed è rivolto agli operatori, assistenti sociali e figure che lavorano nel campo delle professioni sanitarie

di Redazione

Al via il percorso formativo promosso da Fondazione Èbbene, Consorzio Sol.Co. e associazione Prima la Comunità. La salute intesa come bene comune, un diritto da garantire a tutte le persone, soprattutto quelle più fragili, per accompagnarle attraverso dei percorsi dedicati a raggiungere autonomia e inclusione. Sono questi gli assi su cui Fondazione Èbbene promuove già da tempo iniziative e attività con un approccio di Prossimità che rivoluziona la logica delle politiche in tema di salute.

Una comunità che riconosce piena dignità a tutte le persone che la abitano e la animano non può e non deve certamente alimentare la cultura dello scarto, escludendo dalle logiche produttive e generative le persone con disabilità, gli anziani, coloro che vivono in condizioni di povertà e marginalità sociale.

Da questa idea nasce il percorso formativo dal titolo “Per una nuova sanità territoriale. Ripensare la salute partendo dalla comunità: conversazioni per tracciare nuovi paradigmi” promosso da Fondazione Èbbene, associazione Prima la Comunità, Consorzio Sol.Co. e la cooperativa sociale La Salute.

27 ore di formazione frontali, 8 ore di laboratorio e una classe virtuale per mettere insieme idee ed esperienze e costruire una dimensione nuova della cura: non servizi d’assistenza preconfezionati ma progetti dedicati che mettono al centro la persona.

Tre riflessioni su cui si partirà per alimentare proposte e strategie nuove: Quali valori e principi possono rappresentare il riferimento per un welfare di comunità che garantisca partecipazione, inclusione e riduzione reale delle disuguaglianze; quali condizioni organizzative debbono (e possono) essere messe in campo per ri – orientare il sistema di cura e le relazioni tra istituzioni /servizi e società/comunità e con quali strumenti si possono mettere in campo per accompagnare il cambiamento sia di prospettiva sia di garanzia di efficacia dell’azione dell’avere cura.

I docenti, che avranno il compito di facilitare il dialogo tra esperienze e proposte, sono esperti e professionisti del settore che operano su tutto il territorio nazionale.

Il percorso formativo è rivolto agli operatori che fanno parte della Rete dei promotori, ma è aperto anche agli assistenti sociali e agli operatori che lavorano nel campo delle professioni sanitarie. Il corso di formazione, che prevede un massimo di 100 partecipanti, è in fase di accreditamento al CROAS e in attesa di ricevere i crediti ECM.

La chiusura delle iscrizioni è il 14 gennaio 2021. A questo link le inofrmaizoni per l'iscrizione.