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Nuovo PEI: finalmente un linguaggio comune che supera la discrezionalità

Il commento di Vincenzo Falabella, presidente della Fish, al nuovo modello di piano educativo individualizzato trasmesso alle scuole

di Redazione

È stato trasmesso ieri dal Ministero dell'Istruzione, alle scuole di ogni ordine e grado, il nuovo modello di piano educativo individualizzato che dovrà essere adottato per il prossimo anno scolastico. Tutte le informazioni utili si ritrovano in un sito internet dedicato. Attraverso una nota stampa, il Miur ha commentato: «abbiamo lavorato a stretto contatto con le Associazioni che rappresentano alunne e alunni con disabilità, con le scuole, con gli insegnanti. Da oggi si apre un nuovo capitolo per l’inclusione, che resta per noi centrale. Non a caso, abbiamo previsto nella legge di bilancio appena approvata un piano per l’assunzione di 25mila docenti di sostegno».

«Nel decreto ritroviamo alcune conferme rispetto alle istanze presentate dalle Associazioni in questi ultimi intensi mesi di confronto», commenta Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana superamento handicap. «Alcune, però, sono mancanti, come ad esempio la somministrazione non specialistica dei farmaci estremamente connessa con una condizione di disabilità. Ma anche Linee Guida sul Profilo di Funzionamento che tengano conto della condizione di disabilità dei singoli alunni e delle situazioni di contesto ambientale previste in modo innovativo dalla Convenzione Onu sui diritti delle Persone con disabilità». Inoltre, continua Falabella: «quanto alla previsione positiva del finanziamento per l’aggiornamento del personale scolastico, essa dovrà essere completata con apposita normativa, attualmente inesistente, sulla formazione iniziale di tutto il personale scolastico sulle didattiche inclusive». A ciò si dovrà aggiungere «l’istituzione di una apposita classe di concorso per i docenti per il sostegno didattico, come previsto dal Piano Nazionale firmato qualche giorno fa dalla Ministra Azzolina».

«Bisogna riconoscere, però, che i nuovi strumenti adottati dal Pei permetteranno, su tutto il territorio nazionale, di avere un linguaggio comune e univoco, con l’obiettivo di superare discrezionalità, approssimazione, disomogeneità, nell’ottica di poter rendere sempre più esigibili i diritti dei nostri ragazzi e ragazze con disabilità», conclude Falabella. Per questo la Fish continuerà a confrontarsi con la Ministra e con il Ministero, con il consueto atteggiamento collaborativo, per trovare le soluzioni più efficaci.


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