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Carlo Marchetti guiderà la Fondazione di Comunità Milano

Passaggio di testimone con l’uscente Giovanni Azzone che ha presieduto la fondazione nei suoi primi due anni di vita. Nell’assumere l’incarico il neo presidente ha fatto proprie le parole del Presidente Mattarella «sentirsi comunità significa pensarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme, significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese»

di Redazione

È il notaio Carlo Marchetti (nella foto in apertura) il nuovo presidente della Fondazione di Comunità Milano. A nominarlo all’unanimità il consiglio di amministrazione riunitosi giovedì 14 gennaio. Già vicepresidente, Marchetti rimarrà in carica sino alla scadenza dell’attuale consiglio prevista nel 2022. Un passaggio di testimone in continuità con il presidente uscente Giovanni Azzone e l’impegno assunto dalla Fondazione, all’atto della costituzione e sancito in occasione della presentazione pubblica del febbraio 2019, verso i cittadini di Milano e delle aree Sud Ovest, Sud Est e Adda Martesana della città Metropolitana.

Il neo presidente nel ringraziare i consiglieri per la fiducia ha detto: «Assumo una responsabilità che mi rende orgoglioso. Una responsabilità verso la comunità, che la nostra Fondazione persegue con l’obiettivo di creare valore sociale e contribuire a superare frammentazione e disuguaglianze, di favorire la partecipazione e di incentivare la solidarietà tra le persone. Ora che la pandemia è entrata nelle nostre vite, mettendo in crisi lavoro, scuola e servizi, deve cresce il nostro impegno per affrontare l’emergenza sociale, oltre che sanitaria, con un approccio innovativo e prospettico. Per rappresentare lo spirito con cui assumo l’incarico, faccio mie le parole del Presidente Mattarella: sentirsi comunità significa pensarsi dentro un futuro comune, da costruire insieme, significa responsabilità, perché ciascuno di noi è, in misura più o meno grande, protagonista del futuro del nostro Paese».

“Proprio la crescita che la Fondazione ha avuto in soli due anni, consapevole della necessità di dover fornire un presidio attento e costante mi hanno indotto a lasciare, con rammarico, la presidenza non più compatibile con i miei incarichi professionali”, scrive nella sua lettera di dimissioni il professor Azzone nei confronti del quale il Consiglio di Amministrazione ha espresso apprezzamento per il contributo portato nell’affermare il ruolo della Fondazione nel territorio, lo ha ringraziato per il lavoro svolto con serietà e impegno.

In questi due anni di attività, la Fondazione di Comunità ha indirizzato la propria attività sull’ascolto e sull’azione, promuovendo il dialogo con gli stakeholder e adottato un approccio “orientato al fare”.
La pandemia non ha modificato il modello di intervento, sono proseguiti i progetti speciali, promossi e coordinati direttamente, sono stati avviati nuovi progetti e iniziative solidali. In particolare:

Gioco al Centro che prevede la realizzazione di aree attrezzate accessibili con giochi inclusivi nei parchi pubblici dei 9 Municipi della città, in collaborazione con il Comune di Milano, e risponde all’esigenza di garantire il diritto al gioco di tutti i bambini.
Ad Astra Project. Nonostante il lockdown e le difficoltà del settore si è svolto il percorso pilota di alta formazione per l’inserimento lavorativo nel settore food and beverage di 20 ragazzi con fragilità economica e sociale.
#MilanoAiuta. Con la pandemia, la Fondazione consapevole che l’emergenza avrebbe acuito le difficoltà delle fasce più deboli, si è attivata con tempestività collaborando con le istituzioni e con gli enti del Terzo settore. Ha quindi promosso l’iniziativa #MilanoAiuta e avviato una raccolta fondi che, grazie alla generosità di oltre 1.000 donatori ha potuto contare su 1,4 milioni di euro; risorse che hanno ha permesso di finanziare 74 interventi, realizzati dagli enti non profit sul territorio: azioni immediate di prossimità, cura e assistenza a favore di anziani soli, persone malate, disabili, minori, famiglie disagiate, senza fissa dimora.
Fondi Solidali per l’emergenza sanitaria. La Fondazione si è messa a disposizione di enti, imprese e privati cittadini che hanno costituito cinque Fondi Solidali destinati a fronteggiare l’emergenza sanitaria. Grazie alla generosità di migliaia di donatori sono state raccolte importanti risorse che hanno consentito di realizzare l’Ospedale Policlinico in Fiera, quale supporto della rete ospedaliera; di potenziare la terapia intensiva dell’Ospedale Niguarda; di fornire attrezzature e presidi sanitari.
Bando 57. Anche nel 2020 è stata significativa l’azione di risposta ai bisogni del territorio. Con il Bando la FCM ha messo a disposizione una dotazione di risorse – oltre 4 milioni di euro – finalizzate ad interventi di utilità sociale, volti a contrastare vulnerabilità e disagio, a favorire la cura e la prevenzione, a sviluppare iniziative culturali ed educative, a tutelare l’ambiente e il territorio.

A questa intensa azione di sostegno si è unita la partecipazione a grandi iniziative d’interesse collettivo, come Forestami. Progetto di forestazione urbana che prevede di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030 nel perimetro della Città metropolitana. Promosso da Comune di Milano e Città Metropolitana, Regione Lombardia–Ersaf, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ha la finalità di aumentare le aree verdi urbane e sub-urbane e prevede di aumentare la tree canopy (indice della densità della vegetazione) del 5% per mitigare i fattori di alterazione del clima del territorio.
Nella stagione 2020/21 Forestami metterà a dimora 110mila piante nella Città Metropolitana, di cui 28 mila a Milano, avviando il percorso di creazione del bosco orbitale metropolitano.

Alla termine di un biennio di attività, Fondazione di Comunità Milano ha raccolto donazioni per 27,950 milioni di euro, grazie alla fiducia di 10.669 donatori piccoli e grandi, ed ha costituito 21 Fondi Solidali.


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