Politica & Istituzioni

Il finto hakeraggio della pagina di Conte, arriva un’interrogazione

Sarebbe coinvolta una pagina Facebook collegata alla campagna d’odio informatica contro il presidente Mattarella a maggio 2018 con le accuse di “impeachment”, già finita all’attenzione della Procura di Roma. Anzaldi chiede alla ministra dell'Interno spiegazioni

di Redazione

Presentata oggi un'interrogazione di Michele Anzaldi al Ministro dell'Internp. Ecco il testo:

Premesso che

Giovedì 14 gennaio è comparsa sul profilo personale e ufficiale del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, un’immagine di odio contro il senatore Matteo Renzi, con il rimando ad una pagina intitolata “Conte premier, Renzi a casa!”. La presidenza del Consiglio, con un comunicato ufficiale, ha affermato che la pubblicazione dell’immagine non era stata autorizzata né da Conte né responsabile editoriale web e social media del Presidente del Consiglio, Dario Adamo. Nel comunicato ufficiale la presidenza del Consiglio ha aggiunto di non escludere “l'ipotesi di un tentativo di hackeraggio”.

Alla richiesta del quotidiano “La Stampa” di commentare l’ipotesi di hackeraggio, ventilata senza alcuna prova o preventiva verifica da Palazzo Chigi, Facebook ha risposto: “Dall’esame del caso non ci risultano per il momento evidenze di hackeraggio della pagina Facebook di Conte”.

Non risulta che la Presidenza del Consiglio abbia presentato denuncia alla Polizia Postale, sebbene l’eventuale hackeraggio del profilo del presidente del Consiglio configuri evidenti profili di pesante gravità anche per la sicurezza nazionale, considerando che il premier è anche titolare della delega sui servizi segreti.

Secondo quanto riportato dal sito “Formiche.net”, il gruppo facebook “Conte premier, Renzi a casa!” è stato creato oggi e amministrato da Infopolitica, “una pagina che condivideva post a favore del Movimento 5 stelle”, collegata “a un sito, informazionevera.it, non più attivo, che era finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Roma come uno dei punti di riferimento della ‘tweet-storm’ a sostegno delle richieste del Movimento 5 stelle per l’impeachment al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella primavera del 2018”.

Secondo quanto scrive il sito “Tpi.it”, “il responsabile di InformazioneVera.it era tale Piergiorgio, alias ‘Pierre’ Cantagallo, militante 5 stelle con un grande seguito su Facebook: oltre 270mila seguaci oggi”. Cantagallo, secondo un lancio del 13 novembre 2018 dell’agenzia di stampa “Adnkronos”, risulterebbe essere tra i collaboratori assunti dal Gruppo M5s alla Camera dei deputati per occuparsi di social media e moderazione di gruppi Facebook.

Si chiede di sapere

Se il ministero dell’Interno, alla luce dell’ipotesi di hackeraggio del profilo del presidente del Consiglio avanzata da Palazzo Chigi, non reputi doveroso avviare immediatamente attraverso la Polizia Postale le dovute verifiche, affinché sia fatta chiarezza su una vicenda opaca e grave, anche per il coinvolgimento di una pagina Facebook collegata alla campagna d’odio informatica contro il presidente Mattarella a maggio 2018 con le accuse di “impeachment”, già finita all’attenzione della Procura di Roma.


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