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Contro la povertà sanitaria la #GRF21 durerà una settimana

La pandemia ha aumentato il numero delle persone che sono costrette a scegliere se mangiare o curarsi. Dal 9 al 15 febbraio in occasione della Giornata della raccolta del farmaco in 5mila farmacie i cittadini sono invitati ad acquistare e donare medicinali da banco

di Antonietta Nembri

Un giorno lungo una settimana. Tanto durerà, infatti, la Grf, la Giornata di Raccolta del farmaco che prende il via martedì 9 febbraio e durerà fino a lunedì 15. Lo scorso anno furono raccolti oltre mezzo milione di farmaci (541.175 pari a 4.072.346 euro). Quest’anno dopo un anno di crisi sanitaria a causa della pandemia diventa ancora più urgente donare medicinali da banco ai più bisognosi. In campo ci sono circa 5mila farmacie di tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa e in cui i cittadini potranno acquistare e donare uno o più farmaci da banco che saranno consegnati a oltre 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti, offrendo loro cure e medicinali gratuitamente.

E sono tante le persone che nel nostro Paese non riescono a curarsi. Secondo i dati dell’VIII Rapporto sulla Povertà Sanitaria di Banco Farmaceutico (qui la news ) nel 2020 sono state 434mila le persone indigenti che hanno avuto bisogno di medicinali, ma che non hanno potuto acquistarli per ragioni economiche. 173mila di essi hanno rinunciato a curarsi perché – impauriti dal Covid – non hanno chiesto aiuto agli enti assistenziali. Oppure, hanno chiesto aiuto ma, in molti casi, gli enti che fornivano loro sostegno, avevano subito l’impatto della pandemia: «Il 40,6% ha sospeso alcuni servizi. Il 5,9% ha chiuso e non ha ancora riaperto», conferma Luca Pesenti, docente di Sociologia alla Cattolica di Milano e direttore della Ricerca del Rapporto sulla Povertà Sanitario del Banco Farmaceutico. «In questo momento è comunque difficile raccogliere dati significativi, negli ultimi mesi erano un po’ ballerini in conseguenza del fatto che ci si trovasse in zona gialla, arancione o rossa e questo influenzava l’apertura o la chiusura di un servizio,come la presenza o meno di volontari». Un dato che sicuramente rispetto alla rilevazione del Rapporto sulla Povertà sanitaria crescerà è quello dei poveri come ha certificato l’ultimo rapporto di Caritas italiana con l’incremento dei poveri assoluti e il peggioramento di tutti gli indicatori (qui ). Non bisogna dimenticare che, chi è povero, può spendere, per le medicine, circa ¼ rispetto al resto della popolazione: solo 6,38 euro al mese, contro 28,18 euro.

Di fronte a questa situazione la Grf 2021 si farà, non solo nonostante la pandemia, ma a motivo della pandemia: a causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del proprio reddito. Chi, poi, era già povero è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità.

Da qui l’invito a entrare in una delle farmacie aderenti e donare un farmaco da banco. Un appello alla solidarietà che su Youtube ha fatto proprio anche Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente Anpas.

La GRF si volge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio di Aifa e in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi, Federchimica Assosalute, Egualia – Industrie Farmaci Accessibili, FederSalus e BFResearch. Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell’iniziativa.
L’iniziativa è possibile grazie al sostegno di oltre 17mila farmacisti, titolari e non che, oltre ad ospitare la Giornata di raccolta, la sostengono con erogazioni liberali. Anche quest’anno, l’iniziativa sarà supportata dai volontari. Se l’evoluzione della pandemia e le norme in vigore lo consentiranno, staranno fuori dalle farmacie, in particolare sabato 13 febbraio (un solo volontario per farmacia, condizioni climatiche permettendo) per invitare i cittadini a donare un farmaco. Se le condizioni non lo consentiranno – specifica una nota del Banco Farmaceutico, forniranno un supporto attraverso attività di call center.

«Nonostante le grandi difficoltà, e l’incertezza rispetto alla possibile ed eventuale presenza dei nostri volontari, abbiamo deciso che la Giornata di Raccolta del Farmaco andava fatta. Perché ce n’è bisogno come mai prima d’ora. Anzitutto, per un’esigenza concreta: i poveri hanno bisogno di medicine, ma non possono acquistarle; tante realtà assistenziali che si prendono cura di loro, hanno risentito della pandemia, e hanno bisogno di tutto il sostegno possibile per offrirlo, a loro volta, ai poveri che chiedono loro rifugio. Inoltre, il nostro Paese, per non cedere allo sconforto e poter tornare a guardare al futuro con speranza, ha bisogno di un moto collettivo di umanità e di grandi esempi di carità. La Giornata di Raccolta del Farmaco è uno di questi esempi, come Papa Francesco, ricevendo Banco Farmaceutico in udienza il 19 settembre 2020, ha voluto sottolineare, affermando: “Grazie di quello che fate. La Giornata di Raccolta del Farmaco è un esempio importante di come la generosità e la condivisione dei beni possono migliorare la nostra società”. Per questo, invitiamo chiunque possa permetterselo ad andare in farmacia – ad andarci appositamente, magari – per donare un medicinale per chi non può permetterselo», ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus

«Anche quest’anno sono numerose le farmacie che partecipano alla Giornata di Raccolta del Farmaco, meritevole iniziativa che assume un significato ancor più profondo nell’attuale contesto di emergenza sanitaria» commenta Marco Cossolo, presidente di Federfarma Nazionale. «La pandemia ha infatti contribuito ad aggravare la situazione delle persone più fragili e disagiate, che non riescono a curarsi adeguatamente. Aderendo a questa campagna le farmacie, animate per vocazione da spirito di solidarietà, tendono concretamente una mano a coloro che, a causa di crescenti difficoltà economiche, sempre più spesso sono costretti a fare rinunce peggiorando il proprio stato di salute o quello dei familiari. In farmacia veniamo a contatto, tutti i giorni, con queste tristi realtà».

Da parte sua Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti conclude: «Mai come in questa fase drammatica per il nostro paese la Giornata di raccolta del farmaco assume un valore, anche simbolico, fondamentale. La pandemia ha esasperato tendenze che erano già in atto, come la crescita della povertà sanitaria, ed è fondamentale che tutta la collettività si mobiliti concretamente per rispondere al bisogno dei più fragili. Come sempre i farmacisti italiani si sono messi a disposizione della Fondazione Banco Farmaceutico per far sì che la GRF, che quest’anno dura una settimana, si confermi come uno dei più importanti momenti di solidarietà nel nostro paese».


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