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A Milano non profit e Comune alleati per il sostegno ai nuovi poveri

Il progetto Building Hope (una delle azioni del Dispositivo di Aiuto Alimentare già avviate dal Comune in linea con le azioni di attuazione della Food Policy) approvvigiona di aiuti le famiglie in difficoltà a causa della crisi da Covid19 nella città che sta integrando le risposte pubbliche e private alla povertà alimentare

di Redazione

La pandemia da Covid 19 è stata la più grande sfida che l’Europa abbia affrontato dal dopoguerra.

Oltre all’emergenza sanitaria che ha colpito fino ad oggi più di 108 milioni di persone nel mondo di cui oltre 2,7 milioni in Italia, si è aggiunta fin da subito una crisi alimentare legata alla possibilità di accedere al cibo e anche al sistema di produzione.

In particolare, durante il primo lockdown che per molti paesi è stato totale, è stato necessario attuare politiche di sostegno alimentare per le persone più fragili e che sono state maggiormente colpite dagli effetti della pandemia. Oltre all’impossibilità di uscire di casa per alcuni si è aggiunto anche l’impatto negativo causato dalla cessazione parziale o totale di attività economiche fonti di reddito e sostentamento di intere famiglie.

Nelle prime 15 settimane di pandemia, il Comune di Milano, attraverso la Direzione Politiche Sociali e l’Ufficio Food Policy, insieme alla Protezione Civile, Croce Rossa di Milano e a tante associazioni e organizzazioni della città, ha costruito un Dispositivo Aiuto Alimentare con il quale ha distribuito oltre 600 tonnellate di cibo raggiungendo circa 6 mila nuclei familiari.

In questi mesi, l’emergenza sanitaria non si è fermata e così nemmeno le difficoltà delle famiglie. Su queste basi le azioni di aiuto alimentare sono state riprogrammate attraverso una forte sinergia tra le istituzioni pubbliche, private e il terzo settore.

Building Hope è stata una di queste azioni, ben integrata con il sistema di contrasto alla povertà alimentare che vedeva proprio nel Comune l’aggregatore di misure e attori. Building Hope è il titolo dell’azione promossa dalla Fondazione Avsi e realizzata con la Croce Rossa di Milano e con il Comune di Milano per realizzare un rifornimento straordinario invernale di derrate alimentari.

Attraverso la distribuzione di 68 tonnellate di cibo in un mese di attività, con l’aiuto di 40 volontari della Croce Rossa, sono state raggiunte 12.000 persone attraverso 42 parrocchie, associazioni e centri d’ascolto attivi a Milano e che hanno beneficiato di questo rifornimento alimentare extra.

Questo progetto ha garantito la continuità nella distribuzione generi alimentari, continuando il supporto alle famiglie in stato di bisogno e il monitoraggio delle situazioni di povertà acuite o create dalla pandemia da Covid-19.

I 42 enti beneficiari sono stati selezionati dal Comune di Milano tra quelli che già nel primo lockdown avevano beneficiato del Dispositivo Aiuto Alimentare, interagendo direttamente con il Comune. Tra questi anche l’Emporio Solidando che, dalle parole del direttore Matteo Ripamonti, conferma come nella seconda ondata pandemica, le organizzazioni ed i servizi impegnati nella lotta all'emergenza alimentare siano stati maggiormente preparati, non si è dunque assistito alla chiusura degli enti del terzo settore.

Ripamonti afferma spiega «come Solidando dunque non abbiamo avuto un picco di afflussi paragonabile a quello della prima ondata, durante la quale abbiamo accolto anche tutte quelle persone che avevano perso i tradizionali punti di approvvigionamento alimentare in città. Premesso questo, abbiamo comunque registrato un incremento di richieste di accesso al market sociale prevalentemente provenienti da quei nuclei familiari i cui membri con un contratto di lavoro precario o in nero si sono nuovamente trovati senza reddito. Parliamo pertanto, come sempre, di famiglie appartenenti alla fascia più debole della popolazione, che abitano in quartieri popolari di Milano, spesso di origine straniera. In termini quantitativi il numero complessivo di persone che ci richiede un sostegno alimentare per motivi riferibili agli effetti sociali di questa seconda ondata pandemica è di pochi punti percentuale (circa il 10%) inferiore a quello della prima ondata. La motivazione di questa leggera flessione probabilmente risiede nella non chiusura delle altre realtà che distribuiscono derrate alimentari gratuitamente in città».

Grazie a Building Hope continua Ripamonti «è stato possibile innanzitutto poter integrare con prodotti normalmente non disponibili presso la nostra realtà (quali per esempio the, cioccolato, miele, pesce e crackers) l'offerta alimentare alle famiglie. A questo significativo arricchimento qualitativo si aggiunge un incremento quantitativo di tutti quei prodotti che con l’Emporio Solidando garantiamo quotidianamente. Tale incremento si traduce nell'opportunità di prolungare nel tempo il sostegno ai nuclei in difficoltà che fanno riferimento a noi».

L’azione Building Hope è quindi un altro tassello che si aggiunge alle azioni del Dispositivo di Aiuto Alimentare già avviate dal Comune di Milano, in linea con le azioni di attuazione della Food Policy, e che sono state riconfermate con un nuovo stanziamento di 700.000 euro a fine 2020, in favore di enti del terzo settore per la distribuzione di beni alimentari nei primi mesi del 2021.


Le foto sono a cura di Andrea Scuratti


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