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Vaccini, le dieci risposte che cerchi

Abbiamo sottoposto a Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente nazionale Anpas, le affermazioni più comuni sui vaccini chiedendogli di spiegare perché siano vero o false

di Lorenzo Maria Alvaro

I vaccini contro il Covid19, com'è noto non sono obbligatori. Per questo è molto importante per il successo della campagna vaccinale che si sgombri il campo da dubbi e incomprensioni. Per farlo abbiamo raccolto le principali affermazioni che si sentono in questi giorni sull'argomento chiedendo un commento a Fabrizio Pregliasco, virologo e presidente nazionale dell'Anpas


  • I vaccini a disposizione in Italia – Pfizer/BioNtech, Moderna, Astrazeneca – sono molto diversi tra loro
    FALSO – È una narrazione attraverso una serie di comunicazioni tipiche di questa infodemia che avrebbero dovuto evidenziare solo un'attenzione e una trasparenza degli organismi regolatori rispetto a quello che è necessario fare, cioè controllo di qualità. I dati dell'utilizzo, in particolare di Astrazeneca che è incredibilmente diventato di serie b nel volgo comune, in realtà evidenza la stessa capacità di prevenzione rispetto alle forme gravi e i nell'utilizzo reale, con i dati di Isaele e Inghilterra, ci dicono che ha prestazioni paragonabili.


  • Alcuni vaccini, come il russo Sputnik, non sono stati approvati per motivi politici
    FALSO – Di fatto credo che sia possibile e auspicabile che in futuro, avendo bisogno di molti vaccini, domani non sia possibile vedere anche quei vaccini tra quelli approvati e utilizzabili. Non risulta però, ad esempio, per quello che riguarda Sputnik il fondo sovrano russo abbia presentato all'Ema alcun dossier. Al di là dei dati su quel vaccino che erano interessanti ma riguardavano solo 79 soggetti, non c'erano altre evidenze. Oggi con la pubblicazione sull'efficacia di Lancet abbiamo più chiaro il quadro sull'efficacia. Bisogna però tenere anche conto che i russi non sono una landa desolata e sicuramente stanno distribuendo a oltre 30 Paesi della propria area di influenza diretta. Significa che anche loro hanno esigenza di avere a disposizione il maggior numero possibile di vaccini. Non vedo perché non ci possa essere un accordo geografico sugli approvvigionamenti.


  • È sempre necessario il richiamo vaccinale
    FALSO/VERO – Le attuali indicazioni degli studi clinici pre registrativi richiedono di seguire lo schema su cui c'è una conferma scientifica. Risultati interessanti dell'applicazione reale, com'è normale nell'attuale fase 4 che i virologi da bar si sono persi, che è quella del monitoraggio del caso reale, che ci sta facendo vedere nello specifico che alla prima applicazione del vaccino la copertura è già molto buona e potrebbe essere che si arrivi a stabilire che, nel caso di persone che hanno già avuto l'infezione da Covid19, potrebbe bastare una sola somministrazione.


  • I vaccini disponibili coprono anche tutte le varianti del virus
    FALSO – Siamo certi che per quello che riguarda la variante inglese la copertura è assicurata. Per le altri varianti bisogna approfondire gli studi. Ad oggi sappiamo che c'è una copertura, ma non sappiamo a che livello sia.


  • La copertura del vaccino è annuale
    VERO – Non sappiamo esattamente quanto duri la copertura. Ma sappiamo che la malattia, questo tipo di virus, muta con una delay di circa un anno. Questo significa che dovremo lavorare adattando i vaccini alle varianti che si susseguiranno.


  • Una volta vaccinato posso entrare in contatto con un positivo senza protezioni
    FALSO – Bisogna continuare con questo nuovo galateo che abbiamo imparato. Mascherine e distanziamento sarà possibile eliminarle solo dopo una vaccinazione molto ampia e un conseguente andamento epidemiologico sotto controllo


  • C'è la possibilità che vaccinandomi abbia controindicazioni a medio e lungo termine sconosciute
    VERO – Qualsiasi farmaco messo in commercio è sottoposto a studi che ne confermano la sicurezza. Naturalmente effetti avversi rari possono sempre capitare, come con qualunque farmaco. Non si può escludere questa possibilità. Si parla di effetti molto rari di cui oggi non abbiamo casi.


  • I bambini non vengono vaccinati perché è pericoloso
    FALSO – Ad oggi la vaccinazione è prevista al di sopra dei 16 e 18 anni a seconda del vaccino. Il motivo non è la pericolosità ma perché è così che normalmente si evolve lo studio scientifico dei farmaci. Si parte degli adulti per poi allargare ai più giovani. Con i mesi si arriverà anche alla vaccinazione per i più piccoli, anche perché risulta che le varianti abbiano spostato la propria azione proprio sulla fascia giovane della popolazione.


  • Una volta vaccinato sono pericoloso o contagioso per i miei cari
    FALSO – I vaccini non si basano su virus vivi attenuati che comportano questo rischio, almeno teorico. Essendo virus non viventi non c'è questo rischio in assoluto


  • Una volta vaccinato posso comunque essere contagioso per gli altri
    VERO – È possibile che nelle fase iniziali, cioè entro i primi 15 giorni dalla vaccinazione possa sviluppare la malattia. Esiste poi una remota possibilità che una persona vaccinata possa diventare positiva, senza sviluppare la malattia, ma rimanendo contagioso. Ecco perché è importante continuare per ora con mascherine e distanziamento.


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