Cooperazione & Relazioni internazionali

In viaggio con il Papa

Sabato e domenica due serate con i colleghi Andrea Avveduto, Alessandro Banfi, Giorgio Paolucci. Con ospiti da Baghdad, Erbil, Beirut, Aleppo, Gerusalemme, Parigi tra cui il Cardinale Raphael Louis Sako, Patriarca di Baghdad; Alberto Ortega Martin (Nunzio di Siria e Iraq sino al 2020); Abou Kazen, Vescovo di Aleppo; YounisTawfik scrittore; Stefano Maria Paci, vaticanista Sky24 e Paolo Rodari, vaticanista La Repubblica (in viaggio col Papa); i professori Wael Farouk e Riccardo Redaelli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Martino Diez, della Fondazione OASIS. E inoltre: famiglie irachene da Baghdad, esuli iracheni da Beirut e Bologna.

di Redazione

La provocazione missionaria di papa Francesco in viaggio pastorale in una terra martoriata come l’Iraq sta richiamando l’attenzione del mondo. Il Centro Culturale di Milano nel tentativo di comprendere la straordinaria portata del suo gesto, ha deciso di seguirlo, proprio nei giorni del viaggio, praticamente “un filo diretto” con due serate di approfondimento sorrette da voci autorevoli e testimonianze sul campo. Dunque, una linea diretta con un luogo denso di significati e contraddizioni.

Il compito di guidare il racconto è affidato ai giornalisti: Andrea Avveduto, Alessandro Banfi, Giorgio Paolucci.

Con ospiti da Baghdad, Erbil, Beirut, Aleppo, Gerusalemme, Parigi
tra cui il Cardinale Raphael Louis Sako, Patriarca di Baghdad;
Alberto Ortega Martin (Nunzio di Siria e Iraq sino al 2020); Abou Kazen, Vescovo di Aleppo; YounisTawfik scrittore; Stefano Maria Paci, vaticanista Sky24 e Paolo Rodari, vaticanista La Repubblica (in viaggio col Papa); i professori Wael Farouk e Riccardo Redaelli, Università Cattolica del Sacro Cuore, Martino Diez, della Fondazione OASIS. E inoltre: famiglie irachene da Baghdad, esuli iracheni da Beirut e Bologna.

“Bshina Bshina O Baba D Maritha”in aramaico “Benvenuto, o padre della Chiesa”. Questo il grido del popolo cristiano iracheno a nome di tutta la nazione, un’attesa di speranza per tutte le comunità religiose ed etniche.

Il viaggio del Papa in Iraq sarà un grido di fratellanza. Un viaggio apostolico nel segno della riconciliazione, un grande dono per l’Iraq, per il suo popolo ma anche per tutto il Medio Oriente”.

Con queste parole Louis Raphael Sako, Cardinale e Patriarca (ospite del Centro Culturale di Milano nel 2014) annuncia la prima volta in assoluto di un successore di Pietro in quel Paese dell’Asia occidentale, l’Iraq. (Tutti i virgolettati dell’alto prelato sono stati affidati all’agenzia Sir).

Desideriamo capire le parole e i gesti di questo viaggio, farne esperienza in diretta, “con gli occhi e col cuore”. Condividere col popolo iracheno e le sue comunità il cammino del Papa in Iraq.

Ecco perché abbiamo deciso di dar vita a un’occasione di incontro e conoscenza per tutti collegandoci per due serate – cioè nei giorni clou del viaggio del Santo Padre con quei luoghi. Per ascoltare e per vedere anche attraverso il contributo di immagini inedite.

Ancora le parole del cardinale Sako: “Il Pontefice visiterà quasi tutto l’Iraq da Ur, città di Abramo a sud risalendo verso Mosul, Qaraqosh, nella Piana di Ninive fino a Erbil. Luoghi simbolo della storia recente irachena, segnata dalle violenze dello Stato Islamico, dalla persecuzione dei cristiani, dall’esodo di massa di tantissimi iracheni in cerca di salvezza. Siamo un Paese ridotto all’ombra di sé stesso”.

Ma con il suo carisma profetico il Papa è come un nuovo Ezechiele che viene a dirci che ci sarà una Resurrezione, che si può rinascere. Ezechiele, il profeta che ha vissuto a Babilonia parlando agli ebrei che in quel tempo vivevano come noi: fuori delle proprie terre, come rifugiati, scoraggiati. Dobbiamo cambiare la mentalità e la cultura”.

Fratellanza è la parola che il cardinale ripete continuamente a sottolineare che il viaggio di papa Francesco vive nella prospettiva del Documento sulla fratellanza umana di Abu Dhabi firmato da Pontefice e dal grande Imam sunnita Al Tayyeb; così come dell’ultima enciclica Fratelli Tutti, sulla fraternità e l’amicizia sociale. Il cardinale Sako, proprio su questo, ha precisato che “credo sia molto importante aiutare la gente a vedere l’altro come un fratello e non come un nemico, un avversario. Viviamo tutti insieme, lavoriamo, siamo vicini, non dobbiamo avere paura”.

Non è casuale, allora, che una delle tappe simbolo di questo viaggio sia proprio Ur dei Caldei, luogo di origine delle tre religioni abramitiche: Ebraismo, Cristianesimo, Islam. In quel luogo dovrebbe tenersi un incontro interreligioso: “Stiamo pensando a una preghiera con cristiani, musulmani e altre denominazioni religiose. Saranno letti passi della Bibbia e del Corano relativi ad Abramo”, ha precisato il cardinale Sako. “Da Ur partirà un messaggio al mondo intero: per i cristiani che sono perseguitati, per i musulmani che soffrono tensioni e divisioni, per tutta l’umanità sofferente ora anche con la pandemia. Siamo tutti, nella fede, figli di Abramo. Abramo è un uomo che ha fiducia nel Signore. Ci sono simboli che possono toccare il cuore di ogni uomo, anche se è fondamentalista”.

Appuntamenti

sabato 6 marzo 2021 h. 21.00
domenica 7 marzo 2021 h. 21.00

diretta Streaming (gratuita) sui Social Media e WebSite del Centro Culturale di Milano, YouTube, Facebook


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