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Politica & Istituzioni

L’assegno unico fa un altro passo, ma bisogna correre

La Commissione Lavoro del Senato ha approvato oggi pomeriggio la proposta di legge delega, senza modifiche rispetto al testo già approvato dalla Camera. Ora si faccia il passaggio in Aula e poi si proceda rapidamente ai decreti. De Palo: «Essenziale che l'assegno prenda il via il primo luglio, come da programma»

di Redazione

La Commissione Lavoro del Senato ha approvato oggi pomeriggio la proposta di legge delega per per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi, in pratica l’assegno unico e universale.

Lo ha fatto senza modifiche rispetto al testo della Camera, cosa che prefigura a questo punto la possibilità di una rapida definitiva approvazione, già nelle prossime settimane. «Bisogna però accelerare», sottolinea l’onorevole Stefano Lepri (PD), perché dovremo anche approvare i decreti legislativi e quelli ministeriali. Il PD, che ha scritto la proposta e l’ha voluta tra le priorità di questa legislatura, si aspetta ora un colpo di reni da parte del governo, per mantenere l’impegno a partire già dal primo luglio e utilizzare cosi le risorse aggiuntive già stanziate per il 2021».

Lo stesso auspicio viene dal presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo: «L’approvazione all’unanimità del ddl sull’assegno unico in Commissione al Senato è un’ottima notizia. Ci aspettiamo ora che venga approvato in tempi rapidi anche in aula al Senato e che a questo passo seguano subito dopo anche i decreti attuativi. È essenziale, tanto più in un momento come quello che stiamo vivendo, che tutto prenda il via il primo luglio, come da programma. Le famiglie hanno bisogno di un segnale positivo, che indichi la possibilità di una ripresa. Ora ci sono 118 giorni. Governo, parlamento e associazioni lavorino insieme per arrivare in tempo alla data del primo luglio. Le famiglie italiane, sempre più stanche e povere, attendono. Non esiste la possibilità che la misura non veda la luce nei tempi prestabiliti. Lavoriamo uniti per portare a casa l’ok del Senato e i regolamenti attuativi». E aggiunge: «Questa riforma, se fatta anni fa, avrebbe scongiurato i ristori poco incisivi varati nei lockdown. Non perdiamo un minuto. Consapevoli che nessuno ci perderà un euro, con la conferma delle clausole di salvaguardia da noi chieste fin dal primo giorno. Il Forum delle associazioni familiari, come sempre, farà la propria parte per arrivare a meta nei tempi previsti».


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