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Calabria: dopo gli arresti il Terzo settore chiede una svolta sulla scuola

A una settimana da quando l’indagine investigativa “Diacono” ha coinvolto i vertici dell’Ufficio Scolastico della Calabria, arriva una presa di posizione di Forum del Terzo settore regionale, società civile e scuole

di Redazione

È passata una settimana da quando l’indagine investigativa “Diacono” ha coinvolto i vertici dell’Ufficio Scolastico della Calabria, affidato di conseguenza ai dirigenti apicali del Ministero dell’Istruzione Giovanna Boda e Stefano Versari. Oggi società civile, Terzo settore e mondo della scuola scrivono al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi per chiedere una forte attenzione al tema educativo e della scuola in Calabria e una svolta nella gestione dell’USR.

L’indagine “Diacono” ha posto in evidenza le criticità del sistema di governo della scuola calabrese, con varie inchieste che negli ultimi dieci anni hanno coinvolto i vari vertici dell’Ufficio Scolastico regionale con accuse di associazione a delinquere. Mentre gli studenti calabresi da anni registrano i punteggi più bassi nelle prove Invalsi e nell’indagine Pisa Ocse pressoché in ogni grado di istruzione. I firmatari della presa di posizione chiedono al ministro Bianchi e ai dirigenti Boda e Versari l’avvio di un confronto finalizzato a mettere al centro delle politiche di governo del sistema scolastico calabrese i temi del merito, delle competenze, dell’innovazione educativa, della costruzione delle comunità educanti nei territori, delle opportunità di sana formazione degli studenti calabresi.

L’appello ha tra i primi firmatari Luciano Squillaci, portavoce del Forum regionale del Terzo settore; Gianni Pensabene, presidente della Consulta del Terzo Settore della Calabria; Francesco Mollace, coordinatore di Crescere in Calabria; Giacomo Panizza, presidente di Comunità Progetto Sud; Nunzia Coppedè, presidente della Fish Calabria; Isolina Mantelli, presidente del Centro Calabrese di Solidarietà; Federica Roccisano, presidente di Hermes 4.0; Maria Giuliana Fiaschè, dirigente dell’IC Marina di Gioiosa Jonica Mammola e Giuseppe Marino, coordinatore di Libera Reggio Calabria.


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