Attivismo civico & Terzo settore

L’inclusione sociale: una sfida per il volontariato

La grande sfida del volontariato si svolge, oggi, su una pluralità di piani: sociale, economico, dei diritti. Ne abbiamo discusso nell'ultimo dei webinar che Vita ha organizzato con il CSV di Padova e Rovigo nell'ambito di Padova Capitale Europea del Volontariato

di Redazione

L'inclusione è tra le grandi sfide del nostro tempo. Ma sappiamo davvero che cosa si nasconde dentro quest'espressione? Eppure da questa comprensione discendono il senso – e il valore – del nostro agire sociale.

Ne abbiamo discusso nell'ultimo dei webinar che Vita ha organizzato con il CSV di Padova e Rovigo nell'ambito di Padova Capitale Europea del Volontariato con Niccolò Gennaro (Csv Padova e Rovigo), Elena Granata (Politecnico di Milano); Antonella Sciarrone Aliprandi (prorettrice dell'Università Cattolica di Milano).

Nell'ottica della società civile (volontariato, corpi intermedi ,associazionismo), l'inclusione si presenta sempre più attraverso piani indistricabili tra loro.

L'economico, il sociale, il tema tecnologico, quello della comunicazione e il tema dei diritti: l'inclusione appare dunque come una potenziale o possibile chiave di volta non solo per i corpi intermedi, ma per l'intera società, in uno schema di interconnessione che Papa Francesco ha più volte richiamato nelle sue ultime Encicliche. Una prospettiva, questa, che chiama direttamente in causa il corpo attivo di quei "costruttori" che il Presidente Mattarella ha indicato come primo pilastro della necessaria ripartenza.


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