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Da Acri uno spettacolo sperimentale in carcere

L'iniziativa si chiama “Rigenerazione. Nuove sperimentazioni teatrali dentro e fuori il carcere” nell'ambito del progetto “Per Aspera ad Astra” che coinvolge dieci fondazioni, 250 detenuti e 12 carceri italiane. Sarà possibile seguire l'evento in streaming venerdì 26 febbraio

di Redazione

Venerdì 26 marzo, alla vigilia della Giornata Mondiale del Teatro, Acri organizza l’evento “Rigenerazione. Nuove sperimentazioni teatrali dentro e fuori il carcere”. L’iniziativa rientra in “Per Aspera ad Astra”, progetto promosso da Acri e sostenuto da 10 Fondazioni associate, che da 3 anni coinvolge circa 250 detenuti, di 12 carceri italiane, in percorsi di formazione artistica e professionale nei mestieri del teatro.

All’evento, che si terrà in diretta streaming, dalle ore 10,30 alle ore 12,30, con la conduzione di Andrea Delogu, interverranno i testimoni dell’iniziativa: Enrico Casale, Associazione culturale Scarti; Ibrahima Kandji, attore Compagnia della Fortezza; Micaela Casalboni, Teatro dell’Argine. A seguire, Francesco Profumo, presidente di Acri; Bernardo Petralia, Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria; Aniello Arena, attore; Giorgia Cardaci, attrice, vicepresidente Associazione Unita – Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo. Concluderà il Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Per l’occasione verrà proiettato il video di azione collettiva Uscite dal mondo”, diretto da Armando Punzo, Compagnia della Fortezza, con la drammaturgia musicale di Andrea Salvadori e la partecipazione di: Ivana Trettel – Opera Liquida, Enrico Casale – Compagnia Scarti, Daniela Mangiacavallo – Associazione Baccanica, Franco Carapelle ed Elisabetta Baro – Teatro e Società, Micaela Casalboni – Teatro dell’Argine, Vittoria Corallo – Teatro Stabile dell’Umbria, Alessandro Mascia – Cada Die Teatro, Sandro Baldacci – Teatro Necessario, Marco Mucaria e Grazia Isoardi – Voci Erranti Onlus, Alessia Gennari – FormAttArt, Leonardo Tosini e Marco Mattiazzo – Teatro Stabile del Veneto.

“Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” è un progetto che, dal 2018, sta realizzando in 12 carceri italiane innovativi e duraturi percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro, che riguardano non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci, ecc. Coinvolge circa 250 detenuti, che hanno partecipato a più di 300 ore di formazione ciascuno. Il progetto, promosso da Acri e sostenuto da 10 Fondazioni di origine bancaria, è nato dall’esperienza ultra trentennale della Compagnia della Fortezza di Volterra, guidata dal drammaturgo e regista Armando Punzo che, nel corso della sua lunga attività, ha costruito un patrimonio consolidato di buone pratiche, e che ora si estende in altre carceri d’Italia.

Ad alimentare e rendere fattibile questo progetto c’è un’inedita comunità, composta da diversi soggetti, coinvolti ciascuno con ruoli diversi: Fondazioni di origine bancaria, compagnie teatrali che curano la formazione, direttori e personale degli istituti di pena, detenuti.

Per Aspera ad Astra ha, infatti, dato vita a una rete nazionale di compagnie teatrali che operano nelle carceri e che condividono l’approccio e la metodologia di intervento. L’esperienza condivisa testimonia come sia possibile lavorare nelle carceri mettendo al centro l’arte e la cultura, lasciando che essa possa esprimersi a pieno e compiere una rigenerazione degli individui, che possa quindi favorire il riscatto personale e avviare percorsi per il pieno reinserimento del detenuto nel mondo esterno. Altro obiettivo di questo tipo di intervento è che esso possa contribuire alla riflessione sulla piena applicazione dell’art. 27 della Costituzione italiana, innescando un processo di ripensamento del carcere, delle sue funzioni e del rapporto tra il personale che vi opera e le persone detenute.

Neanche la pandemia ha interrotto l’esperienza: le limitazioni alle attività imposte dalle misure di contenimento della diffusione del contagio hanno spronato le compagnie partecipanti ad attivare formule alternative per proseguire le attività. Le lezioni si sono trasferite in modalità telematica: i detenuti, in piccoli gruppi, si collegano in videochat, i docenti utilizzano diversi supporti multimediali per sopperire alla lontananza. Insieme alla formazione, i partecipanti stanno lavorando alla redazione di un testo drammaturgico, attraverso scambi epistolari che stanno innescando veri processi creativi condividendo testi, immagini bozzetti, ipotesi di scenografie.

Per partecipare all’evento è richiesta la registrazione, entro il 23 marzo, a questo link: acri.it/peraspera21 (per informazioni 0668184.286/330 area.Comunicazione@acri.it)


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