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Appello a Draghi: vaccino anti-Covid per le coppie in partenza

Sfidano il coprifuoco, il blocco dei voli, la recrudescenza dell’epidemia, le lunghissime permanenze all’estero. Eppure partono, perché da mesi c’è un figlio che li aspetta. Aiutiamole con il vaccino. L'appello di LIAN (LIfe In Adoption Network) al Presidente del Consiglio Mario Draghi. Sono 300 le coppie che hanno già un abbinamento e che attendono solo di partire

di Redazione

Nel 2020, nonostante tutti gli imprevisti, sono state oltre 600 le adozioni internazionali concluse in Italia. Il 2021 è partito con ancora maggiori difficoltà, tra blocchi dei voli, lockdown, regole diverse e in continuo cambiamento da Paese a Paese… Ma il desiderio dei genitori di andare a conoscere di persona i propri figli che li attendono è più forte di tutto e non mancano gli esempi di chi ha superato qualsiasi ostacolo per farlo. Qualcosa, però, si può fare per aiutare queste coppie e questi bambini: fornire loro in via prioritaria il vaccino contro il Covid-19.

Già all’indomani del via libera dell’EMA al primo vaccino, la rete LIAN (Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Ariete Onlus, Asa Onlus, Cifa e Fondazione Patrizia Nidoli) aveva fatto un appello affinché le coppie abbinate potessero avere subito il vaccino. Ora, visto il moltiplicarsi della disponibilità di vaccini e le priorità date a tante categorie di persone, è il momento di rinnovare quell’appello al Governo di Mario Draghi, affinché dia un segnale di apertura in questo senso. Al momento si parla di 300 coppie con già l’abbinamento, che attendono solo di partire: poche, nelle migliaia di vaccinazioni che si somministrano ogni giorno, ma tantissime se si considera il valore delle singole vite che ci sono in gioco.

In questi mesi nonostante le difficoltà le partenze non si sono mai fermate: tra gennaio e febbraio si sono contati circa 130 rientri. I leccesi Mariana e Pierluigi Parlangeli quando hanno saputo che in Perù c’erano le loro due bambine ad aspettarle hanno deciso di partire lo stesso, nonostante la dichiarazione, a Lima, del primo lockdown e la cancellazione dei voli. Grazie agli aiuti dell’ambasciata e agli operatori del Cifa che li hanno assistiti, dopo oltre due mesi sono riusciti a tornare in Italia e a iniziare, così, una nuova vita familiare. Quattro coppie sono arrivate in Bolivia nelle scorse settimane grazie all’assistenza della Fondazione Patrizia Nidoli: hanno abbracciato i loro bambini e ora attendono di concludere le pratiche e trovare un modo per tornare in Italia. Ma altre sono pronte alla partenza, come le cinque coppie assistite da Amici dei Bambini: quattro sono dirette in Bolivia e una in Cile. Partiranno sapendo che il periodo all’estero si protrarrà per almeno due mesi.

Foto Unsplash


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