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JoJolly sfida il “nero” delle prestazioni occasionali

Ideata una piattaforma in grado di facilitare e regolamentare l’incontro tra la domanda e l’offerta di prestazioni occasionali last-minute, sempre più diffuse nel mondo Ho.Re.Ca, anche a causa delle aperture intermittenti causate dalla pandemia. Sull'idea di Mattia Ferretti De Luca, founder della startup attiva da un anno e mezzo, ha deciso di investire la Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore

di Redazione

Da un’idea di un giovane laureato in economia, in contatto con il mondo della ristorazione sia come dipendente, sia come proprietario di locali, è nata a Milano nel 2019 JoJolly. La startup ideata da Mattia Ferretti De Luca ha sviluppato una piattaforma che intende favorire in modo rapido, sostenibile e trasparente la fruizione di prestazioni occasionali nel settore Ho.Re.Ca (Hotellerie-Restaurant-Café o Catering), sempre più crescenti nell’attuale contesto della pandemia.
La piattaforma di JoJolly è un marketplace che propone di agevole l’incontro tra domanda e offerta di personale con l’obiettivo di snellire la burocrazia, migliorare la qualità del servizio e contrastare il lavoro nero e la conseguente evasione fiscale.

«Attraverso la piattaforma, la startup mette in contatto i ristoratori e i professionisti iscritti, dando la possibilità, da una parte, ai lavoratori di compilare un calendario con le proprie disponibilità e, dall’altra, ai datori di lavoro, di visualizzare i profili dei potenziali candidati, selezionare i più adatti in base alle loro esigenze ed effettuare il pagamento del relativo compenso. Jojolly», spiega Mattia Ferretti De Luca (nella foto), founder di JoJolly «si fa carico della burocrazia e della predisposizione del contratto, fornisce la copertura assicurativa al lavoratore e versa la ritenuta d’acconto in suo favore, retribuendolo entro 24h dalla prestazione. All’interno del marketplace è presente un sistema di review e feedback attraverso cui valutare l’affidabilità e la professionalità dei ristoratori e dei lavoratori iscritti, in un’ottica di reciproco miglioramento del servizio offerto».

Nel primo anno e mezzo di attività, Jojolly ha ricevuto richieste da 425 datori di lavoro e coinvolto oltre 3.000 lavoratori, consentendo di eseguire, attraverso la piattaforma, oltre 7.500 prestazioni e favorendo la creazione di 130 posti di lavoro stabili.
Nel corso del suo primo anno di attività Jojolly ha goduto di un investimento di SocialFare Seed del valore di 70mila euro. Da oggi può contare sul supporto della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing – che ha investito nella startup 100mila euro in equity.

Si stima che in Italia oltre il 90% dei lavoratori nel comparto Ho.Re.Ca. abbia avuto esperienze in nero e che il 54% abbia attualmente qualche irregolarità nel proprio contratto (più di 500mila persone in Italia). Il 68% dei ristoratori, invece, ammette di aver fatto uso di manodopera illegale: il motivo principale è legato alla necessità di inserimento rapido del lavoratore. Solo nel 2019 sono state registrate 3,7 milioni di unità di lavoro irregolari in Italia, per un valore totale secondo Istat di 79 miliardi di euro.

«È noto come il settore Ho.Re.Ca., sia caratterizzato da una significativa volatilità della domanda di lavoratori. Il peso della burocrazia e la stagionalità del settore inducono numerosi ristoratori alla ricerca di personale non stabile e a basso costo, ricorrendo non di rado al lavoro in nero. L’obiettivo di JoJolly è quello di incidere positivamente su questo fenomeno, facilitando la richiesta e la regolamentazione delle prestazioni occasionali» continua il founder. «Un beneficio per l’ampia categoria di persone fragili – studenti, giovani disoccupati, immigrati, madri single e in generale soggetti con redditi insufficienti – che faticano ad avere rapporti lavorativi più continui o intermittenti con le adeguate coperture assicurative e previdenziali. Siamo convinti, inoltre, che un’app come JoJolly possa favorire il rilancio del settore Ho.Re.Ca, in chiave sostenibile, nell’auspicata fase di ripresa post-pandemia».

Marco Gerevini, consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore osserva: «I dati evidenziano come in Italia il ricorso al lavoro nero sia particolarmente diffuso nel settore della ristorazione. Un fenomeno molto esteso, che potrebbe trovare ulteriore terreno fertile nell’attuale contesto di instabilità sociale ed economica generata dalla pandemia. Pertanto, come investitori attenti alla generazione di beneficio sociale, oltre che di rendimento finanziario, abbiamo deciso di riporre la nostra fiducia in JoJolly, soprattutto per la sua capacità di facilitare e regolamentare in modo sostenibile la domanda di prestazioni occasionali nel canale Ho.re.ca.. I vantaggi sono evidenti sia per i ristoratori, che hanno a disposizione una modalità estremamente semplice e rapida nella selezione del personale e nell’attivazione di un contratto occasionale, evitando ogni rischio nel ricorrere al lavoro nero, sia per i lavoratori che potranno avere accesso a una maggiore regolarità di impiego e a tutte le tutele di legge»


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