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La farmacia delle api, il libro dove l’alveare diventa laboratorio didattico

In un prezioso volume i testi di Giuseppe Scudero con i disegni di Giulia Bella ci portano alla ricerca dell’Apillola, brevettata da un’anziana, ma operosa Ape Regina. La pubblicazione rientra in una delle attività del progetto Orti del Mediterraneo a Misterbianco

di Alessandro Puglia

«Nell’alveare la vita era sempre ben regolata e i compiti divisi con precisione. All’alba le api operaie uscivano per andare a raccogliere polline, che immagazzinavano nelle celle di cera tutte uguali, perfette, esagonali. Le nutrici davano da mangiare alle piccole larve appena uscite dalle uova, che crescevano velocemente, fino a schiudere le ali e cominciare a volare. E poi c’era lei, il capo supremo dell’alveare, sua Maestà la Regina». È l’incipit che vale la pena riportare quasi per intero del prezioso volume pensato per i più piccoli dal titolo La Farmacia delle Api curato da Salvatore Cacciola, sociologo e presidente dell’associazione nazionale di bioagricoltura sociale e Claudia Cardillo, educatore professionale, presidente della cooperativa sociale Energ-Etica Catania e coordinatrice del progetto “Orti del Mediterraneo” che su Vita.it abbiamo raccontato con un reportage. I testi di Giuseppe Scudero con i disegni di Giulia Bella ci portano in una dimensione segreta e appartata dove viene raccontato il mondo delle api, appassionando non solo i più piccoli, ma anche gli adulti che scoprono così i segreti della vecchia Ape Regina capace, davanti a problemi di salute di vario tipo, di radunare a sé tutte le api del circondario per produrre l’Apillola, più che una medicina, un elisir di lunga vita perché prodotto da quelle api così operose che ci narrano la perfezione della natura, così a portata di mano se si hanno occhi per guardarla.

Libri sulle api sono necessari. Perché nell’ape, scrive l’apicoltore Gianni Samperi, vi è il simbolo della laboriosità con l’alveare che è un esempio di vita sociale. «Un solo alveare in primavera, ogni giorno, con le sue 20.000 api bottinatrici potenzialmente può coprire un’area agricola o boschiva di circa tre mila ettari ispezionando circa 14 milioni di fiori assicurando così, attraverso l’impollinazione, la riproduzione della vita e la biodiversità. Ricordiamo che l’84 % delle specie coltivate in Europa dipende direttamente dall’impollinazione degli insetti come anche molte specie forestali e spontanee. Non sappiamo, nel caso in cui le api dovessero sparire, se l’uomo le seguirà nell’abisso del nulla ma la cosa di cui siamo certi è che ci sarà un mondo diverso ma molto, molto più povero» scrive Samperi.

Il libro “Le farmacie delle Api” è uno dei progetti realizzati all’interno della cornice del progetto “Gli Orti del Mediterraneo” dove tra le varie attività come la produzione di olio o la lavorazione della canapa a uso alimentare è stata già avviata la produzione di pappa reale e dove puntualmente ragazzi autistici trovano la loro dimensione attraverso l’ortoterapia. Il racconto corale sulle api permetterà ad educatori e scolaresche di vivere un’esperienza formativa dove l’educazione, come ricordano Cacciola e Cardillo, è frutto di un meticoloso e appassionato lavoro determinato dal rapporto uomo-natura e non confinato all’uso delle tecnologie. È il meraviglioso mondo delle api che già di per se è un laboratorio didattico a cielo aperto.

È possibile avere copia del volume "La farmacia delle api" rivolgendosi al Gruppo di acquisto solidale della Rete Fattorie Sociali Sicilia, presso la Fattoria sociale "Orti del Mediterraneo" via Pascoli n. 8 Misterbianco (CT) o presso la sede Regionale via Caronda 39 Acireale. Contatti: 3281627438. La donazione liberale alla Cooperativa sociale Energ-etica Catania