Sanità & Ricerca

Trasparenza vaccinale: la Regione Molise condannata a risarcire Cittadinanzattiva

Un provvedimento del Tar del Molise condanna la Regione sul tema del vaccino antinfluenzale. Tutto nasce dall’indagine con la quale l'associazione aveva chiesto alle Regioni, tramite lo strumento dell’accesso civico, piena trasparenza sui dati relativi all’approvvigionamento dei vaccini

di Redazione

La Pubblica amministrazione deve garantire ai cittadini l’accesso e la trasparenza delle informazioni nei tempi stabiliti dalla legge e non c’è emergenza che possa cancellare o procrastinare tale diritto. A stabilirlo il Tar del Molise che, con la sentenza 00123/2021, ha deciso di condannare la Regione Molise a causa del ritardo (4 mesi invece dei 30 gg previsti dalla legge) con il quale ha fornito riscontro alla richiesta di Cittadinanzattiva di trasparenza sui dati relativi la scorsa campagna vaccinale antinfluenzale. La Regione dovrà rifondere a Cittadinanzattiva le spese legali sostenute oltre al rimborso per il contributo unificato.

Tutto nasce dall’indagine con la quale Cittadinanzattiva, a settembre scorso, aveva chiesto alle Regioni, tramite lo strumento dell’accesso civico, piena trasparenza sui dati relativi all’approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali; di fronte alla reiterata mancata risposta di Molise, Lombardia e Basilicata, l’organizzazione ha presentato ricorso ai Tar per ottenere quanto richiesto.

“Riteniamo la decisione del Tar del Molise molto importante poiché si afferma il principio che, affinché il diritto di accesso ai dati sia pienamente soddisfatto, non è sufficiente solo fornire i dati ma anche fornirli in tempo utile e nei termini previsti dalla legge. Ma soprattutto questa sentenza è particolarmente rilevante in questo periodo di emergenza che nel nostro Paese è stata caratterizzata, in negativo rispetto ad altri paesi europei, per la grave opacità con cui sono stati gestiti i dati in particolare sanitari, e per le forti limitazioni imposte, nella prima fase della pandemia, al diritto di accesso alle informazioni previsto dal FOIA. Il caso Sicilia di queste ore – dove sono agli arresti domiciliari una dirigente regionale e due suoi collaboratori ed è stato inviato un avviso di garanzia all’assessore regionale, con l’accusa di aver alterato i dati sui contagi e sui tamponi inviati all’Istituto superiore di sanità – è ancora un bruttissimo segnale. La trasparenza dei dati pubblici è un diritto che va garantito senza se e senza ma, soprattutto in tempi di emergenza”, dichiara Anna Lisa Mandorino, neo segretaria generale di Cittadinanzattiva.

“Negli ultimi mesi abbiamo rivolto molte istanze di accesso alla Regione Molise per ottenere dati e informazioni utili da mettere a disposizione dei cittadini e nella gran parte dei casi le nostre istanze sono cadute nel vuoto”, aggiunge Jula Papa, segretaria regionale di Cittadinanzattiva Molise. “La Regione, in questo caso, ci ha risposto solo dopo il ricorso al Tar; se ci avesse risposto prima avremmo risparmiato tutti tempo e denaro e avremmo potuto impiegare le nostre energie in altre attività utili in questo momento alla popolazione. Se per ottenere il riconoscimento del diritto di accesso è necessario ricorrere ai tribunali, vuol dire che c’è ancora molto lavoro da fare”.


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