Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Welfare & Lavoro

Nelle RSA 30mila anziani ancora attendono la prima dose del vaccino

Sono le prime vaccinazioni partite, accanto a quelle degli operatori sanitari. Eppure ancora a sabato l'8,75% della popolazione anziana che vive in RSA non aveva ricevuto la prima dose di vaccino, con punte sopra al 30% a Bolzano e in Valle d'Aosta. In numeri assoluti, la regione con più anziani in attesa è il Veneto: più di 10mila ospiti

di Sara De Carli

In Veneto alle ore 8 di sabato 10 aprile, c’erano 10.547 anziani ospiti di RSA che ancora attendevano la prima dose del vaccino anti-Covid, pari al 20,46% delle persone ricoverate. Altri 9.044 ospiti di RSA ancora attendevano il vaccino in Sicilia, pari al 28,26% delle persone ricoverate. Se invece dei numeri assoluti guardiamo alle percentuali, le regioni che devono ancora mettere in sicurezza quote maggiori di ospiti delle RSA sono la Provincia Autonoma di Bolzano (qui il 32,89% degli ospiti delle RSA ancora attende il vaccino, ossia 1.486 persone), Valle d’Aosta (in attesa di prima dose 331 persone, pari al 31,98% degli ospiti), la già citata Sicilia seguita dalla Puglia (3.795 ospiti in attesa, cioè il 21,14% della popolazione in RSA). Sono i dati pubblicati nel report settimanale sulle vaccinazioni del Commissario straordinario per l’emergenza da Covid-19, facilmente reperibili da tutti sul sito del Governo. Come sono possibili questi dati? Com’è possibile che dopo aver scritto per mesi di “stragi” nelle RSA ancora le percentuali di vaccinazioni siano così basse in alcune Regioni? Complessivamente in Italia risultano ancora in attesa di prima dose 30.818 persone, pari all’8,75% della popolazione ospite pari a 352.259 persone. Sono stati vaccinati con prima dose il 91,25% delle persone, ossia 321.441ospiti mentre hanno ricevuto entrambe le dosi 266.059 ospiti, pari al 75,53% della popolazione.

Percentuali analoghe per il personale sanitario: il 91,63% ha ricevuto la prima dose (1.717.767 persone), il 75,29% entrambe (1.411.422 persone) mentre l’8,37% ancora non è stato vaccinato (156.922). Per il personale scolastico, solo lo 0,95% ha ricevuto entrambe le dosi (14.337 persone), con il 27,87% (419.760 persone) ancora in attesa della prima dose.

Le altre tabelle riguardano le percentuali di vaccinati per fasce d’età: in due giorni i numeri dovrebbero essere sensibilmente cambiati, visto che si è deciso finalmente di accelerare quelle vaccinazioni. In ogni caso, a sabato mattina, gli over80 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino erano il 68,20%, mentre quelli che hanno completato la vaccinazione erano il 38,79% della platea. 1.460.600 anziani, pari al 31,80% erano ancora in attesa di prima dose. In particolare, in Sicilia e in Calabria un over80 su due non aveva ancora ricevuto alcun vaccino (rispettivamente 54,59% e 51,08%) mentre in numeri assoluti la regione più indietro era la Lombardia (190.744, pari al 24,93% della popolazione). Fra i 70 e i 70 anni hanno ricevuto la prima dose 1.205.150 di cittadini, pari al 19,89% della popolazione.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA