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Fondazione Unipolis svela l’identikit del centro culturale italiano

A livello geografico, secondo la ricerca, i centri culturali italiani sono concentrati in prevalenza nel Nord Italia (45%), davanti a Sud e Isole (31%) e Centro (24%). Si tratta di centri culturali nati a partire da processi di rigenerazione dal basso e rivitalizzazione di immobili dismessi o sottoutilizzati: una risorsa da cui ripartire

di Redazione

Ubicato nel Nord Italia (45%), multidisciplinare, ibrido e attivo, in prevalenza, nei comparti “Eventi e festival” (23%), “Arti performative (17%) e “Musica” (11%) e, in origine, rappresentante un bene architettonico storico (18%) o un complesso industriale dismesso (15%).

È questo l’ientikit del centro culturale italiano, relativo al 2020, delineato da Fondazione Unipolis, la Fondazione d’impresa del Gruppo Unipol, sulla base delle 481 candidature al bando “culturability” 2020, che ha l’obiettivo di sostenere il consolidamento dei migliori centri culturali italiani nati da processi di rigenerazione, luoghi in cui si sviluppano processi di innovazione culturale con impatto sociale e civico, e si sperimentano nuove logiche di collaborazione con le comunità locali.

A livello geografico, secondo la fotografia realizzata, i centri culturali italiani sono concentrati, in prevalenza, nel Nord Italia (45%), davanti a Sud e Isole (31%) e Centro (24%).

Si tratta di centri culturali nati a partire da processi di rigenerazione dal basso e rivitalizzazione di immobili dismessi o sottoutilizzati, la maggior parte di essi (87, pari al 18% del totale) erano in prevalenza beni architettonici storici, 71 (15%) erano complessi industriali, 60 (12%) luoghi di cultura con attività diversa da quella attuale e 57 (9%) locali commerciali.

In seguito alla rigenerazione, i centri sono oggi diventati, per la maggior parte, centri di sperimentazione e produzione artistica multidisciplinare (33%) e spazi per eventi, performance, esposizioni e luogo di intrattenimento (26%).

Sono luoghi multidisciplinari, quasi mai si dedicano a solo un comparto culturale e artistico, e ibridi perché oltre a fare cultura, sono caratterizzati da numerose attività che possono essere ricondotte a settore e ambiti diversi (formazione, agricoltura, manifattura, ristorazione) e che li rendono luoghi di innovazione sociale, presidi di nuovi modi di fare welfare. Ciò premesso, “Eventi e festival” (23%), “Arti performative (17%) e “Musica” (11%) rappresentano i comparti culturali in cui queste realtà sono maggiormente attivi.

Il 54% degli spazi, infine, è di proprietà privata (di cui il 40% in affitto a prezzo di mercato e il 35% in comodato d’uso gratuito) mentre il restante 46% è di proprietà pubblica (nel 47% dei casi in concessione a titolo gratuito).

Tra le oltre 480 candidature, i 4 centri culturali vincitori del bando “culturability” 2020 sono: L’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo, Farm Cultural Park a Favara (AG), Le Serre dei Giardini Margherita di Bologna e mare Culturale Urbano a Milano. I 4 centri sono sostenuti attraverso contributi economici e un percorso di supporto che durerà per un anno e mezzo, attraverso tre forme di sostegno: grant, in forma di erogazione liberale, per un valore massimo di 90 mila euro per centro; contributi economici, in forma di voucher, per un valore massimo di 30 mila euro per centro, da usare per attività di consulenza, ricerca e sviluppo, formazione; accompagnamento e supporto continuo da parte di un team di mentor, per un valore massimo di 25 mila euro per centro.

L’edizione 2020-22 del bando è promossa dalla Fondazione Unipolis in collaborazione con un’ampia rete di partner, portatori di visioni e competenze differenti che verranno messe a disposizione dei partecipanti al percorso. Con il supporto di: Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Coopfond. Con il patrocinio di ANCI. Con la partnership di: Ashoka Italia, a|e Impact, Avanzi, cheFare, DamsLab, Fondazione Fitzcarraldo, NESTA Italia.

culturability è il bando promosso dal 2013 dalla Fondazione Unipolis. L’iniziativa, giunta alla sesta edizione, ha riscontrato ottimi risultati in termini di progetti aderenti e di qualità delle proposte. Complessivamente, considerati i numeri del bando 2020 in corso, negli anni Unipolis ha investito quasi 2 milioni e mezzo di euro, 3.593 sono stati le proposte ricevute, 84 le iniziative alle quali è stato garantito un percorso di formazione e mentoring e 43 quelle sostenute anche con un contributo economico.


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