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Baranzate, all’hub solidale taglio del nastro dell’emporio Caritas

Inaugurato dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini il minimarket è un nuovo tassello dello Spazio “InOltre”, un ex capannone industriale trasformato in un centro di servizi sociali e culturali che nasce grazie alla collaborazione di realtà come Fondazione InOltre, Fondazione Bracco, Fondazione Cariplo, Fondazione Francesca Rava Nph e tanti altri

di Antonietta Nembri

«Un’ostrica, se non viene ferita non può far nascere una perla». È questa l’immagine usata da don Paolo Steffano, parroco di Sant’Arialdo di Baranzate e anima dell’associazione La Rotonda in occasione dell’inaugurazione, venerdì 7 maggio, dell’Emporio della Solidarietà, l’ultima iniziativa in ordine di tempo che trova casa in quello che può essere definito un vero e proprio hub solidale: lo spazio InOltre. Nel comune più multietnico d’Italia – i cittadini stranieri residenti sono il 35% – il minimarket solidale va incontro ai tanti che a un anno dall’inizio della pandemia si sono trovati in difficoltà e che, perso il lavoro, si sono visti precipitare nella povertà: già 180 le famiglie di 28 etnie differenti che vi fanno ricorso, grazie alla tessera a punti assegnata dai volontari della Caritas.

«Portando la benedizione di Dio in questo luogo, ho visto volti più che mura, relazioni più che azioni», ha detto l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini dopo il taglio del nastro. «La nostra missione è che nessun posto della città sia considerato come una periferia, come qualcosa che è ai margini della vita, ma piuttosto sia sempre un quartiere, cioè la parte di un tutto di cui dobbiamo prenderci cura. L’integrazione non è omologazione ma un percorso che si fa insieme per andare avanti verso il futuro». L’auspicio di Delpini è che una città (Baranzate è un comune della Città Metropolitana di Milano) sia considerata sempre più fatta di «quartieri, cioè luoghi con una loro identità. Un quartiere è una casa ospitale per la gente che la abita».

Aperto a marzo e ora inaugurato, l’Emporio della Solidarietà è l’undicesimo aperto nella diocesi di Milano da Caritas Ambrosiana. «È una modalità più rispettosa della dignità delle persone di portare aiuto», spiega Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana che definisce questi minimarket «una tappa di un percorso per superare la povertà, un percorso che è fatto di tanti ingredienti come la formazione e l’aiuto per il lavoro». Gualzetti ricorda infine che in questi ultimi mesi si è accelerata la nascita di nuovi empori per le difficoltà sempre maggiori delle persone impoverite dalla pandemia e annuncia che entro la fine dell’anno si arriverà ad avere 20 empori su tutto il territorio diocesano «Perché nasca questo strumento di aiuto però ci deve essere un popolo, dei volontari e chi dona»

Nel quartiere Gorizia di Baranzate la presenza di tutte queste componenti è plasticamente rappresentata proprio dalla Spazio “InOltre”: l’ex capannone industriale abbandonato è stato acquistato nel 2018 dall’associazione La Rotonda grazie a una donazione personale di Diana Bracco ed è divenuto un vero e proprio hub di servizi sociali grazie all’impegno dei volontari e di tante realtà che si sono messe insieme come la stessa Fondazione InOltre, di cui è presidente onorario la stessa Diana Bracco e presidente operativo don Vincenzo Barbante. InOltre è nata dalla collaborazione tra l’associazione La Rotonda e la Fondazione Bracco per gestire le attività del centro che ospita oltre all’Emporio, la sartoria Sociale Fiore all’Occhiello, uno spazio “mamma e bambino” e una sala multifunzionale.


La sartoria Il fiore all'occhiello e l'emporio della solidarietà, in basso l'ingresso allo Spazio InOltre


«Ricordo ancora quando il 4 ottobre 2019 posammo la prima pietra», afferma Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco. «Quest’ultimo tassello corona il nostro impegno pluriennale a favore di questa comunità straordinaria. Un impegno che ci ha visto sostenere il lavoro della sartoria sociale Fiore all’occhiello, l’apertura di un ambulatorio pediatrico in collaborazione con il Cdi-Centro Diagnostico Italiano e l’Ospedale Sacco e tante iniziative a favore delle donne migranti e contro la povertà educativa, a iniziare dal progetto “Kiriku – A scuola di inclusione”. Sono felice che questo grande spazio possa ospitare tutte le attività sociali e culturali promosse dal bravissimo don Paolo Steffano e dall’associazione La Rotonda». La presidente Bracco, inoltre, sottolinea come la collaborazione tra soggetti diversi sia «l’unica maniera per portare avanti progetti nei territori: mettendo insieme attori pubblici e privati, aziende e istituzioni, solo così si possono affrontare i diversi aspetti del vivere civile».

A sostenere le attività del centro InOltre anche Fondazione Cariplo e Fondazione Francesca Rava Nph. Quest’ultima in particolare gestisce il corner “In farmacia per i bambini” realizzato dalla Fondazione all’interno dell’emporio solidale: uno spazio di circa 40 mq, che ha l’obiettivo di costituire un presidio stabile per la distribuzione alle famiglie, di farmaci pediatrici da banco e prodotti baby-care, con l’aiuto di medici e farmacisti volontari. L’associazione La Rotonda, inoltre è una delle organizzazioni che beneficiano dell’annuale raccolta “In Farmacia per i Bambini”. «I nostri farmacisti volontari», spiega Maria Vittoria Rava, «si occupano anche di educazione e prevenzione incontrando le mamme dei piccoli tra 0 e 3 anni, con percorsi su allattamento e svezzamento. I farmacisti volontari sono delle vere e proprie antenne, come del resto lo sono le farmacie, per poter rispondere alla povertà sanitaria. Ma ci occupiamo anche di educazione alla genitorialità».

Il presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Fosti ha ricordato che «davanti all’aumento della povertà e delle disuguaglianze, occorre costruire luoghi di comunità dove le persone possano essere accolte e trovare risposta ai propri bisogni, luoghi dove sperimentare relazioni vitali, che favoriscano la creazione di legami e di fiducia. Essere vicini alle persone, conoscerne i bisogni e lavorare insieme per sostenerle: questo è lo spirito che caratterizza la rete degli Empori della Solidarietà e il progetto Spazio “InOltre” che la Fondazione Cariplo ha da subito sostenuto». Fosti ha infine aggiunto che questi sono «luoghi generativi capaci di ricucire e tessere insieme trame di comunità. Comunità è una parola da trattare con cura».

Quanto si sta realizzando al quartiere Gorizia di Baranzate è un vero modello di collaborazione tra imprenditoria e Terzo settore che vede il coinvolgimento di molte realtà come:Opera San Francesco, Fondazione 13 Marzo di Paolo Barilla, Mapei, Belfor Italia e Leroy Merlin che ha contribuito alla realizzazione dell’Emporio “Fai da Noi”.

Nella foto in apertura il momento del taglio del nastro con monsignor Mario Delpini e Luciano Gualzetti


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