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Quality Find, la piattaforma per trovare i prodotti agroalimentari riconosciuti

Tre giovani sardi hanno messo a punto un servizio che aggrega i produttori DOP, IGP, PAT, Bio, i presìdi Slow Food e i ristoratori virtuosi, per facilitare il contatto e l’informazione sulle loro produzioni. Un utile strumento di ricerca che permette di esplorare le tradizioni del settore. Un viaggio per l'Italia del gusto e delle tradizioni

di Luigi Alfonso

La buona cucina e la qualità dei prodotti agroalimentari sono tra i fiori all’occhiello del nostro Paese, e non da oggi. Ma di quali prodotti parliamo? Non è facile, per i consumatori, individuare e acquistare il meglio che propone il nostro variegato mercato: tra migliaia di differenti marchi e tipologie, bisogna essere davvero degli esperti per avvicinarsi al top. Tre giovani sardi, partendo da questo principio, hanno dato vita a una piattaforma per l’agroalimentare di qualità. Si chiama Quality Find ed è la prima piattaforma che permette agli operatori dell’agroalimentare tradizionale e di qualità di fare rete tra loro e di raggiungere cittadini e turisti con un solo clic.

Anticipiamo quanti, a questo punto, obietteranno che di questi siti, in Italia e nel mondo, ce ne sono tanti. Obiezione corretta, è la stessa che abbiamo mosso noi ai promotori dell’iniziativa. La risposta la dà l’amministratore Carlo Zucca. «Si tratta – spiega – di un servizio che aggrega i produttori DOP, IGP, PAT, Bio, i presìdi Slow Food e i ristoratori virtuosi, per facilitare il contatto e l’informazione sulle loro produzioni. Si cerca di rendere i patrimoni enogastronomici locali realmente accessibili dal punto di vista informativo. Ad oggi l’informazione appare carente, eppure è di fondamentale importanza per la scoperta dei territori. L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti certificati DOP e IGP: quasi 300 al 31 dicembre 2020, ai quali si aggiungono oltre 500 vini DOCG, DOC e IGT. In tutto il mondo si contano oltre 500 presìdi Slow Food, di cui più di 300 sono italiani. Ancora: i prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), vale a dire le produzioni tipiche lavorate tradizionalmente da almeno 25 anni, sono più di 5.000 sparse sul territorio nazionale, dei quali oltre 200 le troviamo in Sardegna. La lunga premessa era necessaria per dimostrare che abbiamo voluto individuare un metodo di ricerca per identificare gli operatori agroalimentari. I riconoscimenti ad una data produzione vengono conferiti dagli organismi preposti, ma spesso manca una comunicazione accessibile che permetta al consumatore di districarsi. Diciamo che è una modalità oggettiva per dare valore a quelle produzioni e a quei territori con un patrimonio enogastronomico riconosciuto».

Quali servizi può avere un consumatore che utilizza Quality Find? «Al consumatore – precisa Zucca – offriamo uno strumento di ricerca semplice che permette di esplorare le tradizioni agroalimentari. Allo stato attuale non esistono strumenti di ricerca “agili” per scoprire le tradizioni riconosciute di un dato territorio: un potenziale enorme, un valore per le stesse economie locali. Ai produttori che ho citato prima, ci è sembrato del tutto naturale abbinare i ristoratori che ogni giorno offrono ai propri clienti alimenti di qualità ricercati localmente e lavorati con cura. La nostra piattaforma si rivolge alle aziende dell’agroalimentare e offre loro servizi per l’integrazione dei dati geografici, la trasparenza e la promozione. Per ogni impresa la georeferenziazione della piattaforma collega il produttore al disciplinare del prodotto, la zona geografica di produzione. Una pagina dedicata all’azienda offre le informazioni di contatto e la descrizione dell’attività, la sezione dedicata al prodotto presenta le qualità e le lavorazioni di ogni DOP, IGP, PAT e Presìdio. Il servizio di creazione, prenotazione e gestione di tour guidati permette alle imprese produttrici di proporsi, anche in rete tra loro, e ai cittadini e turisti di andare a scoprire i territori in cui operano».

Quality Find nasce in Sardegna. come naturale evoluzione del progetto di ricerca DOPmaps, ideato da Carlo Zucca, tecnico GIS e fondatore di QualityFind. DOPmaps nasceva per rappresentare in modo accessibile le geografie di potenziale produzione DOP e IGP. Zucca ha tracciato geograficamente le informazioni contenute sui disciplinari di produzione delle principali DOP e IGP sarde e ne ha realizzato una mappatura interattiva dei prodotti agroalimentari a certificazione d’origine. Una risposta alla scarsa conoscenza da parte di enti, istituzioni e a volte persino degli agricoltori stessi dei precisi confini geografici tracciati dai disciplinari di produzione. A partire da DOPmaps è nata l’idea di creare una serie di servizi di comunicazione e promozione per gli operatori dell’agroalimentare che operano nelle filiere tradizionali e di qualità. «Con la collaborazione di un gruppo di lavoro che spazia dai sistemi informativi territoriali alla comunicazione digitale e sviluppo web/mobile, cerchiamo di attivare sui territori anche più interni e remoti azioni capaci di valorizzarne e raccontarne l’unicità attraverso le tradizioni agroalimentari che ancora vi si conservano», spiega Zucca.

Percorsi di studi ed esperienze sul campo che hanno consentito al gruppo Quality Find di mettersi insieme per dare corpo a questa iniziativa che rientra nel progetto MEDSt@rts, il quale sostiene e promuove l’imprenditoria giovanile. Coordinato dalla Fondazione di Sardegna in qualità di capofila, il progetto si sviluppa in Italia, Palestina, Grecia, Tunisia e Libano ed è finanziato con oltre due milioni e mezzo di euro dal Programma ENI CBC Med. «La decisione di creare una propria impresa è una scelta significativa per l’aspirante imprenditore e per la società di cui fa parte, perché i nuovi prodotti e servizi offerti hanno la possibilità di incidere positivamente sulle persone, oltre che creare maggiore ricchezza e nuove possibilità di impiego», sottolinea Alessandra Feola, project manager di MEDSt@rts. «Per questo è fondamentale sostenere gli aspiranti imprenditori nel loro percorso per la costituzione di una nuova impresa, creando un contesto favorevole tramite il miglioramento degli strumenti di accesso al credito e la formazione delle competenze gestionali per lo sviluppo di una impresa sana».

Credits: foto gentilmente concesse da Quality Find