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Pubblicati gli elenchi del 5 per mille 2020

L’Agenzia delle Entrata ha pubblicato gli elenchi del 5 per mille 2020, che fanno riferimento alle dichiarazioni dei redditi compilate nella primavera/estate del lockdown. Sono 16,5 milioni gli italiani che hanno firmato, di cui 10,5 hanno scelto il volontariato. Superato il tetto dei 520 milioni di euro. Ecco la top ten.

di Sara De Carli

L’Agenzia delle Entrata ha pubblicato gli elenchi del 5 per mille 2020. L’elenco comprende tutti gli enti destinatari del contributo ammessi in una o più categorie di beneficiari per l’anno finanziario 2020. Nel 2020 il tetto fissato al 5 per mille era di 520 milioni di euro, tetto che è stato raggiunto e verosimilmente superato anche in questa edizione, dal momento che sommando l'importo erogabile ai beneficiari ammessi (518.588.783,7 euro) all'importo destinato dagli italiani a enti non ammessi (1.411.2156,3 euro) si ottiene la cifra tonda dei 520 milioni di euro.

L’elenco degli ammessi comprende in totale 69.151 enti: in cima alla classifica si trovano gli enti del volontariato (49.491), a seguire le associazioni sportive dilettantistiche (10.902), gli enti impegnati nella ricerca scientifica (510), quelli che operano nel settore della sanità (106), gli enti dei beni culturali e paesaggistici (136) e gli enti gestori delle aree protette (24). Nell’elenco figurano anche 7.982 Comuni, a cui sono destinati 16,5 milioni di euro. Proprio il Comune di Monteverde (Campania) è l'ultimo ente ad avere ricevuto un importo che non sia uno zero tondo tondo: sta alla posizione 62.244 e il solo contribuente che lo ha scelto gli ha destinato 3 centesimi di euro. Ultimo soggetto a ricevere contributo – da quest'anno verranno erogate solo le cifre superiori ai 100 euro – è invece l’associazione di volontariato del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Banco di Sanzeno, in Trentino Alto Adige, con 100,06 euro: sta alla posizione 61.221 dell’elenco.

Questa la top10 del 5 per mille 2020.

I nomi sono gli stessi dell’edizione 2019, l’ordine pure. Da rilevare c’è la crescita importante della Lega del Filo d’Oro sia per firme (+21.809 firme) sia per importo (+1.037.460,98 euro): se per importo la crescita è diffusa, con Airc che cresce di quasi 2 milioni di euro) per le firme si tratta dell’unico caso all’interno della top10. La seconda parte della top20 è tutta dominata dalla sanità, ad eccezione di Unicef e Fai, che scende però dalla 19esima alla 20esima posizione.

L’importo redistribuito alle big in maniera proporzionale dopo la ripartizione degli importi inferiori a 100 euro, non erogati quest’anno per la prima volta, varia dai 4.602,28 euro per Emergency agli 0 euro dello IEO. In generale, il riparto vale poche migliaia di euro per le associazioni di volontariato afino a poche decine di euro per gli enti della ricerca scientifica e sanitaria.

L'elenco del volontariato raccoglie 10 milioni e mezzo di firme: 10.072.134 firme espresse più altre 541.018 firme generiche al settore, per 49.491 enti. Il totale erogabile è di 338.015.378,32 euro, di cui 322.060.007,51 da scelte espresse, 15.949.036,60 per la redistribuzione proporzionale delle scelte generiche e 153.104,60 per ripartizione degli importi inferiori a 100 euro.

Complessivamente gli italiani che hanno messo la firma per il 5 per mille, nel 2020, sono stati quasi 16,5 milioni, un po' meno dell'anno 2019: sono un po' più di 14 milioni le scelte espresse e quasi 2,5 milioni le scelte generiche. Le scelte generiche al settore pesano soprattutto nella ricerca sanitaria (1.440984 le scelte espresse e 1.165.017 quelle al settore) mentre nei due settori più recenti superano di gran lunga quelle dirette a sostenere un ente specifico: per gli enti dei beni culturali e paesaggistici (136 enti e 4 esclusi) le preferenze espresse, incluse quelle per i non ammessi, sono 20.525 e quelle generiche 32.899 mentre per le aree protette e per i parchi addirittura le preferenze con codifce fiscale sono state 1.019 contro le 16.801 al settore. Entrambi i settori sono cresciuti rispetto al 2019.

Il settore Onlus e volontariato perde circa 400mila firme rispetto al 2019, mentre la ricerca scientifica ne guadagna più di 92mila. Anche i Comuni crescono di 28mila firme. Come settore, si conferma in testa il volontariato, destinatario di ben oltre 338 milioni. Secondo posto per la ricerca sanitaria, premiata con 78 milioni di euro, mentre il podio è chiuso dal settore della ricerca scientifica, a cui i contribuenti hanno indirizzato 68,1 milioni di euro. Ai Comuni vanno 16,5 milioni di euro, alle associazioni sportive dilettantistiche 15,8 milioni, agli enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici quasi 2 milioni e, per finire, 517mila euro agli enti gestori delle aree protette.

L'edizione 2020 è la prima in cui, per effetto della riforma, le cifre sotto i 100 euro non verranno erogate: quanto vale questo segmento? Poco più di 205mila euro, che sono stati ripartiti proporzionalmente fra tutte le realtà che hanno superato la "quota100".


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