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Economia & Impresa sociale 

EIT Food, una grande opportunità per le regioni in ritardo sull’innovazione in agricoltura

L’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari e l’Impact Hub Siracusa, per il triennio 2021-2023, svolgeranno il ruolo di hub italiano per EIT Food, il settore dell’European Institute of Innovation & Technology che ha l'obiettivo di rendere la filiera agroalimentare più sostenibile, sana e affidabile. Il primo appuntamento è il Challenge Lab 2021, dal 6 al 9 luglio: il 20 giugno scadranno i termini per le iscrizioni

di Luigi Alfonso

L’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari e l’Impact Hub Siracusa sono stati incaricati di svolgere il ruolo di hub italiano di EIT Food (uno specifico settore dell’European Institute of Innovation & Technology) per il triennio 2021-2023. L'iniziativa portata avanti dall’organismo dell’Unione Europea punta all’innovazione alimentare in ambito europeo, lavorando per rendere la filiera agroalimentare più sostenibile, sana e affidabile. Si tratta di un’occasione importante non solo per la Puglia e la Sicilia, storicamente vocate all’agricoltura e all’innovazione del comparto agroalimentare, ma più in generale per tutte le regioni italiane che risultano in ritardo nella capacità di innovare il settore: parliamo di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Molise, Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta.

Il primo appuntamento in programma è il Challenge Lab 2021, che si terrà dal 6 al 9 luglio, il quale dovrà rispondere alla domanda: “Come possiamo usare la tecnologia e le reti umane e sociali per supportare l’innovazione della filiera agroalimentare in un’ottica circolare?”. Per iscriversi alla quattro giorni di sfida e co-progettazione c’è tempo sino al 20 giugno.

L’Ateneo barese, in verità, ricopre questo ruolo già dal 2018. Per l’Impact Hub Siracusa è un esordio che premia il team siciliano, tassello di una delle più grandi reti al mondo impegnate nella costruzione di comunità imprenditoriali per un impatto su larga scala. Il gruppo è al lavoro da mesi per mappare e connettere realtà virtuose delle aree interessate. L’evento di luglio contribuirà a raggiungere obiettivi concreti per il territorio e consentirà la partecipazione attiva on line delle comunità interessate.

Il Challenge Lab 2021 è giunto alla terza edizione. Le imprese partecipanti avranno la possibilità di rispondere alle sfide agroalimentari in ambito nazionale e internazionale a partire dal proprio territorio e dal proprio contesto, imprimendo un’accelerazione nell’ambito dell’innovazione. Di conseguenza sarà possibile creare ex novo o incrementare l’occupazione. Le imprese interessate potranno iscriversi gratuitamente compilando un form disponibile sui siti web dell’Università “Aldo Moro” e di Impact Hub Siracusa, dove è possibile trovare anche esempi e suggerimenti di base.

Il Challenge Lab vedrà al fianco dei partecipanti un team di coach e di mentor esperti, provenienti dalle Università di Bari, Torino e Catania, dalla società BluEnzima e da Impact Hub Siracusa. Saranno loro a guidare i partecipanti nel percorso di 4 giorni per la definizione dell’idea innovativa e del relativo modello di business da presentare alla giuria. Si susseguiranno momenti di lavoro in gruppi e di networking, che creeranno le condizioni favorevoli allo sviluppo e alla conoscenza diffusa. Il 30 giugno, ad iscrizioni concluse, sarà dedicata un’intera sessione di formazione gratuita on line sul “come fare un pitch efficace”.

Le 6 aree tematiche focus 2021 su cui concentrarsi nel rispondere alla sfida sono: agricoltura sostenibile, acquacoltura sostenibile, alimentazione mirata e su misura, proteine alternative, tracciabilità digitale, circolarità del sistema agroalimentare.

«Siate visionari nelle proposte: spostiamo avanti il limite della conoscenza e andiamo oltre ciò che già esiste», è il leit motiv degli organizzatori dell’evento per quanti parteciperanno. I progetti migliori riceveranno alcuni premi: una Business Clinic curata da Impact Hub Siracusa; un percorso di supporto al business innovativo e sostenibile gestito dal contamination lab dell’Università di Bari (iscrizioni tra il 14 giugno e il 30 agosto) con la fruizione del BaLab for Eit Food; premi messi a disposizione da BluEnzima, a cominciare dalla possibilità di usufruire di altri programmi direttamente gestiti da EIT Food e dai partner delineati per le diverse fasi di sviluppo dei progetti imprenditoriali.

Per informazioni e per entrare in contatto con EIT Food in Italia, è possibile scrivere a hubitaly.eitfood@impacthub.net o a eitfoodhub.italy@uniba.it

EIT è un organismo indipendente dell’Unione Europea, fondato nel 2008 per stimolare l’innovazione e l’imprenditorialità in tutta Europa. EIT Food ha l’obiettivo di trasformare il nostro ecosistema agroalimentare collegando aziende, start-up, consumatori, ricercatori, università e studenti di tutto il territorio europeo, supportando iniziative innovative e sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Nei Paesi europei con ridotta o moderata capacità d’innovazione, EIT Food interviene localizzando i suoi hub nazionali. L’attività è interamente finanziata dall’Unione Europea.