Welfare & Lavoro

Alla Contrada Bricconi sai la storia di quello che mangi

Tre amici hanno recuperato un complesso rurale del 1400, una piccola contrada in Valzurio, una laterale dell’alta val Seriana nelle Alpi Orobie Bergamasche e oggi allevano mucche Grigio Alpina, producono formaggio e organizzano pic nic. Con il sogno di diventare anche struttura ricettiva. È una della 50 esperienze di turismo da non perdere che trovate sul numero del magazine di maggio

di Lorenzo Maria Alvaro

Picnic a base di prodotti locali tradizionali, immersi nella natura e dentro ad un complesso rurale del 1400 recuperato. È questa la proposta dei Bricconi, nome della piccola contrada in Valzurio, una laterale dell’alta val Seriana nelle Alpi Orobie Bergamasche.

«Il nostro è un percorso nato dalla passione per le montagne e dal colpo di fulmine scoccato con questo luogo», racconta il socio fondatore e casaro Giacomo Perletti, che porta avanti l’azienda agricola e agrituristica assieme ad altri tre ragazzi: Giovanni Pizzamiglio, Matteo Trapletti, Paolo Tocchella.

«Attualmente alleviamo circa 35 capi di razza Grigio Alpina di cui una quindicina in lattazione, per una produzione media di 300 litri di latte, trasformati in formaggi e yogurt. Oltre alle vacche si allevano una ventina di suini per la trasformazione della carne in salumi ed una quindicina di bovini dedicati alla vendita di carne di alta qualità», racconta Perletti.

Il cuore del progetto è il recupero di tradizioni e saperi di questo territorio. Parte integrante della vocazione del progetto è il tramandare e raccontare questo bagaglio culturale. «Il nostro percorso ci porterà, tra un anno, ad aprire il ristorante. La nostra volontà è ridare vita a questo luogo e riportare qui le persone. Nel frattempo accogliamo gli avventori, fino a 50 coperti per volta, con i pranzi all’aperto. Attorno al 10 maggio sarà possibile prenotare», sottolinea Perletti.



A chi si arrampicasse fino a Bricconi, la promessa è rivivere la tradizione: «Tutto qui ha questo obiettivo. Dal restauro conservativo, che ha mantenuto intatte le parti storiche alla produzione che, nonostante l’introduzione di criteri, tecnologie e conoscenze attuali, è il frutto di una ricerca fatta sul campo, andando a trovare chi ha sempre fatto questi prodotti, per imparare e rilanciare un’eredità». Al fianco di queste attività, previste sin dall’inizio, i Bricconi hanno introdotto anche alcune novità: «Abbiamo cominciato a collaborare con le scuole con visite didattiche», conclude Perletti, «e ci siamo buttati su Instagram dove proponiamo una cronaca passo passo della vita della Contrada».


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