Politica & Istituzioni

200mila bambini in più in povertà assoluta: «assicurare mense scolastiche a tutti»

Secondo l’Istat nel 2020 in Italia ci sono un milione e 337mila di minori in povertà assoluta, 200mila in più rispetto al 2019. La Garante Infanzia chiede di «ripensare meglio gli strumenti per sostenere il reddito delle famiglie indigenti e assicurare un pasto completo ai loro bambini». Trasmesso il parere dell'Agia sul nuovo Piano Infanzia

di Redazione

In un anno i minorenni in povertà assoluta sono aumentati del 2,1%, passando dall’11,4% al 13,5%. Si tratta di 200mila bambini e ragazzi in più nel 2020 rispetto al 2019. Un gruppo di nuovi poveri che porta a un milione e 337mila il numero dei minori di 18 anni che non ha accesso a beni e servizi essenziali. «Le statistiche dell’Istat non sono una sorpresa, sia perché in Italia il rallentamento dell’economia da anni pesa sui più giovani sia perché la pandemia ha provocato un peggioramento delle condizioni delle famiglie con uno o più figli», commenta l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti.

Una risposta va data, afferma Garlatti: «La bozza di Piano per l’infanzia, sulla quale ho trasmesso oggi il parere al ministro Elena Bonetti, si sforza di reagire in maniera nuova a un problema vecchio. Bisogna sì ripensare gli strumenti per sostenere le famiglie indigenti sotto il profilo economico ma occorre farlo in tempi brevi e in maniera più incisiva rispetto a quanto previsto dal Piano. Oltre a ciò va assicurato almeno un pasto completo a ogni bambino in condizione di povertà assoluta: l’estensione del servizio di refezione scolastica a tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria va proprio in questa direzione ed è una delle proposte formulate dall’Autorità garante inserite nel piano. Oggi gli edifici scolastici con una mensa sono meno del 40% in tutte le regioni, tranne Valle d’Aosta, Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. La mensa deve divenire un livello essenziale delle prestazioni, un diritto, anche prevedendo criteri omogenei di compartecipazione dei genitori ai costi e misure di aiuto per i morosi incolpevoli».

Quello del Piano «è un cambio di passo: ad esempio sono state recepite le indicazioni di Agia sulla tutela minorile. Abbiamo però rilevato anche la necessità di intervenire su alcuni aspetti. Abbiamo formulato richieste per il rafforzamento dei servizi dedicati agli adolescenti con disagio psichico, per gli asili nido come livello essenziale delle prestazioni e sull’introduzione della Convenzione di New York tra gli argomenti oggetto di educazione civica a scuola».

Foto di Tatiana Twinslol da Pexels


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