La nuova normalità è arrivata e purtroppo non tutto è cambiato. L'azzardo sta per riprendere la sua corsa, bruciando legami, risorse, valori. Il 10 luglio è programmato uno SlotMob nazionale. Ecco come aderire e come organizzarne uno. Ne parliamo con il professor Luigino Bruni
Il 21 giugno, primo giorno d'estate. Anche per l'azzardo che, da lunedì scorso, ha riaperto sale slot, scommesse, bingo e i cosiddetti corner, ovvero i punti vendita che rivendono azzardo di Stato pur avendo altre attività. Di fatto, l'intero comparto dell'azzardo di Stato è ripartito. Con quali effetti economici e quali conseguenze sociali?
Il professor Luigino Bruni è molto critico su questa scelta passata in sordina sui media nazionali. Proprio per questo è tra gli animatori e promotori dello Slot Mob, la manifestazione-mobilitazione che il prossimo 10 luglio che mira a coinvolgere migliaia di persone e commercianti che chiedono di farla finita con questa diseconomia che brucia risorse, compromette legami, pregiudica una vera - e sana - "ripartenza".
In qualche modo, l'azzardo tenta di riconquistare un'egemonia insinuandosi nelle pieghe delle fragilità...
È un tentativo da parte delle corporations di avere una legittimazione etica per un business assolutamente non etico.
L'azzardo non è un problema quando diventa patologico. Tutto l'azzardo è patologico
Lo Stato, oggi, si trova nuovamente in una situazione di ambiguità morale...
Finché lo Stato continuerà a dare le concessioni a multinazionali il problema non potrà risolversi. Le multinazionali hanno uno scopo chiaro sull'azzardo: servirsene per fare profitti, costi quel che costi. Siamo dentro una grande falsità alimentata dal grande bluff del "gioco legale" e del "gioco responsabile". L'azzardo non è un problema quando diventa patologico. Tutto l'azzardo è patologico.
L'azzardo non è un problema sanitario?
È un problema civile ed economico enorme e, in questo, è anche sanitario. In due anni di azzardo ci mangiamo le stesse cifre del Recovery Plan...
Da qui un appello alla società civile...
Un appello alle forze più limpide del Paese. Troviamoci il 10 luglio in dieci, cento, mille bar e locali d'Italia a giocare a biliardino o a bere un buon caffé in un locale senza slot... per dire il nostro no a questa situazione.